Covid-19 - Situazione in Italia
Per la gestione della pandemia COVID-19 in autunno e inverno, il Ministero, l’Istituto Superiore di Sanità, il Coordinamento delle Regioni e Province Autonome ed altri hanno predisposto un documento che delinea fasi, scenari e relativi interventi di risposta alla pandemia nel nostro Paese.
Dati
Fin dall'inizio della pandemia nel nostro Paese è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus che offre report quotidiani, report giornalieri e analisi periodiche sull'andamento dell'epidemia.
Report giornalieri
Report settimanale monitoraggio fase 2
Per la gestione della Fase 2 della pandemia in Italia è stato attivato uno specifico sistema di monitoraggio, disciplinato dal decreto del ministero della Salute del 30 aprile 2020, sui dati epidemiologici e sulla capacità di risposta dei servizi sanitari regionali. Il monitoraggio è elaborato dalla cabina di regia costituita da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Regioni.
Punti chiave 19-25 ottobre 2020
Si riporta un’analisi dei dati relativi al periodo 19‐25 ottobre 2020. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione all’inizio di ottobre. Si tratta quindi di un quadro epidemiologico precedente all’adozione delle misure restrittive introdotte dal DPCM del 24 ottobre 2020.
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Si conferma che l’epidemia in Italia è in rapido peggioramento e ancora complessivamente compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. Si segnala che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. Si conferma pertanto una situazione complessivamente critica sul territorio nazionale con impatto importante a breve termine in numerose Regioni/PA italiane.
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Nella settimana di monitoraggio 11 Regioni/PA sono classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS‐CoV-2. Di queste, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale in quanto non valutabili in modo attendibile perché la completezza del dato di sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni/PA sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.
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Questa settimana si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l’incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg a 279,72 per 100,000 abitanti nel periodo 12/10-‐25/10 (vs 146,18 per 100,000 abitanti periodo 5/10-‐18/10). Nello stesso periodo, il numero di casi sintomatici è raddoppiato: da 27.117 (periodo 5/10-‐18/10) a 54.377 (periodo 12/10-‐25/10). L’aumento di casi è diffuso in tutto il Paese, con tutte le Regioni/PPAA che riportano un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso MdS).
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Nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70 (95%CI: 1,49 – 1,85). Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane con valori superiori a 1,5 in diverse Regioni/PA. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.
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Si segnala che sono state riportate allerte relative alla resilienza dei servizi sanitari territoriali in quasi tutte le Regioni/PPAA. Inoltre:
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Si osserva un peggioramento nella qualità dei dati riportati al sistema di sorveglianza integrato sia per tempestività (ritardo di notifica dei casi rapportati al sistema di sorveglianza su dati aggregati coordinati dal Ministero della Salute) sia per completezza. Questo, di per sé, è un ulteriore elemento di criticità di resilienza e può portare ad una sottostima della velocità di trasmissione e del rischio.
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Continua a scendere la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento di contatti (19,2%) mentre si continua ad osservare un aumento nella percentuale dei casi rilevati per la comparsa di sintomi (32,6%). Rimane relativamente stabile (28,3%) la percentuale dei casi che è stata rilevata attraverso attività di screening mentre si conferma l’aumento (19,9%) della percentuale dei casi per cui non è stato riportato il motivo dell’accertamento diagnostico.
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Continua ad aumentare il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (49.511 casi questa settimana vs 23.018 la settimana precedente) che supera l’80% dei nuovi casi segnalati in alcune Regioni/PA.
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Questa settimana, per la prima volta è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%) ed esiste un’alta probabilità che 15 Regioni/PPAA superino le soglie critiche di terapia intensiva e/o aree mediche nel prossimo mese. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è salito da 750 (18/10) a 1.208 (25/10); mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 7.131 (18/10) a 12.006 (25/10).
Leggi la news con i report regionali
Report su mortalità
Le caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia aggiornati 22 ottobre 2020.
L'età media del paziente deceduto è di 80 anni.
Uomini 57.3%
Donne 42,7%
Numero patologie preesistenti
0 patologie 3,5%
1 patologia 13,3%
2 patologie 19,6%
3 o più patologie 63,6%
Patologie preesistenti osservate più frequentemente
Cardiopatia ischemica 27,8%
Fibrillazione atriale 23,8%
Scompenso cardiaco 16,1%
Ictus11,1%
Consulta
Il rapporto ISS e ISTAT del 16 luglio 2020 riporta che al 25 maggio 2020 il Covid-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell'89% dei decessi di persone positive al test Sars-CoV-2, mentre per il restante 11% le cause di decesso sono le malattie cardiovascolari (4,6%), i tumori (2,4%), le patologie del sistema respiratorio (1%), il diabete (0,6%), le demenze e le malattie dell'apparato digerente (rispettivamente 0,6% e 0,5%).
Consulta
La rete di sorveglianza italiana
Il monitoraggio dell'epidemia dei casi di Covid-19 in Italia viene effettuato attraverso due flussi di dati giornalieri:
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il flusso dei dati aggregati inviati dalle Regioni coordinato da Ministero della Salute, con il supporto della Protezione Civile e dell'Istituto superiore di sanità, per raccogliere informazioni tempestive sul numero totale di test positivi, decessi, ricoveri in ospedale e ricoveri in terapia intensiva in ogni Provincia d’Italia.
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il flusso dei dati individuali inviati dalle Regioni all'Istituto Superiore di Sanità (Sorveglianza integrata Covid-19, ordinanza 640 della Protezione Civile del 27/2/2020), che comprende anche i dati demografici, le comorbidità, lo stato clinico e la sua evoluzione nel tempo, per un'analisi più accurata.
Distribuzione Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
Vedi anche
Data ultimo aggiornamento:
30 ottobre 2020