Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

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Sabato 14 marzo

Ore 20. Nuove assunzioni. Nell’ambito del piano di reclutamento straordinario per l’emergenza l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha, al momento, assegnato alle aziende sanitarie regionali 65 medici (14 urgentisti, 34 anestesisti, 3 pneumologi, 9 infettivologi, 3 di medicina interna, 1 geriatra e 1 pediatra) e 6 farmacisti. Sono invece 173 gli infermieri che hanno dato la disponibilità ad essere assunti negli ospedali. Inoltre, sono 126 i medici, tra specialisti, specializzandi e laureati, oltre ad alcuni biologi e farmacisti, che hanno risposto al bando di acquisizione delle candidature spontanee per le aziende sanitarie regionali in vista dell’imminente contratto.

Ore 19.30 Sette nuovi decessi. Sono 7 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa sera dall’Unità di Crisi: 2 della provincia di Alessandria (1 uomo e 1 donna) 3 del Torinese (2 uomini e 1 donna) e 2 uomini del Cuneese.

I ricoverati in Terapia intensiva sono 159. Sempre oggi, sono stati ricoverati nell’ospedale Regina Margherita di Torino i primi due bambini positivi al test. Hanno superato il migliaio i casi positivi al virus in Piemonte, ma il dato esatto, in fase di aggiornamento, non è al momento disponibile.

Ore 18. Un ringraziamento ai coniugi Bonucci. "In questi giorni molto difficili per il nostro Servizio sanitario regionale è di conforto incontrare la solidarietà di tante persone che vogliono contribuire, in varia forma, al buon funzionamento del sistema”: l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, commenta così la donazione di 120.000 euro alla Città della Salute di Torino del calciatore Leonardo Bonucci e della moglie Martina.

Ore 17.30. Il 18 marzo Webathon X il Piemonte. Una vera e propria maratona web di solidarietà lunga 12 ore, animata da più di 40 personaggi famosi:“Webathon X il Piemonte sarà una diretta social no stop che per la prima volta, dalle ore 12 e fino alle ore 24 di mercoledì 18 marzo, vedrà il web trasformarsi in una vera televisione interattiva per arrivare in modo capillare nelle case di tutti gli italiani.

Ore 14. Il contributo di Arpa Piemonte. Quattordici tra biologi, chimici, tecnici di laboratorio biomedico e periti chimici di Arpa PIemonte saranno distaccati dai loro laboratori per aiutare gli ospedali di Novara, Alessandria e Cuneo e l’Asl di Torino. “Una decisione - afferma l’assessore regionale Matteo Marnati - che abbiamo preso di concerto con il direttore dell’Agenzia per coadiuvare nelle analisi la rete dei laboratori ospedalieri”.

Arpa assisterà anche con proprio personale i lavoratori in isolamento domiciliare con due telefonate al giorno, mentre altri professionisti saranno messi a disposizione dei Servizi di Igiene degli alimenti e nutrizione delle Asl. Confermata la produzione gratuita nei propri laboratori di un gel igienizzante per le Forze dell’Ordine e per il personale sanitario.

Ore 13.30 Tredici nuovi decessi. Sono tredici i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi. Si tratta di 10 persone della provincia di Alessandria (6 uomini e 4 donne), una donna del Torinese, una donna del Novarese e un uomo dell’Astigiano.

Complessivamente, il totale dei deceduti è di 59, di cui il 66% uomini e il 34% donne ed un’età media di 81 anni, così ripartito per provincia di residenza: 28 ad Alessandria, 13 a Torino, 4 a Biella, 5 a Novara, 3 a Vercelli, 3 ad Asti, 2 a Cuneo, 1 nel VCO.

Ore 13. L’assessore incontra il console cinese. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, ha incontrato questa mattina il console cinese di Milano, Song Xuefeng, per esprimergli personalmente la riconoscenza della Regione Piemonte per l’aiuto che la sanità piemontese sta ricevendo dalla Comunità cinese.

L’incontro è avvenuto a Grugliasco, nel deposito dove stanno arrivando i dispositivi di protezione individuale donati dall’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese con il contributo dell’Ambasciata italiana in Cina e del Consolato cinese di Milano. Gli ultimi quattro container di materiale sono arrivati ieri, ma altri carichi sono in partenza dalla Cina per il Piemonte.

“La solidarietà del popolo cinese nei confronti dei piemontesi è vera e tangibile - commenta l’assessore Icardi - Siamo grati della collaborazione che stiamo ricevendo. Le nostre comunità, cinese e piemontese, hanno imparato a conoscersi e a darsi una mano a vicenda nei momenti di difficoltà”.

Venerdì 13 marzo

Ore 22.30. Guarito il paziente 1. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che il paziente 1 piemontese è guarito, poiché il tampone a cui è stato sottoposto il 40enne torinese a lungo ricoverato nella Terapia intensiva dell'ospedale Amedeo di Savoia è risultato negativo: “Ha vinto la sua malattia, e tutti noi vinceremo la battaglia impegnandoci insieme”.

Cirio ha inoltre evidenziato che “i dati in nostro possesso ci dicono che, senza restrizioni, il Piemonte oggi avrebbe 300 persone in più in ospedale. Questo non significa che i contagi diminuiscono, non ancora, ma che le misure adottate stanno funzionando”.

Ore 20. Tre nuovi decessi. Nel pomeriggio di oggi sono decedute altre tre persone risultate positive al test: due della provincia di Torino e una della provincia di Alessandria. Salgono così a 46 i morti con Covid-19 in Piemonte.

Ore 20. Il bollettino dei contagi. Sono 840 in totale i casi positivi riscontrati in Piemonte, così suddivisi per provincia di domicilio: 305 a Torino, 136 ad Alessandria, 70 ad Asti, 48 a Novara, 48 a Biella, 40 a Cuneo, 29 a Vercelli, 29 nel VCO, 23 provenienti da extraregione. Altri 112 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in ospedale sono 691, di cui 135 in terapia intensiva. Sono 103 le persone in isolamento domiciliare, in quanto positive, ma le cui condizioni non richiedono cure ospedaliere. I tamponi finora eseguiti sono stati 3105, di cui 2230 negativi.

Ore 20. Sperimentazione nuovo test. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha disposto la sperimentazione del nuovo test rapido proposto dalla ditta DiaSorin di Saluggia per la diagnosi del Coronavirus. Attualmente la metodica impiega circa sei ore per fornire l’esito del test, mentre con la nuova indagine diagnostica i tempi si ridurrebbero a circa un’ora.

La sperimentazione verrà effettuata complessivamente con quattro postazioni di lavoro nei laboratori della Microbiologia della Citta della Salute di Torino e dell’ospedale Amedeo di Savoia.

Ore 20. Accordo con le strutture private. Su proposta dell’Assessorato alla Sanità, la Giunta regionale ha approvato oggi una delibera che consente a tutte le strutture private autorizzate di ospitare pazienti contagiati dal Coronavirus in reparti e con percorsi separati, riconoscendo, oltre al valore della prestazione, anche un rimborso degli oneri sostenuti per la funzione.

In questo modo, le strutture private potranno soccorrere quelle pubbliche nel garantire l’assistenza per i posti letto aggiuntivi, che saranno finanziati principalmente dalle donazioni, fra cui quella della Compagnia di San Paolo per 4,7 milioni e da quelle che stanno pervenendo sul conto corrente regionale IT29H0200801152000100689275, nonché mediante quanto raccolto dalle aziende sanitarie regionali.

Allo stesso modo, viene consentito alle strutture autorizzate e accreditate (quelle che hanno un budget e già lavorano per il Servizio sanitario nazionale) di rimodulare ed estendere la propria offerta anche su posti letto accreditati ma non contrattualizzati. Potranno così supportare le strutture pubbliche che si dedicheranno prioritariamente alla cura di pazienti positivi.

Nei giorni scorsi, l’Amministrazione regionale aveva già autorizzato l’utilizzo del personale delle strutture private convenzionate (che oggi potrebbero avere un calo di attività) da parte delle strutture pubbliche, rimborsando i costi. In questo modo le strutture sanitarie pubbliche potranno disporre di più lavoratori.

Ore 20. Posti di Terapia intensiva. In regime ordinario, il Sistema sanitario piemontese dispone di 320 letti di Terapia intensiva. Per l’emergenza una parte di questi sono già stati destinati ai pazienti positivi. Inoltre, sono stati appositamente creati ulteriori 100 posti riservati alle persone affette dal virus e ne sono prontamente attivabili altri 60, oltre a quelli ancora valutabili.

Ore 20. Accesso alla Terapia intensiva. In merito alle polemiche, alle insinuazioni e ai “virgolettati” sui criteri di accesso dei pazienti ai trattamenti di terapia intensiva, riportate da alcune testate giornalistiche, l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, fa presente, a scanso di equivoci più o meno interessati, che non spetta al presidente della Regione Piemonte, né tanto meno all’assessore alla Sanità o al responsabile dell’Unità di Crisi decidere in merito ai casi specifici. Qualora si giungesse all’impossibilità di garantire a tutti i pazienti con indicazione alla Rianimazione il migliore trattamento, sarà necessario applicare criteri di accesso alle cure intensive, nei quali si dovrà tenere in conto della appropriata allocazione delle limitate risorse a disposizione.

Per quanto riguarda gli indirizzi da seguire in tale situazione limite, ancora non attuale, il Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di crisi della Regione Piemonte condivide integralmente quanto riportato nel documento della Società italiana degli anestesisti “Raccomandazioni di etica clinica per l’ammissione a trattamenti intensivi e per la loro sospensione, in condizioni eccezionali di squilibrio tra necessità e risorse disponibili”. L’esperienza osservata dimostra che la ventilazione invasiva non è necessariamente il primo target terapeutico in quanto un trattamento di supporto respiratorio non invasivo precoce (CPAP con casco in pazienti con saturazione < 95%) si dimostra efficace. L’appropriatezza clinica e la proporzionalità etica del trattamento proposto (rapporto tra benefici della cura, qualità della vita e oneri sopportati dal paziente) dovrebbero essere proprie della normale pratica clinica, tuttavia assumono particolare rilievo in un periodo come questo, nel quale gli utenti sono bombardati da informazioni provenienti dai media, spesso contrastanti e non sempre scientificamente esatte.

Ore 20. Nuova donazione della comunità cinese. Continua la collaborazione tra la Regione Piemonte e la comunità cinese italiana, che con grande generosità sta dando un fattivo contributo per aiutare il sistema sanitario a far fronte all’emergenza coronavirus in Piemonte.

Questa mattina, grazie all’iniziativa dell’Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese), con il contributo dell’Ambasciata italiana in Cina e del Consolato cinese di Milano, sono arrivati all’Ufficio doganale di Orbassano quattro tir carichi di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario. Il materiale è stato portato al deposito della Centrale 118 di Grugliasco, dove erano presenti alla consegna l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e il coordinatore dell’Unità di Crisi, Mario Raviolo, che hanno espresso ai donatori la gratitudine della Regione Piemonte.

I dispositivi - oltre 4.600 scatole contenenti 100.000 mascherine ffp2, ffp3 e n95, oltre a guanti, occhiali e tute protettive, che sono già in corso di distribuzione alle aziende sanitarie - sono stati raccolti nella regione cinese di Zhejiang, grazie all’impegno delle comunità locali e di oltre 500 volontari.

Ore 20. Nessuna disinfestazione delle strade. A seguito delle numerose notizie non corrette che pervengono ai Comuni sulla disinfestazione delle strade, l’Unità di Crisi comunica che non è mai stata impartita nessuna indicazione in tal senso.

Ore 13.30. Altri 14 decessi. Sono 14 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus rilevati tra la notte di ieri e questa mattina dall’Unità di Crisi. Il totale dei deceduti è ora di 43, di cui il 70% uomini e il 30% donne. L’età media è di 80 anni. La ripartizione per provincia di residenza è la seguente: 17 ad Alessandria, 10 a Torino, 4 a Biella, 4 a Novara, 3 a Vercelli, 2 ad Asti, 2 a Cuneo, 1 nel VCO. Attualmente sono 130 i pazienti ricoverati in terapia intensiva.L’aggiornamento sui dati dei casi positivi verrà comunicato nel bollettino della serata.

Giovedì 12 marzo

Ore 19.30. Quattro decessi. Sono quattro le persone decedute riscontrate positive al test del Coronavirus e comunicati oggi pomeriggio dall’Unità di Crisi: un uomo torinese di 80 anni a Ciriè, una donna 81enne del Vercellese all’ospedale Maggiore di Novara, un 83enne vercellese a Vercelli e un uomo torinese di 68 anni all’ospedale Martini di Torino. I decessi diventano così 29.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Le persone positive al Coronavirus sono salite a 689. Territorialmente, i casi sono così distribuiti: 209 a Torino, 70 ad Asti, 136 ad Alessandria, 48 a Biella, 33 a Cuneo, 48 a Novara, 29 a Vercelli e 23 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 sono provenienti da fuori regione e 70 sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoveri in terapia intensiva sono 107, in altri reparti 452. In isolamento domiciliare ci sono 103 persone.

Ore 19.30. Assunti i primi specializzandi, in arrivo nuovi medici. Sono 29 i primi medici specializzandi universitari assunti per l’emergenza dalle aziende sanitarie del territorio in Piemonte: 10 sono destinati alla Città di Torino, 2 alla Asl TO3, 3 al San Luigi di Orbassano, 2 al Mauriziano, 1 all’Asl TO 4, 2 alla Asl CN1, 1 al Croce Carle di Cuneo, 4 alla Asl di Asti, 1 alla Asl di Biella, 3 all’Azienda ospedaliera di Alessandria.

Al bando di ieri per il reclutamento di medici disponibili a prestare assistenza nelle aziende sanitarie del Piemonte hanno già risposto in 150. Le loro candidature sono al vaglio dell’Unità di Crisi per l’assegnazione ai diversi presidi ospedalieri.

Ore 19.30. Bando per assumere infermieri. Sul sito della Regione Piemonte è appena stato pubblicato l’analogo bando per il reclutamento degli infermieri. Vedasi al link https://bandi.regione.piemonte.it/gare-appalto/procedura-speciale-legata-allemergenza-covid-19-acquisizione-manifestazione-interesse-0

Ore 19.30. Numero verde sanitario 800.19.20.20. Negli ultimi giorni, il numero verde sanitario 800.19.20.20 istituito dalla Regione Piemonte ha registrato un’impennata di chiamate, passando dalle 544 telefonate ricevute domenica 1° marzo alle 5.173 di martedì 10 marzo. Sono anche contestualmente salite le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112 (dalle 7.386 del 1° marzo alle 11.939 del 10 marzo).

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800.19.20.20 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo. Deve quindi essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus.

Si raccomanda, inoltre, di rivolgersi al 112 solo per una reale emergenza sanitaria.

Ore 14.15. Appello a Confindustria. L’assessore regionale Matteo Marnati ha rivolto un appello alle industrie chimiche piemontesi per una fornitura straordinaria ad Arpa di glicerina, acqua ossigenata e alcol etilico per produrre in proprio un gel igienizzante destinato alle Forze di Polizia e agli operatori sanitari. Questi prodotti ad uso cutaneo ultimamente scarseggiano sugli scaffali. "Arpa - spiega Marnati - ha avviato la produzione di una sostanza gelatinosa capace di sterilizzare le mani. In questo momento presidi sanitari come questo scarseggiano nei supermercati e dunque la fornitura di flaconi già confezionati o di ingredienti per produrli, darebbe un aiuto importante a chi combatte in prima linea contro il Coronavirus".

Ore 14. Altri 5 decessi. Sono 5 i deceduti risultati positivi al Covid-19 tra la giornata di ieri e fino a questa mattina. Si tratta di tre uomini (un alessandrino di 92 anni mancato ad Alessandria, un cosentino di 65 anni a Torino e un torinese di 87 anni ad Ivrea) e due donne (una torinese di 59 anni a Torino e una cuneese di 86 anni a Bra).

Ore 14. Il bollettino dei contagi. Le persone positive al “Coronavirus Covid-19” sono al momento 580. Territorialmente, i casi sono così distribuiti: 187 a Torino, 69 ad Asti, 132 ad Alessandria, 39 a Biella, 24 a Cuneo, 32 a Novara, 25 a Vercelli, 18 nel Verbano-Cusio-Ossola, quelli fuori regione sono 20, quelli ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale 34. I ricoveri in terapia intensiva sono 97, in altri reparti 368, in isolamento domiciliare 89. I decessi sono 25.

Ore 14. Biblioteca virtuale della salute. La Biblioteca Virtuale per la Salute - Piemonte ha inserito nel suo sito web una sezione dedicata al Coronavirus, contenente la documentazione prodotta dalle istituzioni ed arricchita dal contributo di materiali ed articoli prodotti dalle più autorevoli riviste medico scientifiche internazionali sul Covid-19. La consultazione è aperta a tutti.

La Biblioteca offre periodici elettronici e banche dati ai medici ed agli operatori della sanità piemontese, delle aziende sanitarie e di Arpa per accedere alle pubblicazioni della letteratura scientifica. Lo scopo è promuovere la medicina basata sulle evidenze, e di contribuire alla formazione nel campo della ricerca bibliografica e della valutazione critica della letteratura scientifica. Si fonda sulla consapevolezza che la qualità delle cure, la loro appropriatezza, l’indipendenza di giudizio su prodotti e farmaci, la conoscenza delle novità terapeutiche, il progresso professionale, la programmazione e gestione dei servizi sanitari sono connessi con la possibilità di ricerca e di approfondimento scientifico da parte di tutto il personale della Sanità.

Ore 11.30. Le considerazioni sul decreto del Governo. Nel corso di una diretta Facebook il presidente Alberto Cirio ha commentato i contenuti dell'ultimo decreto del Governo e ribadito l'invito a stara casa: "C'è un modo solo per sconfiggere il virus: rimanere a casa: "Non chiedetevi se si può uscire, non si può uscire. L'eccezione è uscire". Ha poi annunciato che "per i lavoratori piemontesi costretti a casa è in arrivo la cassa integrazione in deroga. L'assessore ElenaChiorino, con il contributo delle parti sociali, ha già predisposto tutto". Guarda il filmato

Mercoledì 11 marzo

Ore 22.40. Il commento del presidente Cirio sul discorso del premier Conte. “Ringraziamo il Governo per aver ascoltato la nostra profonda preoccupazione e per aver accolto la proposta di misure più rigide e severe, così come chiesto anche dalla nostra Regione. Il Piemonte farà la sua parte, insieme al resto d’Italia. Ma di fronte a un sacrificio così grande, adesso serve da parte di tutte le istituzioni, italiane ed europee, un sostegno economico immediato e altrettanto grande”. Il testo del decreto

Ore 22.30. Un Patto per il Piemonte. Nelle ore precedenti il discorso televisivo del premier Conte il presidente Alberto Cirio aveva trasmesso al Governo un Patto per il Piemonte, una proposta corale condivisa durante gli incontri avuti in videoconferenza con l’intero mondo produttivo e delle istituzioni (rappresentanti delle categorie economiche e dei lavoratori, sindaci dei Comuni capoluogo, presidenti delle Province e Anci) e con un solo obiettivo comune: superare l’emergenza e far riparte al più presto il Piemonte.

“La preoccupazione per l’evoluzione del contagio è comune - aveva dichiarato Cirio riassumendo i vari incontri - e, nel timore che le misure messe in atto finora non siano sufficienti, dopo esserci confrontati con la Lombardia abbiamo voluto proporre al Governo una serie di misure per il Paese, condivise anche dal Comitato scientifico della nostra Unità di Crisi. Un lavoro corale e di grande collaborazione che ci ha permesso di predisporre azioni forti, ma equilibrate. Oggi per vincere il Coronavirus abbiamo bisogno di rallentare il cuore economico del nostro territorio, senza però fermarlo. Ringrazio il grande senso responsabilità di tutti, dal piccolo commerciante e artigiano ai grandi imprenditori, ai lavoratori. Tutti disposti a fare la loro parte per superare questo momento difficile. Un atteggiamento coraggioso e di grande serietà che dovrà essere immediatamente riconosciuto e premiato dall’Italia e dall’Europa”.

Ore 20.30. Attività dei Centri per l'impiego. L'assessore al Lavoro, Elena Chiorino, informa che i Centri per l'impiego non chiudono ma modificano le modalità di esercizio: vengono ridotti i contatti diretti, potenziati i servizi a distanza e attuati strumenti dedicati per rispondere alle diverse esigenze.

Ore 19.30. Aperto il bando per l’assunzione di medici. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha avviato la raccolta di manifestazioni di interesse per la formazione di elenchi di medici disponibili a prestare assistenza nelle aziende sanitarie piemontesi.

La procedura prevede che l’Unità di Crisi inoltri le adesioni alle singole aziende interessate, che procederanno al conferimento degli incarichi di libero professionisti. Possono partecipare anche i cittadini di Stato estero non facente parte dell’Unione Europea allegando il permesso di soggiorno in corso di validità. Il testo del bando

Ore 19.30. Accordo con Miroglio Group per le mascherine. Saranno gli stabilimenti della Miroglio Group di Alba a produrre le mascherine in tessuto ad uso sanitario nei tempi (immediati) e nei modi richiesti dall’Unità di Crisi per l’emergenza.

L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, “ringrazio di cuore la disponibilità dell’azienda, che ha prontamente risposto al nostro appello, in primo luogo per merito del personale interessamento di Giuseppe Miroglio. Le mascherine da mettere a disposizione di ospedali, operatori sanitari, farmacie e contagiati in isolamento domiciliare sono diventate un bene di prima necessità. C’è carenza di questi dispositivi di sicurezza in tutto il mondo e anche il Piemonte vive drammaticamente questa emergenza. Le mascherine che fornirà la Miroglio Group, tra l’altro, hanno il vantaggio di essere riutilizzabili, in quanto lavabili almeno una decina di volte, a differenza delle comuni mascherine usa e getta. Sul piano economico, l’operazione è resa possibile grazie anche alla straordinaria sensibilità dei due Distretti Rotary del Piemonte, che hanno garantito il sostegno economico dell’iniziativa ed ai quali va la riconoscenza della Regione Piemonte”.

Sul piano operativo, Miroglio Group sarà in grado di fornire le prime 15.000 mascherine già da sabato. A regime, dovrebbe produrne 25.000 al giorno, in esclusiva per il Piemonte, 600.000 in due settimane (equivalenti a 6 milioni di utilizzazioni).

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Le persone positive sono al momento 552, così distribuite: 169 a Torino, 68 ad Asti, 124 ad Alessandria, 39 a Biella, 20 a Cuneo, 31 a Novara, 25 a Vercelli e 18 nel Verbano-Cusio-Ossola. I casi positivi provenienti da fuori regione sono 20, mentre 38 sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoveri in terapia intensiva sono 77, in altri reparti 368, in isolamento domiciliare 87. I decessi sono 20 (la difformità del dato dei deceduti positivi, rispetto a quello comunicato ieri, è dovuta all’esito del riscontro autoptico e alla verifica specifica eseguiti sull’uomo di 57 anni deceduto nell’ospedale di Asti, risultato negativo al test, anziché positivo).

Ore 19.15. Attiva la moratoria sui prestiti. Per tutti i bandi di finanziamento gestiti dalla Regione, per i quali è stato contratto un prestito, è sospeso il pagamento delle quote capitale delle rate e viene inoltre allungata la durata dei prestiti. Le misure si possono applicare ai finanziamenti in essere alla data del 6 marzo 2020. I dettagli

Ore 19. Contro le fake news. Polizia Postale e Assessorato regionale ai Servizi digitali hanno avviato una collaborazione tra contrastare il prolificare di comunicazioni false che stanno circolando sui social. “La situazione sta degenerando in una follia collettiva - sostiene l’assessore Matteo Marnati - Circolano su Whatsapp e Messenger messaggi catastrofici che spaventano la popolazione mettendo in difficoltà medici e strutture sanitarie che devono fare fronte a richieste assurde. Da questa mattina, anche su sollecitazione della stessa Polizia presso l’Assessorato, messaggi falsi e allarmistici saranno inviati direttamente all’autorità giudiziaria per le indagini del caso”.

Ore 15.15. Arpa produce gel igienizzante. Fornitura gratuita fino a 40 litri di gel igienizzante per le forze dell'ordine e il personale sanitario. Arpa Piemonte ha raccolto l’appello della Regione mettendo a disposizione i suoi laboratori e i suoi esperti. L’assessore all'Ambiente Matteo Marnati: “Sapevamo delle grandi professionalità di Arpa e sapevamo anche che non si sarebbero tirati indietro di fronte a un'emergenza come questa".

Ore 15. Servizio flessibile per i treni regionali. Da venerdì 13 marzo saranno rimodulate le corse dei treni regionali, tutelando comunque le tratte e le fasce orarie più utilizzate da chi si deve spostare per necessità lavorative. La misura è stata adottata di concerto tra Regione Piemonte, Trenitalia, GTT e Agenzia della mobilità piemontese, che hanno costituito la “Mobility Emergency Unit”.

“Una misura eccezionale per una situazione mai affrontata prima, che va di pari passo con la limitazione degli spostamenti e dei contatti decretate il 9 marzo - commenta l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi - È stata una scelta condivisa che tiene conto delle difficoltà che la rete dei trasporti pubblici deve affrontare anche per evitare quanto più possibile le occasioni di potenziale contagio anche per il personale ferroviario. Al tempo stesso vogliamo tutelare chi non può proprio fare a meno di spostarsi per lavoro, anche se si tratta di un’utenza ormai minima”.

Sulla linea Torino-Milano viene mantenuto un regionale veloce ogni ora e sono sospesi i treni di rinforzo, i primi treni da Torino del mattino e gli ultimi treni della notte; sulla Torino-Cuneo sono sospesi il primo treno da Cuneo e l’ultimo da Torino; sulla linea Torino-Alessandria-Genova sono soppressi i prolungamenti e i treni di rinforzo che erano stati istituiti a dicembre tra Liguria e Basso Piemonte. Su tutti i treni sono state potenziate le attività di sanificazione e disinfezione, riducendo gli intervalli di tempo tra i turni di pulizia e prosegue l’installazione a bordo dei treni di dispenser di disinfettante per le mani.

Il servizio sarà modulabile e suscettibile di variazioni. Il dettaglio delle modifiche sui siti di Trenitalia e dell’Agenzia della mobilità piemontese , nelle stazioni e presso le biglietterie automatiche. Ne verrà data comunicazione anche sui treni tramite annunci vocali.

Ore 14. Prorogati i termini di morosità incolpevole per l’edilizia popolare. L’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, annuncia che la Giunta regionale ha prorogato i termini per la corresponsione della quota minima per il riconoscimento della morosità incolpevole da parte degli assegnatari di case popolari: “Credo che sia un provvedimento necessario per dare respiro anche a quelle persone che vivono maggiormente, e in particolari condizioni abitative, la difficoltà di questo momento”.

La misura straordinaria sarà quindi applicata fino al 30 giugno 2020 e riguarderà gli assegnatari degli alloggi di edilizia sociale e il versamento della quota minima stabilita per il riconoscimento della condizione di morosità incolpevole. È consentito, così, agli enti gestori di comunicare alla struttura regionale competente l’ammontare della morosità incolpevole maturata dai rispettivi assegnatari entro il 31 luglio 2020, in deroga eccezionale al termine previsto. Il provvedimento non comporta alcun onere per il bilancio regionale.

Ore 12. Un nuovo decesso. Con la morte nell’ospedale di Cuneo di un uomo di 68 anni, che presentava un quadro definito dai sanitari “compromesso”, sale a 21 il numero dei deceduti risultati positivi al Coronavirus.

Ore 12. Il bollettino dei contagi. Le persone positive sono al momento 501. Territorialmente, i casi sono così distribuiti: 159 a Torino, 68 ad Asti, 105 ad Alessandria, 36 a Biella, 17 a Cuneo, 27 a Novara, 24 a Vercelli e 13 nel Verbano-Cusio-Ossola. I casi positivi provenienti da fuori regione sono 19, mentre 33 sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoveri in Terapia intensiva sono 75. Le persone in isolamento domiciliare sono 86.

Ore 10. Le FAQ sul decreto #IoRestoaCasa. Le domande più frequenti sulle misure adottate dal Governo sono consultabili su http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278

Martedì 10 marzo

Ore 21.15. La disinfestazione aerea è un falso. L'assessore Matteo Marnati precisa che "la notizia di una disinfestazione aerea sulle città del Piemonte che sta circolando in queste ore su molte chat e sui social è falsa e destituita di ogni fondamento, Le fake news si stanno rivelando una piaga difficile da controllare. Chi specula sulla paura della popolazione è da considerarsi uno sciacallo e passibile di denuncia all’autorità giudiziaria". Da qui l’appello ai cittadini di consultare soltanto i siti web delle istituzioni per gli aggiornamenti.

Ore 20.45. Stop totale? Ascoltare la Lombardia. Il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “se il presidente della Lombardia, che produce la metà del Pil italiano e che per prima ha affrontato questa emergenza sanitaria, chiede oggi misure ancora più restrittive e propone di chiudere tutto, io credo che la sua voce vada ascoltata e valutata con grandissima attenzione, perché la Lombardia sta vivendo con un anticipo di una settimana l’evoluzione del contagio. Questo è il motivo per cui oggi ho convocato la Giunta e parlato dell’ipotesi. Ho chiesto all’assessore Icardi di confrontarsi con la nostra Unità di Crisi regionale e con il Comitato scientifico per avere innanzitutto un parere tecnico sull’impatto effettivo che le ultime misure di contenimento stanno avendo sul contagio. Se il giudizio medico-scientifico, che attendiamo già nella giornata di domani, le riterrà non ancora sufficienti, siamo pronti a sostenere e appoggiare nei confronti del Governo anche questo ulteriore passo. Consapevoli che una misura di questo livello sarebbe un sacrificio enorme. Ma anche che la vita di ogni persona viene prima di tutto”.

Ore 20.30, Un contro corrente regionale per le donazioni. E’ attivo da oggi il conto corrente “Regione Piemonte - Sostegno emergenza Coronavirus” (codice Iban UniCredit Group - IT 29 H 02008 01152 000100689275) per raccogliere fondi destinati ad acquistare dispositivi medici e a sostenere le strutture sanitarie regionali, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per assistere i cittadini piemontesi. Localmente, anche le singole aziende sanitarie stanno organizzando iniziative di solidarietà a sostegno dell’emergenza (il numero di conto corrente sarà pubblicato sui rispettivi siti).

Ore 20.30. Le regole per il tampone. L’Unità di crisi della Regione Piemonte osserva che, nell’attuale fase dello sviluppo epidemico, l’esecuzione del test deve rispondere a rigorosi criteri di priorità, in considerazione sia della rilevanza clinica, sia della capacità dei laboratori di processare un numero sempre più elevato di campioni con un conseguente allungamento dei tempi di refertazione.

In assenza di sintomi, il test non appare sostenuto da razionalità scientifica, in quanto non fornisce un’informazione indicativa ai fini clinici e potrebbe addirittura essere fuorviante, mentre l’esecuzione del tampone è indicata secondo la priorità seguente: casi sospetti sintomatici e contatti stretti sintomatici di caso confermato che necessitano di ricovero o ricoverati; pazienti con Covid-19 in dimissione per l’accertamento della guarigione; operatori sanitari che hanno avuto contatti stretti con pazienti positivi in assenza di idonee protezioni, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di Crisi; casi sospetti e contatti stretti di caso confermato in isolamento domiciliare con sintomatologia che non richiede ospedalizzazione; persone con ruoli operativi nell’ambito dell’emergenza in corso, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di Crisi.

Ore 20.15, Sospesa "Prevenzione Serena". Le attività del programma regionale di screening oncologico “Prevenzione Serena” sono sospese e riprenderanno in base all’evolversi del quadro sanitario. Gli appuntamenti già fissati saranno riprogrammati e non appena possibile verrà inviata una nuova lettera d’invito. Viene mantenuta l’erogazione degli esami di approfondimento raccomandati per gli assistiti con esito positivo al test di screening.

Ore 19.30. Altri tre decessi. Si tratta di un uomo di 57 anni mancato in rianimazione nell’ospedale di Asti, di una donna di 87 anni morta nell’ospedale di Biella e di un uomo di 84 anni morto nell’ospedale di Novara. Tutte queste persone presentavano un quadro definito dai sanitari “compromesso”.

Ore 19,30. La situazione dei contagi. Le persone positive sono al momento 482, quelle negative al test 1.986. Gli esami in corso sono 362. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 115 a Torino, 58 ad Asti, 69 ad Alessandria, 23 a Biella, 14 a Cuneo, 24 a Novara, 24 a Vercelli e 11 nel VCO. Da fuori regione ne sono arrivati 18 provenienti da fuori regione sono 18, mentre 126 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. In Rianimazione sono ricoverate 74 persone.

Ore 14.45. Linee guida per le funzioni sociali, La Regione Piemonte sta predisponendo le linee guida che dovranno essere seguite dagli enti gestori dei servizi socio-assistenziali durante l’emergenza Coronavirus. “Al più presto - anticipa l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino - sottoporrò alla Giunta delle linee guida da approvare in tempi strettissimi per consentire la piena efficienza di tutto il comparto Welfare, dal quale abbiamo recepito le necessità, e che saranno poi integrate con misure straordinarie”. Per approfondire

Ore 13.30. Completati i test sulla Giunta regionale. Sono risultati negativi anche i test sugli assessori Vittoria Poggio e Marco Protopapa. Pertanto, su 10 esami effettuati ai membri della Giunta regionale 9 sono risultati negativi ed ha dato esito positivo solo quello dell’assessore Andrea Tronzano, le cui condizioni di salute sono buone e che continua a lavorare dalla sua abitazione dove si trova in isolamento fiduciario.

Ore 13. Aumentato l’utilizzo di Internet in Piemonte. Da quando è scattata l’emergenza Coronavirus, l’utilizzo di Internet da parte dei piemontesi è cresciuto del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 50% rispetto al mese di gennaio. Google è arrivato a +45%, Facebook a +42%. In aumento anche l’utilizzo di Netflix e delle piattaforme di svago.

I dati sono contenuti in una ricerca del consorzio Top-IX commissionata dall’assessore regionale ai Servizi digitali, Matteo Marnati: “Il sistema regge anche a fronte di un significativo picco di richieste. Il dato confortante è che l’utilizzo in aumento delle piattaforme ricreative indica una maggiore propensione dei cittadini a stare in casa, anche se sono ancora molti quelli che non hanno percepito la gravità della situazione”.

Ore 12.30. Quattro nuovi deceduti. Altre 4 persone risultate positive al test sul Coronavirus sono decedute in Piemonte tra la notte e le prime ore del mattino: un uomo di 85 e una donna di 79 anni dell’Alessandrino ricoverate nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Alessandria; un alessandrino di 84 anni ricoverato nell’ospedale di Vercelli; una donna novarese di 88 anni ricoverata nella Rianimazione dell’ospedale di Novara. Salgono così a 17 i deceduti positivi al virus in Piemonte.

Ore 12.30. Il bollettino dei contagi. Le persone risultate positive al test sono al momento 401. I ricoverati in Terapia intensiva sono 65.

Ore 2.00. Tutta l’Italia è zona protetta. Il nuovo decreto del Governo, appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, estende al resto del Piemonte ed a tutta Italia le restrizioni in vigore da domenica e fino al 3 aprile in Lombardia e altre 14 province (tra cui Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e VCO).

Le principali misure: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita, quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza; giustificazione degli spostamenti alle forze dell'ordine presenti ai varchi o di pattuglia sul territorio; raccomandazione a chi accusa sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, e contattare il proprio medico curante; divieto per chi si trova in quarantena di lasciare la propria abitazione; divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico; sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici o privati”; sospensione dei servizi per l’infanzia e dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, con indicazione ai presidi di approntare, se possibile, la didattica a distanza.

Inoltre: sospensione di tutte le manifestazioni organizzate in luogo pubblico o privato, comprese le attività culturali, cinema, teatri, discoteche e sale da ballo; sospensione delle cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri, delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere e ricreativi; limitazione delle visite ai parenti ricoverati in ospedale o in casa di riposo; limitazione dell’attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18 a patto che il gestore faccia rispettare la distanza di un metro tra gli avventori; chiusura nelle giornate festive e prefestive delle medie e grandi strutture di vendita e dei negozi all’interno dei centri commerciali; apertura nei giorni feriali di farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; apertura dei luoghi di culto se viene rispettato il metro di distanza tra i fedeli; ricorso per i dipendenti pubblici e privati al congedo ordinario o alle ferie, oppure autorizzazione al "lavoro agile" per via telematica.

Risposte alla domande più frequenti

Lunedì 9 marzo

Ore 22.30. Lavoro ed economia non si fermano. Il presidente Alberto Cirio fa inoltre presente che “evitare ogni spostamento ingiustificato significa che esco di casa soltanto per andare a lavorare o per qualsiasi situazione di emergenza o necessità. Il che significa che l'economia non si ferma, il lavoro non si ferma. E' giusto se uno si muove per andare a lavorare, in azienda, in fabbrica, ad aprire il negozio, perché fa l'artigiano e deve andare col suo furgone o fa il camionista e deve consegnare le merci. Su questo non c'è nessuna limitazione. Si ferma il resto. Se pensavo di uscire di casa per svago, finché l'emergenza non sarà rientrata non si fa più e queste è una regola che dobbiamo imparare. So che è un disagio, ma lo facciamo per salvare la vita di tante persone, soprattutto delle persone anziane, che sono le più vulnerabili. Glielo dobbiamo e credo che possiamo cambiare le abitudini della nostra vita per qualche giorno o qualche settimana per difendere l'integrità e la salute di persone a cui dobbiamo non solo la nostra vita, ma dobbiamo tanto perché l'Italia l'hanno fatta loro".

Ore 22.30. Si vince solo se rimaniamo a casa. Il presidente Alberto Cirio afferma che "senso di responsabilità è stare a casa, perché il contagio lo fermiamo se evitiamo i contatti con le persone. Questo il Governo lo ha condiviso con noi e ringrazio il presidente Conte perché lo ha fatto in fretta. Le misure del Governo che differenziavano l'Italia in due, la differenziazione fra le province piemontesi, che dal primo giorno avevamo trovato ingiustificata, da stasera non esiste più perché oggi tutte le Regioni d'Italia hanno chiesto una misura unica e uguale per tutti in tutto il Paese. Perché noi questo contagio lo vinciamo soltanto se la gente rimane a casa. E la gente rimane a casa solo se le regole sono uguali per tutti, perché se non lo sono, purtroppo, mi spiace dirlo, il senso di responsabilità di tante persone fa sì che queste si spostano a seconda dei divieti, a seconda delle strutture che aprono e che chiudono. Vengono a sciare in Piemonte perché hanno chiuso in Val d'Aosta, si spostano in Liguria dove hanno la seconda casa perché abitano in Lombardia dove ci sono le restrizioni. Spostarsi in questo modo non è senso di responsabilità".

Ore 22.30. Finalmente regole uguali per tutti. “Finalmente, regole uguali per tutta Italia. Da domani cambia un po' la nostra vita, ma ricordiamoci che lo facciamo per difendere le persone a cui dobbiamo di più, che sono i nostri cari - il presidente Alberto Cirio commenta così le decisioni del Governo per contenere l'emergenza Coronavirus, concordate nel pomeriggio con tutte le Regioni - Da domani inizieremo a vivere sulla base di questo nuovo regime di regole, che dobbiamo adottare per il nostro bene e la nostra salute e che dobbiamo rispettare non solo perché c'è una sanzione se non lo facciamo, ma perché sono regole salvavita”.

"Vedere in questi giorni certe stazioni sciistiche o certe spiagge piene di gente, come se nulla fosse, mi ha fatto stare male - aggiunge Cirio - perché mi ha dato la consapevolezza di come, sempre di più, se noi questa battaglia non la combattiamo impegnandoci ciascuno per la propria parte e convincendoci che questa è l'unica strada per uscire da questa crisi, non ne usciremo se non fra molto tempo e pagando prezzi salatissimi".

Ore 21.30. Le verifiche dei test sulla Giunta regionale. Un solo assessore positivo, Andrea Tronzano, e sette negativi: il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori Luigi Icardi, Marco Gabusi, Fabrizio Ricca, Chiara Caucino, Elena Chiorino e Matteo Marnati. Attesi per domani i risultati per gli assessori Vittoria Poggio e Marco Protopapa.

“Ad Andrea - sottolinea il presidente Alberto Cirio - esprimo tutta la mia vicinanza emotiva e comprensione. Mi spiace, ma sono felice che stia bene e conoscendolo sono sicuro che da questo momento di difficoltà troverà ancora più forza e stimolo per lavorare per il bene della nostra regione. Sono lieto che gli altri test ricevuti finora abbiano dato esito negativo. Tutta la Giunta continua con la massima operatività ad affrontare questa difficile emergenza con ogni forza e pensiero rivolto al Piemonte”.

“Ho già segnalato agli organi competenti le persone incontrare nelle ultime 72 ore e le ho personalmente avvisate - commenta Tronzano - Rimarrò in casa con la mia famiglia per 15 giorni e continuerò a lavorare come sempre, al servizio del Piemonte e del presidente Cirio. Dobbiamo fare partire le misure che aiuteranno le imprese a sopportare queste inaspettata crisi“.

Ore 19. Il bollettino dei contagi. In Piemonte sono diventate 380 le persone risultate positive al Coronavirus, mentre quelle negative al test sono 1.238. Gli esami in corso sono 238.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 101 a Torino, 58 ad Asti, 63 ad Alessandria, 20 a Biella, 13 a Cuneo, 19 a Novara, 12 a Vercelli e 11 nel VCO. I casi positivi provenienti da fuori regione sono 16, mentre 67 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

In rianimazione sono ricoverate 61 persone e in altri reparti 120; in isolamento domiciliare ce ne sono 186. I decessi sono 13.

Ore 19. Il piano delle assunzioni per l’emergenza. Da oggi è attivo presso l’Unità di Crisi un Ufficio acquisizione risorse umane, con il compito di raccogliere le esigenze di nuovo personale da parte delle aziende sanitarie regionali e coordinarne le assunzioni, che verranno fatte dalle aziende stesse.

L’Ufficio ha provveduto ad acquisire le graduatorie concorsuali già disponibili presso le Asr di operatori socio-sanitari, infermieri e medici nelle discipline necessarie alla gestione dell’emergenza (malattie infettive, pneumologia, rianimazione, medicina d’urgenza, medicina generale). Nel frattempo, le aziende sanitarie stanno definendo i rispettivi fabbisogni alla luce del piano di potenziamento dei posti letto disposto dall’Unità di Crisi sulla base delle disposizioni ministeriali. Incrociando i dati, si potrà dare il via alle assunzioni, che potranno avvenire con diverse forme contrattuali: a tempo determinato di 6 mesi o per la durata dell’emergenza per il personale in graduatoria; contratti di prestazione d’opera per gli specializzandi delle Scuole di Medicina o persone in pensione; utilizzo di lavoro interinale o cooperative. Nel caso le aziende non avessero graduatorie a cui attingere, l’Ufficio acquisizione indirizzerà verso le graduatorie di qualche altra Asr.

Ore 14,30, Chiarimenti sul decreto del Governo. E' reperibile qui la circolare del Dipartimento della Protezione civile che fornisce alcune interpretazioni sui contenuti del decreto del Governo di ieri mattina.

Ore 13.30. Un decesso a Torino. È deceduto in mattinata nell’ospedale San Giovanni Bosco un uomo di 76 anni, torinese, affetto da molteplici patologie, risultato positivo al test sul Coronavirus. Salgono a 13 i decessi di persone positive in Piemonte. Sono al momento 50 i ricoveri in Terapia intensiva.

Ore 13. Falsi allarmi sui social. L’assessore al Digitale, Matteo Marnati, invita a considerare falsi i messaggi audio di presunti operatori sanitari che in queste ore stanno diffondendo notizie attraverso WhatsApp riguardanti la diffusione del Coronavirus e sulle condizioni di lavoro all’interno degli ospedali o addirittura di singoli pazienti: “Si tratta di sciacalli che usano questi mezzi per diffondere il panico. Le notizie che addirittura raccontano storie personali di operatori di qualsiasi categoria sono da considerarsi bufale e dunque destituite di ogni fondamento. La popolazione deve sapere che le informazioni ufficiali vengono diramate soltanto dalle istituzioni. Chi diffonde notizie di questo tipo, tra l’altro, è penalmente perseguibile per procurato allarme. Mi auguro che la Polizia postale indaghi per individuare i responsabili”.

Ore 12.30. Appello per il telelavoro. L’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, lancia un appello per l’utilizzo dello “smart working”: “Come dicono i medici, lavorare da casa è la miglior soluzione per fermare l’epidemia. Il telelavoro consentirebbe di limitare innanzitutto gli spostamenti di persone e contenere al meglio il Coronavirus e pertanto chi può già oggi farlo, dovrebbe prenderlo seriamente in considerazione, fino alla fine di questa emergenza. Anche a tutela delle imprese stesse, che vedrebbero ridurre drasticamente il rischio che un proprio dipendente contragga la malattia”.

Ore 9.30. Tre nuovi decessi. Sono deceduti nella notte due pazienti ricoverati presso l’ospedale di Vercelli risultati positivi al Coronavirus. Si tratta di un uomo di 81 anni di Prato Sesia e di un altro di 50 anni di Vercelli. Entrambi pluripatologici, erano in trattamento con casco cpap. Un terzo decesso di una donna di 72 anni di Settimo T.se, sempre positiva al virus, si è registrato nell’ospedale di Chivasso.

Domenica 8 marzo

Ore 19.45. Altri tre decessi. E' arrivata all'Unità di crisi della Regione Piemonte la conferma della positività al Coronavirus di tre persone decedute tra la notte scorsa e questo pomeriggio nell’ospedale di Tortona, trasformato in Covid Hospital. Si tratta di due uomini, uno di 81 anni di Pontecurone e uno di 75 anni di Rosignano Monferrato, e di una donna di 90 anni. Tutti presentavano un quadro clinico compromesso. Il numero dei deceduti positivi al virus in Piemonte sale così a nove.

Ore 19.45. Il bollettino dei contagi. Al momento sono 373 le persone risultate positive al test del Coronavirus. I ricoveri ospedale sono 295, 45 dei quali in terapia intensiva. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 69 persone. Finora sono 1.700 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1.327 sono risultati negativi.

Ore 18. Il presidente Mattarella telefona a Cirio. ”Ringrazio di cuore il presidente Mattarella per il tempo e le parole dedicate a me e al nostro Piemonte - ha dichiarato il presidente Alberto Cirio, in isolamento nella sua casa di Alba -. Nell’augurarmi una pronta guarigione, ha espresso un pensiero di stima per il grande sforzo che tutto il sistema piemontese sta mettendo in campo per affrontare questa emergenza. L’ho ringraziato a nome di tutto il territorio. Sappiamo che lo lega un rapporto speciale alla nostra terra e noi, quando questo momento difficile sarà finalmente superato, ci auguriamo di poterlo ospitare presto in Piemonte”.

Ore 17.20. Aumentano le chiamate al numero verde. Impennata di telefonate negli ultimi giorni al numero verde sanitario, 800.19.20.20, che è passato da una media di 700 telefonate al giorno alle 1800 di giovedì, alle 2900 venerdì, fino alle 3800 sabato. Contestualmente sono aumentare le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112, che è stato potenziato per fare fronte a questo flusso improvviso.

L'Unità di crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800.19.20.20 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo. Deve essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus.

Ore 17.15. Nuovo decesso in Piemonte. E' deceduto questo pomeriggio all’ospedale di Alessandria un paziente di 75 anni per arresto cardiorespiratorio. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni presso il reparto di Malattie infettive con un quadro clinico pregresso definito dai medici fortemente compromesso ed era risultato positivo al test sul Coronavirus. Si tratta del sesto caso in Piemonte.

Ore 16. L'appello dell'assessore Icardi. "Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali, L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla".

Nel ricordare in quali direzioni si sta muovendo la Regione, l'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, lancia un appello ai piemontesi: "E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del Sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo".

Ore 16. Test su tutta la Giunta regionale. A seguito del riscontro della positività del presidente Alberto Cirio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto il "Covid-test" su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente.

Il responsabile dell’Unità, Mario Raviolo, osserva che in linea generale il tampone viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio.

L’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di Crisi per evitarne eventuali compromissioni. "Sono comunque operativo - rileva l’assessore - e mantengo costantemente il contatto con il presidente Cirio e l’Unità di crisi"

Ore 15. Governo al lavoro sui dubbi del decreto. Gli uffici legislativi dei diversi ministeri e della presidenza del Consiglio sono al lavoro in queste ore per sciogliere i dubbi interpretativi legati al nuovo decreto e dare
velocemente una risposta alle richieste che stanno arrivando.

Ore 13.15. Misure stringenti per prevenire una situazione disastrosa. Il presidente Alberto Cirio evidenzia che "con le misure più restrittive per le province piemontesi di Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e VCO abbiamo la possibilità di provare tutti gli strumenti per prevenire un ulteriore diffusione del contagio Rispetto a quello che è successo in Lombardia, che è in ginocchio, abbiamo una settimana di anticipo. Ecco perché abbiamo chiesto un irrigidimento delle misure: sappiamo che è un disagio per tutti, ma è commisurato alla necessità di sicurezza per le nostre famiglie, per i nostri figli e soprattutto per i nostri anziani".

Ore 13. Il bollettino dei contagi. Passate a 320 le persone risultate positive al test in Piemonte. In ospedale ne sono ricoverate 214: di queste 38 si trovano in Terapia intensiva, e 176 in altri reparti. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 63 persone. Cinque le persone decedute. Finora sono 1511 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1009 sono risultati negativi. Continua la raccolta dei dati epidemiologici ed un aggiornamento dettagliato a livello provinciale è previsto in serata.

Ore 12. Il presidente Cirio positivo al test. Il presidente Alberto Cirio è risultato positivo al test del Coronavirus. In una diretta su Facebook ha dichiarato che “il virus non mi ha fermato, non mi ha tolto la voglia di combattere per il mio Piemonte, per l’interesse dei piemontesi. Ci sono e sono operativo, con impegno e determinazione. Sono un po’ preoccupato, ma con serenità: tutti insieme ce la possiamo fare. Vivo isolato in una parte della mia casa, ma sto bene e non ho sintomi. Questa cosa non mi distoglie dalle mie responsabilità, dal governo della Regione. In un momento più che mai difficile, l’attività proseguirà senza ostacoli, in costante collegamento e garantendo al Piemonte, ai piemontesi e all'Italia il mio massimo supporto”.

Cirio ha effettuato il test nelle scorse ore, come fatto a scopo precauzionale anche da altri colleghi presenti presenti a Roma il 4 marzo per l’incontro con il presidente a Palazzo Chigi. Il presidente ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia.

Ore 8. Il decreto del Governo. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato nella notte un nuovo decreto contenente le misure urgenti per contenere il contagio da Coronavirus in Lombardia e in altre 14 province, tra cui Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Leggi il testo

Le principali misure per queste province: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita, quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza; consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza a chi si trovasse nelle prime ore di domenica fuori da queste zone; gli spostamenti dovranno essere giustificati alle forze dell'ordine presenti ai varchi o di pattuglia sul territorio; chi accusa sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, e contattare il proprio medico curante; chi si trova in quarantena ha il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione.

Inoltre: sospende i servizi per l’infanzia e l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, con indicazione ai presidi di approntare, se possibile, la didattica a distanza; vieta qualsiasi manifestazione sportiva con pubblico, consente gli allenamenti e le gare a “porte chiuse”, sospende tutte le manifestazioni organizzate in luogo pubblico o privato, comprese le attività culturali, chiude cinema, teatri, discoteche e sale da ballo; sospende le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri, le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere e ricreativi; limita la visita ai parenti ricoverati in ospedale o in casa di riposo; consente l’attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18 a patto che il gestore faccia rispettare la distanza di un metro tra gli avventori; chiude nelle giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita e i negozi all’interno dei centri commerciali; dispone che nei giorni feriali le farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari rimangano aperti garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; consente l'apertura dei luoghi di culto se viene rispettato il metro di distanza tra i fedeli; dispone che i dipendenti pubblici e privati ricorrano al congedo ordinario o alle ferie, oppure siano autorizzati al "lavoro agile"..

Per le province di Torino, Cuneo e Biella devono essere rispettate le limitazioni valide per il resto del territorio nazionale. In queste zone la sospensione dell'attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado è confermata fino al 15 marzo.

Il compito di far rispettare i contenuti del decreto spetta ai prefetti, che possono avvalersi delle forze di polizia e del supporto dei Vigili del fuoco e dell'esercito.

Il mancato rispetto delle disposizioni può essere punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, ai sensi dell'articolo 650 del Codice penale, che sancisce l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro,

Sabato 7 marzo

Ore 19.25. L’aggiornamento dei contagi. Al momento, sono 221 le persone risultate positive al test in Piemonte. Ne risultano 162 ricoverate in ospedale, 38 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al San Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 ad Alessandria, 1 a Novara. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute.

Ore 19.20. Riorganizzazione degli ospedali. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi: “Abbiamo rappresentato al Governo la situazione di difficoltà del Piemonte. Non vogliamo compiere fughe in avanti, ma è necessario prendere atto che non è più possibile ricondurre i contagi a focolai accertati. In questo caso, la norma prevederebbe l’applicazione delle stesse disposizioni riservate alle zone con focolai autoctoni, come la ‘zona gialla’ in Lombardia. Attendiamo al più presto una risposta”.

Ore 19.20. In ogni ospedale un reparto per l’emergenza. Sulla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da Coronavirus, l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, osserva “che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all’emergenza, in modo da evitare il più possibile la movimentazione dei malati verso i Covid Hospital. Secondo la letteratura scientifica ad ogni posto di Rianimazione corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital”.

Ore 19.15. Nuove assunzioni di personale. Da lunedì inizieranno le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di Crisi è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina delle Università di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo. Si sta inoltre predisponendo un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia”.

Ore 19.15. Acquisto dispositivi e apparecchiature. È stato messo a punto un nuovo meccanismo centralizzato di acquisto del materiale necessario alle strutture sanitarie piemontesi per la gestione dell’emergenza. Presso l’Unità di crisi è operante da oggi un Ufficio acquisti beni e servizi. Due gli obiettivi primari: dotare il personale delle necessarie misure di protezione e potenziare le terapie intensive. Sul primo fronte sono già in via di distribuzione alle aziende sanitarie 33.000 mascherine ffp2 e ffp3, 1.000 fra camici e tute impermeabili, un migliaio di visiere, altrettanti calzari, 80.000 guanti. Sul fronte delle terapie intensive sono stati acquistati 5.000 caschi cpca, 120 fibroscopi monouso e 100 pompe-siringhe. È inoltre in fase di acquisto una prima tranche di 30 ventilatori polmonari.

Ore 17.15. Richiesto l’aiuto di Arpa per il rispetto delle regole. L’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, ha deciso di estendere temporaneamente il raggio di competenze di Arpa Piemonte per il contenimento della diffusione del Coronavirus: “Lunedì mattina faremo il punto in una riunione per individuare azioni in grado di alleggerire il lavoro delle Asl e dei Comuni per tutelare la salute pubblica”.

Da più Comuni infatti sono arrivate segnalazioni di assembramenti di persone all’interno di locali pubblici che non osservano le indicazioni del Ministero della Sanità sul metro di distanza tra ognuna di esse: “Questi comportamenti non aiutano - sostiene Marnati - Le disposizioni per evitare la diffusione del virus sono chiare e vanno tutte nella direzione di scoraggiare gli assembramenti di persone. purtroppo sono ancora molti i giovani che dimostrano di non percepire la gravità della situazione in atto”. Nell'immediato Arpa su segnalazione dei sindaci potrebbe essere coinvolta per verificare i locali affollati e verificarne il limite dell'inquinamento acustico.

Ore 17. Cirio ringrazia Intesa Sanpaolo. Il presidente Alberto Cirio ringrazia l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, per aver espresso la disponibilità dell’istituto per mettere a disposizione 100 milioni di euro per progetti specifici sull’emergenza sanitaria: “Un gesto prezioso che fa sentire le istituzioni meno sole in un momento così difficile e complesso per il nostro Paese. Il Piemonte è una terra dove la solidarietà e la generosità dei privati ha consentito negli anni di realizzare opere e progetti fondamentali per il territorio. Per questo le parole di Carlo Messina sono oggi per noi un grande conforto. Sapere di poter contare sul supporto di una realtà come Intesa Sanpaolo è un aiuto prezioso oggi più che mai”.

Ore 14. Valutare misure più restrittive. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alle misure di contenimento in atto sul territorio piemontese.

“Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi - spiega Cirio - ho chiesto al premier Conte e al ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio registrata nelle ultime 48 ore, infatti, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente. Abbiamo chiesto, pertanto, di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l’analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l’espansione del virus”.

Ore 14. Nuovo bollettino dei contagi. E' salito a 207 il numero delle persone risultate positive al test sul Coronavirus in Piemonte. I pazienti ricoverati in ospedali sono 148, di cui 38 in Terapia intensiva. Altre 54 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.Finora sono 1046 i tamponi eseguiti, 713 dei quali risultati negativi.

Ore 11.30. Il bollettino dei contagi. Sono diventate 175 le persone risultate positive al test. I pazienti ricoverati in ospedale sono 118, di cui 36 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 10 a Torino (4 al S. Giovanni Bosco, 3 alle Molinette, 1 al Maria Vittoria, 1 al Martini, 1 al Mauriziano), 4 al San Luigi di Orbassano, 1 ad Alessandria, 1 a Biella, 1 a Cuneo. Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi. Finora sono 918 i tamponi eseguiti, 644 dei quali risultati negativi.

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Gli aggiornamenti dall'1 al 6 marzo
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Gli aggiornamenti dal 21 al 29 febbraio.pdf
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