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Covid-19 - Situazione in Italia



Nel nostro Paese è attiva fin dall'inizio della pandemia una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus. 


Report giornalieri 


Report settimanale monitoraggio fase 2 

Per la gestione della Fase 2 della pandemia in Italia è stato attivato uno specifico sistema di monitoraggio, disciplinato dal decreto del ministero della Salute del 30 aprile 2020, sui dati epidemiologici e sulla capacità di risposta dei servizi sanitari regionali. Il monitoraggio è elaborato dalla cabina di regia costituita da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Regioni.

Punti chiave 24-30 agosto

  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 24-30 agosto 2020. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda decade di agosto. Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero aver contratto l’infezione in periodi antecedenti.
  • Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la quinta settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg (periodo 17/8-30/8) di 23.68 per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all’inizio di maggio. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio); in particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/PA (17,6% nella settimana corrente).
  • In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da SARS-CoV-2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si conferma il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) osservato nelle settimane precedenti.
  • L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto 2020, è pari a 1.18 (95%CI:0.86 – 1.43). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro paese.
  • Bisogna tuttavia interpretare con cautela l’indice di trasmissione nazionale in questo particolare momento dell’epidemia. Infatti Rt calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza.
  • Anche in questa settimana di monitoraggio sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 in tutte le Regioni/PPAA. Nella settimana di monitoraggio il 39% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 29% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti.
  • Tredici Regioni/PPAA hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso ISS) che non può essere attribuito unicamente ad un aumento di casi importati da stato estero. In quasi tutte le regioni/PPAA continua ad essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che nel Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è sempre più rilevante. Sebbene sia segnalato, in quasi tutte le Regioni, un iniziale aumento nel numero di ospedalizzazioni, in nessuna delle Regioni/PPAA sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali. Si conferma, inoltre, l’importante e crescente impegno dei servizi territoriali (Dipartimenti di Prevenzione) per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati.
  • Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 1799 focolai attivi di cui 649 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la quinta settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 1374 focolai attivi di cui 490 nuovi). Questo comporta un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus.

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Report su mortalità 

Il rapporto ISS e ISTAT del 16 luglio 2020 riporta che al 25 maggio 2020 il Covid-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell'89% dei decessi di persone positive al test Sars-CoV-2, mentre per il restante 11% le cause di decesso sono le malattie cardiovascolari (4,6%), i tumori (2,4%), le patologie del sistema respiratorio (1%), il diabete (0,6%), le demenze e le malattie dell'apparato digerente (rispettivamente 0,6% e 0,5%).

L'ultimo aggiornamento dell'ISS mostra un'età mediana dei pazienti deceduti pari a 80 anni e in media 3,4 patologie preesistenti.

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La rete di sorveglianza italiana

Il monitoraggio dell'epidemia dei casi di Covid-19 in Italia viene effettuato attraverso due flussi di dati giornalieri:

  • il flusso dei dati aggregati inviati dalle Regioni coordinato da Ministero della Salute, con il supporto della Protezione Civile e dell'Istituto superiore di sanità, per raccogliere informazioni tempestive sul numero totale di test positivi, decessi, ricoveri in ospedale e ricoveri in terapia intensiva in ogni Provincia d’Italia.
  • il flusso dei dati individuali inviati dalle Regioni all'Istituto Superiore di Sanità (Sorveglianza integrata Covid-19, ordinanza 640 della Protezione Civile del 27/2/2020), che comprende anche i dati demografici, le comorbidità, lo stato clinico e la sua evoluzione nel tempo, per un'analisi più accurata.


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Data ultimo aggiornamento: 4 settembre 2020



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