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Domenica 22 marzo
Ore 20.15, Le Faq sull'ordinanza. Pubblicate su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/coronavirus-piemonte-ordinanze-circolari-disposizioni-attuative le risposte alle domande più frequenti riguardanti l'applicazione dell'ordinanza emanata ieri sera dalla Regione Piemonte.
Ore 19.45. Quattro nuovi guariti. Nel pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri quattro pazienti contagiati dal Coronavirus: si tratta di un nucleo famigliare del Novarese e di un uomo del Torinese. Le persone guarite sono ora in totale 14.
Ore 19.45. Diciassette decessi. Sono 17 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 4 in provincia di Torino, 3 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 4 nell’Alessandrino, 1 nel Vercellese, 3 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.
Il totale complessivo è ora di 300 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 86 ad Alessandria, 11 ad Asti, 31 a Biella, 20 a Cuneo, 43 a Novara, 70 a Torino, 16 a Vercelli, 18 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.45. Il bollettino dei contagi. Le persone finora risultate positive al Coronavirus sono 4.541: 810 in provincia di Alessandria, 191 in provincia di Asti, 244 in provincia di Biella, 327 in provincia di Cuneo, 399 in provincia di Novara, 2.018 in provincia di Torino, 245 in provincia di Vercelli, 171 nel Verbano-Cusio-Ossola, 48 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 88 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 330, in altri reparti 2.071. In isolamento domiciliare ce ne sono 1.826. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.869, di cui 7.729 risultati negativi.
Ore 19.45. Sperimentazione Avigan. La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha invitato le aziende sanitarie a manifestare la propria disponibilità alla sperimentazione del farmaco Avigan, secondo le indicazioni che verranno emanate domani dall’Agenzia italiana per il farmaco, in modo da favorire il coordinamento delle attività e il dialogo con le autorità nazionali.
Ore 19.45. Test anche nei laboratori privati. I laboratori privati dotati delle necessarie tecnologie, da domani potranno effettuare esami sui pazienti Covid-19 individuati dalla Regione Piemonte. Sono allo studio le modalità per consentire l’effettuazione del tampone al domicilio del paziente.
Il numero degli esami svolti verrà così essere ulteriormente incrementato.
Ore 19.45. Dispositivi di protezione. L’Unità di Crisi della Regione ha finora distribuito alle aziende sanitarie piemontesi i seguenti dispositivi di protezione: 800.000 mascherine chirurgiche, 130.000 mascherine FFP2, 7.000 mascherine FFP3, 200.000 guanti monouso, 20.000 camici protettivi, 100 pompe siringa, 19 videolaringoscopi (su 55 acquistati), 10.000 occhiali di protezione, 30.000 cuffie, 50.000 calzari. Sono stati acquistati 5.000 sistemi di respirazione (caschi CPAP).
Ore 19.10. Trasporto pubblico: il Nord Italia chiede aiuto a Roma. Attivare con urgenza misure straordinarie per tutelare la mobilità pubblica è la richiesta congiunta di Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola de Micheli.
“Con la riduzione al minimo dei servizi il sistema delle aziende di trasporto pubblico locale è in grave sofferenza - sostiene l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi - Un confronto con il Governo su questo tema non c’è ancora stato e non sarebbe stato necessario se lo scenario non fosse precipitato come è invece accaduto. Avevamo già chiesto all’inizio dell’emergenza l’erogazione dell’anticipo del Fondo Nazionale Trasporti e ora, avendo già accumulato milioni di euro di perdite, lo richiediamo con maggior forza, insieme a tutto il Nord Italia. Ma non parliamo solo dell’anticipo, non basterebbe comunque a sostenere le aziende del TPL che stanno vivendo una vera e propria emorragia. Come indicato nella lettera occorre attivare con urgenza misure straordinarie, sia in termini di risorse sia per quanto riguarda le norme e le procedure amministrative, necessarie per fare fronte a tale crisi, i cui effetti vanno a sommarsi alle ben note difficoltà del settore già esistenti”.
In Piemonte la frequentazione dei mezzi è bassissima, ma, sottolinea Gabusi, “cerchiamo comunque di garantire il trasporto di chi deve per forza spostarsi per necessità. Consigliamo a chi deve prendere un mezzo di consultare i siti di Trenitalia, GTT e delle altre aziende di trasporto per verificare lo stato e gli orari dei servizi”.
Ore 19. Accordo per il latte non ritirato. Il latte delle stalle piemontesi invenduto a causa del calo di consumi sarà trattato, per essere trasformato in polvere, dalla Inalpi di Moretta (Cuneo) sulla base di un accordo di collaborazione avviato su richiesta dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Piemonte e delle rappresentanze agricole e agroindustriali. “Mi fa piacere vedere, specie in questi momenti di grande criticità, una collaborazione segno di particolare responsabilità delle nostre aziende”, afferma l'assessore regionale all'Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, che ricorda che venerdì mi è fatto portavoce insieme agli altri colleghi delle Regioni italiane verso il ministro Teresa Bellanova affinché il Ministero si faccia promotore presso la Commissione europea di interventi straordinari di ammasso e ritiro di prodotti a media-lunga conservazione da destinare ad aiuti alimentari”.
Ore 17.30. Produzione in Piemonte dei reagenti. Saranno prodotti in Piemonte i reagenti per completare le analisi dei tamponi per il Coronavirus. Dopo essersi confrontato questa mattina con le Università di Torino e del Piemonte orientale, l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati, rende noto che “metteremo subito in piedi una filiera in grado di produrre kit per eseguire i test, che rischiano di andare esauriti nei prossimi giorni. In assenza di risposte dello Stato ce li faremo da soli. Ho chiesto alle Università la disponibilità a produrre i reagenti in Piemonte e sono orgoglioso che la risposta sia stata positiva. A tempo di record metteremo in campo una filiera di produzione del kit, che nei prossimi giorni rischia di essere introvabile. Nonostante la situazione sia drammatica, dimostreremo alla nazione e all'Europa le capacità tecnico scientifiche dei nostri atenei”.
Ore 13. Ventotto nuovi decessi. Sono 28 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 11 in provincia di Alessandria (10 uomini e 1 donna), 3 uomini in provincia di Biella, 1 uomo in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara (2 uomini e 5 donna), 4 in provincia di Torino (1 uomo e 3 donne), 1 uomo in provincia di Vercelli, 1 uomo residente fuori regione ma deceduto in Piemonte.,
Il totale complessivo è ora di 283 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 82 ad Alessandria, 10 ad Asti, 28 a Biella, 20 a Cuneo, 40 a Novara, 66 a Torino, 15 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 13. Il bollettino dei contagi. Sono 4.420 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 760 in provincia di Alessandria, 181 in provincia di Asti, 243 in provincia di Biella, 303 in provincia di Cuneo, 398 in provincia di Novara, 1.989 in provincia di Torino, 242 in provincia di Vercelli, 159 nel Verbano-Cusio-Ossola, 47 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in ospedale sono 2426, delle quali 308 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ce ne sono 1.701. Le persone guarite sono 10. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.701, di cui 7.664 risultati negativi.
Sabato 21 marzo
Ore 21.30. Ulteriore stretta sulle misure per contrastare il Coronavirus. Il presidente Alberto Cirio ha deciso di emanare una nuova ordinanza valida dal 22 marzo al 3 aprile 2020: “Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere in base ai poteri di cui dispongono le Regioni. Questa è la più grande emergenza affrontata dal Dopoguerra ad oggi. Sappiamo che stiamo chiedendo un grande sforzo a ogni cittadino, ma vi prego di comprendere che è la scelta giusta. La nostra libertà è un bene, ma la nostra vita lo è di più. Vi prego, proteggetela restando a casa”.
Le nuove disposizioni:
- i mercati saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani;
- l’accesso agli esercizi commerciali sarà limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone;
- chiusi gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili (oltre alla possibilità di attuare lo smart working);
- vietati gli spostamenti verso le seconde case;
- vietata la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici “h24” che erogano bevande e alimenti confezionati;
- blocco delle slot machine e disattivazione di monitor e televisori da parte degli esercenti.
- fermata l’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico;
- vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici;
- restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro).
Ove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro.
Ore 19.30. Salgono a 10 le persone guarite. Nel pomeriggio, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri due donne, una dell’Astigiano di 73 anni e una del Vercellese di 44 anni. Le persone guarite sono in totale 10, di cui quattro uomini a Torino (di 42, 61, 37 e 55 anni), quattro donne ad Asti (di 77, 87 e 76 e 73 anni), un uomo di 44 anni in provincia di Cuneo e una donna di 44 anni in provincia di Vercelli.
Ore 19.30. Diciassette i nuovi decessi. Sono 17 i decessi di persone positive al Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 7 in provincia di Torino, 2 nel Novarese, 1 nel Cuneese, 2 in provincia di Asti, 5 nel VCO.
Il totale complessivo è ora di 255 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 71 ad Alessandria, 10 ad Asti, 25 a Biella, 19 a Cuneo, 33 a Novara, 62 a Torino, 14 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 4.059 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale 708 Alessandria, 169 Asti, 227 Biella, 283 Cuneo, 362 Novara, 1.788 Torino, 232 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, 43 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone in terapia intensiva sono 312, in isolamento domiciliare 1.405. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 11.799, di cui 7.120 risultati negativi.
Ore 17.30. Deroga per sostituire il personale nelle strutture per anziani, disabili e minori. L’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, ha annunciato che la Giunta regionale ha approvato una delibera che permetterà, in caso di necessità, alle strutture per anziani, disabili e minori di derogare ai requisiti attuali per sostituire il personale socio-sanitario e socio-assistenziale assente a vario titolo o dimesso. “In questo modo - chiarisce Caucino - si intende evitare che il sistema possa andare in crisi per le difficoltà di reperimento di figure professionali qualificate, che devono garantire quanto più possibile la continuità assistenziale per gli utenti”.
Ore 17. Prime informazioni per la cassa in deroga. La Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Piemonte ha pubblicato le prime, fondamentali, informazioni per accedere alla cassa integrazione in deroga annunciata dal Governo in attesa che venga prontamente attivata la piattaforma di presentazione delle domande.
Si trovano nella pagina www.regione.piemonte.it/cassaintegrazioneinderoga dove sarà anche comunicata l’apertura per la presentazione delle domande da parte dei datori di lavoro. Si rammenta che le imprese da 1 a 5 dipendenti che intendano avvalersene non hanno necessità di stipulare accordi sindacali.
Ore 13.30. Quattordici nuovi decessi. Sono 14 i nuovi decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 3 nel Novarese, 5 nel Cuneese.
Il totale complessivo è ora di 238 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 71 ad Alessandria, 8 ad Asti, 25 a Biella, 18 a Cuneo, 31 a Novara, 55 a Torino, 14 a Vercelli, 12 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono 3.752 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale 654 Alessandria, 166 Asti, 182 Biella, 265 Cuneo, 330 Novara, 1.680 Torino, 210 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, 55 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 61 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone in terapia intensiva sono 301. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 10.701, di cui 6.341 risultati negativi.
Ore 13.30. Assunti 1.099 Operatori sanitari. Dall’insediamento dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte ad oggi, sono complessivamente 1.099 le risorse umane aggiuntive assunte dalle aziende sanitarie del Piemonte per fronteggiare l’emergenza. Si tratta di 214 medici, 497 infermieri e 388 operatori socio-sanitari.
Le nuove risorse risultano così distribuite: 190 Asl T03, 140 Città di Torino, 117 Ospedale Novara, 110 Città della Salute di Torino, 99 Asl Vercelli, 89 Asl CN1, 70 Ospedale San Luigi Orbassano, 49 Asl Alessandria, 41 Ospedale Santa Croce Carle Cuneo, 40 Ospedale Mauriziano di Torino, 33 Asl T04, 28 Ospedale di Alessandria, 26 Asl Biella, 23 Asl T05, 23 Asl Asti, 10 Asl CN2, 6 Asl Novara e 5 Asl VCO.
Ore 12.30. La distribuzione del liquido igienizzante di Arpa. I quattro laboratori di Arpa Piemonte, grazie alle donazioni di dieci aziende piemontesi, sono riusciti a produrre in otto giorni 568 litri di liquido igienizzante destinato al personale in prima linea contro il Coronavirus: 278 litri sono stati consegnati alle Forze dell’Ordine, 180 al comparto della sanità, 90 ai Comuni e 20 alla Protezione civile. Questa attività straordinaria era stata voluta dall’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, d’intesa con il direttore di Arpa, Angelo Robotto - per la difficoltà di approvvigionamento da parte di chi svolge un servizio pubblico ed è maggiormente esposto ai contatti: “La produzione proseguirà anche nei prossimi giorni. In questo momento è necessario un lavoro sinergico tra gli enti, come se fossimo un unico corpo per combattere con determinazione ed efficacia il propagarsi del virus”.
Per informazioni sull’approvvigionamento del gel Forze dell’Ordine e personale sanitario possono continuare a rivolgersi ai seguenti indirizzi specificando i quantitativi necessari: richieste.lab.alessandria@arpa.piemonte.it richieste.lab.cuneo@arpa.piemonte.it richieste.lab.grugliasco@arpa.piemonte.it richieste.lab.novara@arpa.piemonte.it
Le ditte che vogliono offrire i componenti, comprese e bottiglie di polietilene o polipropilene per la distribuzione del gel igienizzante (da mezzo litro fino a dieci litri), possono scrivere a direzione.tecnica@arpa.piemonte.it.
Venerdì 20 marzo
Ore 21.30. Bene la stretta, ma mancano ulteriori misure per mercati e supermercati. “Proprio oggi avevo trasmesso a Roma l’ordinanza che eravamo pronti ad emanare in Piemonte, ma è un bene che il Governo abbia compreso la necessità di varare delle misure unificate per tutto il territorio nazionale”: il presidente Alberto Cirio commenta così le nuove restrizioni per il contenimento del Coronavirus decise questa sera dal Governo, che dal 21 al 25 marzo vieta l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, non consente di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ma solo individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona, chiede gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle stazioni ferroviarie e lacustri e nelle aree di servizio e rifornimento carburante (ad eccezione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consunarsi al di fuori dei locali, e di quelli negli ospedali e negli aeroporti con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro), che nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, vieta ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
“Il provvedimento recepisce una parte delle nostre istanze - prosegue il presidente Cirio - anche se per l’attività motoria avremmo voluto fosse limitata a ragioni di salute. Non si fa cenno, inoltre, agli assembramenti davanti ai distributori automatici di cibi e bevande, né si parla purtroppo dei mercati e delle modalità per evitare l’assembramento negli esercizi commerciali, in special modo la domenica”.
Ore 21. Il Piemonte chiede una priorità d’urgenza. Il presidente Alberto Cirio ha inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai commissari straordinari per il Coronavirus Borrelli e Arcuri una lettera, firmata insieme al commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte Vincenzo Coccolo e all’intera Giunta regionale, che richiede di aprire per il Piemonte una via di priorità d’urgenza.
“Le nostre proiezioni ci dicono che in meno di tre giorni i casi di contagio in Piemonte raddoppieranno, avvicinandosi al livello di saturazione della rete di terapia intensiva regionale - si legge nella lettera - Nonostante tutte le misure prese e il senso di responsabilità di moltissimi cittadini la situazione è drammatica: i posti per la terapia intensiva, che con il nostro potenziamento sono stati quasi raddoppiati, sono pressoché esauriti, le attrezzature e il materiale medico non arriva, il personale ospedaliero è stremato malgrado i rinforzi. Comprendiamo bene che la situazione sia difficile in tutto il Paese, ma il nostro caso insieme a quello della Lombardia non lascia più neanche un minuto da perdere”.
“Il Piemonte ha fatto e sta facendo miracoli - evidenzia Cirio - come dimostra il potenziamento dei posti di terapia intensiva, che abbiamo incrementato di oltre il 65% dall’inizio dell’emergenza. Insieme al Veneto siamo tra le Regioni che hanno fatto in questo senso lo sforzo più grande. Ma non basta. Abbiamo bisogno di aiuto, materiali, uomini. I nostri approvvigionamenti sono bloccati alle frontiere. Il Governo ha parlato di una task force di 300 medici, noi chiediamo subito che una parte venga mandata in Piemonte. Nel distribuire gli aiuti Roma deve tener conto delle proiezioni regionali di sviluppo del contagio”.
Ore 20.30. Operativi i test rapidi. Sono operative presso i laboratori di analisi degli ospedali Molinette e Amedeo di Savoia di Torino le prime quattro nuove apparecchiature della DiaSorin di Saluggia che permetteranno di moltiplicare di molto la capacità diagnostica sul Coronavirus. Ieri sono stati effettuati i test sperimentali, con la formazione di tecnici e operatori. Da domani, le macchine potranno essere impiegate a pieno regime, processando 16 campioni ogni 90 minuti per laboratorio. Si tratta di una linea di analisi veloce, per casi che necessitano di risposte rapide, che lavorerà in parallelo con la rete già esistente, che richiede tempi di risposta più lunghi, intorno alle cinque ore. Le stesse apparecchiature sono in corso di fornitura anche per gli altri laboratori abilitati del Piemonte.
Ore 20.30. Linee guida sui tamponi diagnostici. Allo stato attuale, fatta salva la potestà decisionale del sanitario, orientata dalla clinica, il Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte ritiene che l’esecuzione del test debba essere disposta con le seguenti priorità, comunque sempre valutate e autorizzata dalla Unità di Crisi stessa: 1) casi sospetti sintomatici ricoverati o in attesa di ricovero; 2) contatti stretti di casi confermati che divengano sintomatici e richiedano ricovero; 3) operatori sanitari che hanno avuto contatti stretti con pazienti Covid-19 positivi in assenza di idonee protezioni, quando ciò venga ritenuto necessario; 4) soggetti in isolamento domiciliare nei quali compaiano sintomi anche non meritevoli di ricovero. Ogni altra indicazione all’esecuzione dell’esame verrà valutata come secondaria alle precedenti.
Si tratta di indicazioni cliniche che non riguardano il personale sanitario, per il quale la Regione Piemonte ha stabilito di voler effettuare un controllo esteso a tutti, da avviare secondo criteri di priorità condivisi con le organizzazioni sindacali di categoria che li rappresentano.
Tale posizione del Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte tiene conto delle linee guida espresse dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) il 2 marzo scorso, nelle quali viene affermato che la decisione di eseguire il test deve essere basata su dati clinici ed epidemiologici che indichino a priori la verosimiglianza della infezione. Secondo l’OMS, il test di asintomatici o paucisintomatici può essere considerato in soggetti che abbiano avuto un contatto stretto con un caso confermato. In ogni caso, i protocolli di screening devono essere adattati alla situazione locale ed alla continua elaborazione della definizione di caso, basata sulla evoluzione delle conoscenze sulla malattia. Anche il Consiglio Superiore di Sanità, nel documento del 26 febbraio 2020, conclude che, in considerazione del fatto che il contributo da potenziali casi asintomatici alla dinamica della diffusione epidemica appare limitato, viene raccomandata l’esecuzione dei tamponi ai soli casi sintomatici con sindrome simil-influenzale non attribuibile ad altra causa.
Ore 19.30. In distribuzione mascherine e dispositivi di protezione. Continua il rifornimento dei dispositivi di protezione individuale a personale sanitario, farmacisti e medici di base del Piemonte. Oggi l’Ufficio Beni e servizi dell’Unità di Crisi ha provveduto all’invio alle aziende sanitarie di 53.850 mascherine chirurgiche, 900 tute protettive donate dalla comunità cinese, 1.470 camici veterinari, 4.410 mascherine ffp2, 28.300 guanti, 400 tamponi, 200 calzari, 500 cuffie.
Ore 19.30. Diciotto nuovi decessi. Sono 18 i decessi di persone positive al Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 4 in provincia di Torino, 5 nell’Alessandrino, 1 nel Novarese, 1 nel Cuneese, 2 nell’Astigiano, 2 nel VCO, 1 a Biella e 2 nel Vercellese.
Il totale è ora di 224 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 71 Alessandria, 8 Asti, 25 Biella, 13 Cuneo, 28 Novara, 49 Torino, 14 Vercelli, 12 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 3.576 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale: 634 Alessandria, 151 Asti, 180 Biella, 233 Cuneo, 302 Novara, 1.590 Torino, 210 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, 56 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 71 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.423. Quelle ospedalizzate 1.929, di cui 298 in terapia intensiva. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 10.590, di cui 6.387 risultati negativi.
Ore 17.45. Agriturismi autorizzati alle consegne a domicilio. Le strutture ricettive agrituristiche potranno, limitatamente a questo periodo di emergenza, consegnare pasti a domicilio, nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie. Con questa iniziativa si viene incontro a una doppia esigenza: aiutare in concreto attività gravemente in crisi a causa del drastico crollo di prenotazioni e nel contempo venire incontro a coloro che, nelle aree rurali, sono maggiormente penalizzate dalle limitazioni agli spostamenti. Una doppia valenza che aiuta l'economia e contribuisce a far sentire le persone meno isolate. Leggi le disposizioni
Ore 17. Proroga dei ticket per reddito. Su proposta dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, la Giunta regionale ha confermato fino al 31 marzo 2021 la validità delle autocertificazioni di esenzione per reddito dal pagamento del ticket per la specialistica riguardanti cittadini di età inferiore a 6 e superiore a 65 con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro, titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico; titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31. Per evitare gli affollamenti agli sportelli delle Asl è stata anche decisa la proroga sino al 30 giugno 2020 per i cittadini in possesso dell’autocertificato di esenzione con il codice E02. Per approfondire
Ore 16. Interventi per i minori in strutture residenziali. La Giunta regionale, nel corso di una riunione telematica, ha stanziato 225.000 euro per finanziare progetti ed interventi socializzanti e ludico-ricreativi dedicati ai minori accolti in strutture residenziali e realizzati dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.
“A fronte dell’attuale situazione di particolare emergenza - rileva l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino - abbiamo voluto sostenere progettualità di sollievo per cercare di garantire il benessere psico-fisico dei ragazzi anche attraverso una più ampia possibilità di mantenere regolari ed effettivi contatti con le famiglie di origine e con gli adulti di riferimento. È un impegno che dimostra come il nostro lavoro per il Piemonte e per tutte quelle persone che vivono quotidianamente in difficoltà prosegua incessantemente e con grande forza”.
Ore 15.30. Nuova ordinanza se non provvederà il Governo. I sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province e i rappresentanti di Anci, Anpci, Upi e Uncem, collegati in videoconferenza con il presidente Alberto Cirio, hanno condiviso all’unanimità la necessità di misure di contenimento più restrittive in vista del weekend.
“L’ordinanza è pronta - precisa il presidente Cirio - e prevede misure per l’attività all’aria aperta, la mobilità delle persone, le modalità per fare la spesa e i mercati. Non l’ho ancora firmata perché, sentito il ministro Boccia, sappiamo che è una decisione che già oggi potrebbe arrivare centralmente dal Governo e uniforme per tutta Italia. Ma nel caso non fosse così sono pronto a renderla immediatamente esecutiva”.
Ore 13.30. Altri 26 decessi. Sono 26 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati stamattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 10 in provincia di Torino, 4 nell’Alessandrino, 6 nel Novarese, 3 nel Cuneese, 2 nell’Astigiano e 1 proveniente da fuori regione.
Il totale complessivo è ora di 209 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 66 ad Alessandria, 7 ad Asti, 24 a Biella, 12 a Cuneo, 27 a Novara, 47 a Torino, 12 a Vercelli, 10 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono 3461 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale: 595 Alessandria, 151 Asti, 175 Biella, 221 Cuneo, 293 Novara, 1556 Torino, 203 Vercelli, 142 Verbano-Cusio-Ossola, 52 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 72 in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 280, quelle guarite 8. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 10.290, di cui 6.263 risultati negativi.
Ore 13.30. Sospesa attività di sette Pronto soccorso. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha disposto la sospensione dell’attività dei Pronto soccorso di Giaveno, Venaria, Lanzo, Nizza, Borgosesia, Bra e Ceva. Il provvedimento emergenziale è motivato dalla necessità di liberare professionisti medici per garantire le terapie da prestare ai pazienti Covid nell’ambito del piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria in Piemonte.
“Intendo ribadire che si tratta di sospensioni temporanee e non di chiusure - osserva il commissario straordinario Vincenzo Coccolo - La straordinarietà della situazione che ci troviamo ad affrontare impone soluzioni drastiche ed immediate. Chiediamo la comprensione e la collaborazione dei sindaci e dei cittadini. Ogni posto e ogni risorsa sanitaria in più che riusciamo a ricavare, è decisiva per salvare vite umane. Terminata l’emergenza, tutto ritornerà come prima”.
Ore 13.30. Il reclutamento per Verduno. 74 medici e 85 infermieri hanno risposto al bando della Regione Piemonte per reclutare nuovo personale da destinare all’ospedale di Verduno per assistere i pazienti affetti da Coronavirus. Il bando, scaduto oggi alle 12, ricercava 34 medici (6 specialisti in anestesia e rianimazione, 6 specializzandi in anestesia e rianimazione, 6 specialisti in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 6 specializzandi in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 10 laureati in medicina e chirurgia) e 72 infermieri.
Ora l’azienda sanitaria CN2 provvederà a vagliare i curricula ricevuti e procederà alle assunzioni. Per tutti coloro che presteranno servizio presso l’ospedale, l’Azienda ha predisposto la possibilità di usufruire di sistemazione alberghiera, comprensiva di vitto e alloggio, in camera singola.
Ore 12.30. Pronta l'ordinanza con nuove restrizioni delle attività all’aria aperta. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “Ci prepariamo a un weekend difficile, con una curva del contagio che continua a salire e troppa gente ancora per strada. Non possiamo permetterci che le aree verdi e i parchi diventino occasioni di ritrovo, per cui in giornata emetterò una ordinanza di restrizione delle attività all’aria aperta. Alle 13 mi confronterò in videoconferenza con i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province del Piemonte e i rappresentanti di Anci, Anpci, Upi e Uncem. Mi sono già confrontato con il ministro dell’Interno Lamorgese, che ha condiviso la necessità di maggiori restrizioni. So che chiediamo un grande sacrificio a tutti e che stare chiusi in casa è difficile, ma vi prego di capire che più seguiremo oggi queste regole dure, prima potremo tornare a vivere e a goderci la nostra libertà”.
Giovedì 19 marzo
Ore 19.45. Il Piemonte si attrezza per fare più tamponi. La Regione Piemonte si sta attrezzando per effettuare un maggior numero di tamponi. A renderlo noto è l'assessore Luigi Icardi, che ai microfoni del Tg3 regionale definisce "un falso problema" la carenza di reagenti registrata oggi in alcuni laboratori di Torino: "Sono stati riforniti e sono ripartiti i test in tutti i laboratori. Ad Alessandria è stato installato un macchinario sperimentale della Roche in grado di fare mille tamponi al giorno. Tutto sta funzionando".
Ore 19.30. Cinque nuovi guariti. Nel pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri cinque pazienti contagiati dal Coronavirus: due uomini di Torino (uno di 37 e l’altro di 55 anni), due donne dell’Astigiano (di 87 e 76 anni) e un uomo del Cuneese di 44 anni.
Le guarigioni, che, complessivamente in Piemonte salgono a 8, rispondono alle indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità, cioè sono documentate da due test negativi consecutivi a distanza di 24 ore.
Ore 19.30. Otto nuovi decessi. Sono otto i decessi di persone positive comunicati oggi pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: due uomini (62 e 80 anni) e una donna (79 anni) nel Verbano-Cusio-Ossola, un uomo di 84 a Novara, due uomini (79 e 84 anni) e una donna (80 anni) ad Alessandria, un uomo di 66 anni della provincia di Bergamo.
Il totale complessivo è ora di 183 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 62 ad Alessandria, 5 ad Asti, 24 a Biella, 9 a Cuneo, 21 a Novara, 37 a Torino, 12 a Vercelli, 10 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 3.017 le persone finora risultate positive al Coronavirus Covid-19 in Piemonte: 524 in provincia di Alessandria, 126 in provincia di Asti, 157 in provincia di Biella, 185 in provincia di Cuneo, 237 in provincia di Novara, 1.360 in provincia di Torino, 153 in provincia di Vercelli, 119 nel Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 119 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 263, quelle guarite 8. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 9.424, di cui 5.812 risultati negativi.
Ore 19.30. Arrivano medici e infermieri per l’ospedale di Verduno. Sono già 44 i medici e 55 gli infermieri che hanno risposto al bando della Regione Piemonte di reclutamento del nuovo personale dell’ospedale di Verduno per assistere i pazienti affetti dal Ccoronavirus. Il bando, che scade domani alle ore 12, ricerca 34 medici (6 specialisti in anestesia e rianimazione, 6 specializzandi in anestesia e rianimazione, 6 specialisti in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 6 specializzandi in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 10 laureati in medicina e chirurgia) e 72 infermieri. Per tutti, l’azienda sanitaria CN2 ha predisposto la possibilità di usufruire di sistemazione alberghiera, comprensiva di vitto e alloggio, in camera singola. Il dettaglio del bando si trova al link https://bandi.regione.piemonte.it/gare-appalto/medici-infermieri-ospedale-verduno-procedura-speciale-emergenza-covid-19
Ore 19.30. Altri cinque milioni di donazioni. Le famiglie torinesi Giubergia e Argentero, tramite la società Ersel Investimenti, hanno scelto di stanziare tre milioni di euro per offrire il proprio contributo in occasione dell’emergenza Coronavirus, due alla Regione Piemonte per acquistare dispositivi medici e sostenere le strutture sanitarie e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini piemontesi, uno per la Fondazione Paideia. Sempre oggi, anche il Gruppo ASTM è intervenuto a supporto dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e, in particolare, il Piemonte, territorio di appartenenza e su cui insistono alcune delle reti infrastrutturali del Gruppo, stanziando un contributo di tre milioni di euro in favore della Regione Piemonte. “Siamo grati ai Gruppi Ersel e ASTM per il generoso apporto offerto alla Regione - dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Genesio Icardi - Tutti insieme stiamo facendo sistema, dimostrando una straordinaria capacità di reagire. Ogni gesto di solidarietà è un abbraccio caloroso a tutta la comunità piemontese, in uno dei momenti più difficili della sua storia”.
Ore 18.45. Precisazioni sulle rette dei servizi per l’infanzia. In merito alla misura da 15 milioni di euro a sostegno delle rette per i servizi per l’infanzia pubblici e privati, di prossima emanazione, l’assessorato regionale all’Istruzione precisa che agli istituti che erogano tali servizi verrà distribuito un modulo con tre opzioni per la gestione dell’incasso della retta scolastica:
* dichiarare di aver già riscosso la retta, di non volerla o poterla restituire, rinunciando così al contributo regionale;
* dichiarare di aver incassato la retta, di voler accedere al contributo regionale e di impegnarsi a restituire la retta non appena incassato il contributo stesso;
* dichiarare di non aver incassato la retta, accedendo così al contributo regionale.
Ore 17.30. Una quarantena anche per il commercio. L’assessore Vittoria Poggio chiede invece misure per la “quarantena del commercio” poiché il decreto Cura Italia “ha dimenticato interi settori: penso a moda, gioielleria, fioristi, cartolibrerie, negozi di arredamento e tutto ciò che è incluso nella sospensione dell'attività ma escluso dalle misure di sostegno. Penso anche alle attività che possono stare aperte per rendere servizi di prima necessità, ma vedono drasticamente ridotti i loro fatturati e sono escluse da importanti misure”.
“L’impatto sul turismo - rimarca - non ricade solo sulle attività turistico-ricettive, ma anche su distribuzione, commercio al dettaglio e mondo della cultura. Per i turisti internazionali lo shopping è la terza voce di spesa".
Poggio sostiene anche che “non si capisce perché il decreto preveda in alcuni casi la sospensione dei versamenti da autoliquidazione per il solo periodo 8-31 marzo, mentre per i settori riconosciuti come più colpiti il periodo è esteso al 30 aprile 2020. Anche i settori che ho citato dovrebbero essere inseriti fra i maggiormente colpiti: meritano attenzione, sono un traino del made in Italy”.
Ore 15. Nuove regole per lo smaltimento dei rifiuti per le persone positive o in quarantena. Stop alla raccolta differenziata dei rifiuti per le persone positive al test del Coronavirus in quarantena e o in isolamento a casa: d’ora in poi devono mettere i rifiuti nel cassonetto dei rifiuti indifferenziati, dove vanno gettati anche mascherine e guanti monouso, con l’accortezza di inserirli in due-tre sacchetti resistenti e uno dentro l'altra. L'invito, inoltre, è di utilizzare sempre il pedale di apertura, se il cassonetto ne è dotato. Tutti gli altri cittadini, invece, devono continuare a fare normalmente la raccolta differenziata con l’accortezza di gettare fazzoletti di carta, guanti e mascherine nell’indifferenziato.
La disposizione è dell’assessore regionale all'Ambiente, Matteo Marnati, che ha inviato una lettera a tutti i sindaci piemontesi per la corretta e più sicura raccolta dei rifiuti nell'emergenza Coronavirus: “I provvedimenti sono temporanei e sono stati adottati dopo aver sentito il parere dell'Istituto Superiore di Sanità”. Per approfondire
L’assessore, nel ringraziare personalmente “tutto il personale impegnato a fronteggiare l'emergenza, sindaci compresi, che sta assicurando un servizio pubblico sicuro ai propri cittadini”, informa anche che sono temporaneamente state chiuse le isole ecologiche per la raccolta di rifiuti ingombranti e gli ecocentri per il conferimento di ferro, legno,vernici, pile, materiali elettrici ed elettronici ed altri.
Ore 14.15. Un Covid Hospital ad Alessandria. L’Asl di Alessandria, con il benestare dell’Unità di Crisi della Regione, ha raggiunto un accordo con il Policlinico di Monza per l’apertura del primo Covid Hospital in una struttura privata. Si tratta della clinica Città di Alessandria, nella quale da domani saranno disponibili 14 posti letto di terapia intensiva, 19 posti letto di terapia sub-intensiva, 25 a bassa intensità. Ulteriori 55 posti saranno attivati successivamente e il loro utilizzo sarà destinato sulla base dell’andamento dell’epidemia. I ricoveri saranno gestiti dall’Unità di Crisi.
Ore 13.30. Nove nuovi decessi. Sono 9 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione: 2 uomini della provincia di Biella, 1 uomo della provincia di Cuneo, 4 uomini della provincia di Novara, 1 uomo e 1 donna della provincia di Torino,
Il totale complessivo è ora di 175 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 59 ad Alessandria, 5 ad Asti, 24 a Biella, 9 a Cuneo, 20 a Novara, 37 a Torino, 12 a Vercelli, 7 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono diventate 2932 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 508 in provincia di Alessandria, 125 in provincia di Asti, 146 in provincia di Biella, 181 in provincia di Cuneo, 234 in provincia di Novara, 1323 in provincia di Torino, 146 in provincia di Vercelli, 113 nel Verbano-Cusio-Ossola, 32 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 124 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 257, quelle guarite 3. I tamponi finora eseguiti sono 9182, di cui 5655 risultati negativi.
Ore 12.30. Considerazioni sul decreto Cura Italia. L’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano, ritiene che “alcune delle misure contenute nel decreto Cura Italia saranno certamente utili, ma per come sono state strutturate non sono completamente soddisfacenti per la realtà economica piemontese. Gli elemento più critici sono lassenza di contributi diretti, reali, immediati per piccoli negozi, alberghi, micro e piccole imprese, Inoltre, non si parla dei liberi professionisti, si agisce poco e in modo quasi offensivo sui lavoratori autonomi e sulle partite Iva". Per approfondire
Ore 0.50. Conclusa Webathon. Ha raccolto circa 500.000 euro la prima maratona web di solidarietà, organizzata dalla Giunta e dal Consiglio regionale del Piemonte per sostenere gli ospedali piemontesi nell’emergenza Coronavirus.
I presidenti della Giunta, Alberto Cirio, e del Consiglio regionale, Stefano Allasia, hanno rivolto "un grazie di cuore a tutti. Grazie a chi ha donato 5 euro così come a chi ne ha donati 5.000, ognuno secondo le proprie possibilità ma con il desiderio e l’impegno di fare la propria parte per sostenere il nostro Piemonte e i tanti eroi, silenziosi e infaticabili, che da settimane sono in prima linea per affrontare questa emergenza. Se c’è una cosa che abbiamo imparato, in questi giorni così difficili e complessi per tutti, è che c’è qualcosa di molto più contagioso di un virus...La generosità”.
Mercoledì 18 marzo
Ore 19.30. I primi tre guariti. Sono tre i primi pazienti virologicamente guariti dal contagio del Coronavirus in Piemonte: due uomini di Torino (uno di 42 anni e l’altro di 61 anni), entrambi ricoverati nell’ospedale Carle di Cuneo, e una donna astigiana di 78 anni ricoverata nell’ospedale di Asti. Nel darne notizia l’Unità di Crisi osserva che si tratta di guarigioni rispondenti alle indicazioni del Consiglio superiore di Sanità, cioè documentate da due test negativi consecutivi a distanza di 24 ore. Tutti e tre i guariti sono stati dimessi e sono tornati a casa.
Ore 19.30. Questione tamponi. Sulla questione dell’effettuazione del test diagnostico del tampone, il Comitato tecnico scientifico dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte condivide le informazioni fornite dall’Istituto superiore di Sanità, fin qui seguite e non messe in dubbio dalle evidenze cliniche che si sono presentate nel corso della gestione dell’epidemia. Il Comitato elaborerà nelle prossime ore la strategia più aderente alla situazione epidemiologica e alle evidenze cliniche, traducendole in indicazioni operative.
Ore 19. Altri 12 decessi. Sono 12 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione: 3 uomini e 1 donna della provincia di Torino, 2 uomini della provincia di Biella, 2 uomini della provincia di Novara, 1 uomo della provincia di Cuneo, 1 donna del VCO, 1 uomo dell’Alessandrino e 1 donna di Genova ricoverata in Piemonte.
Il totale complessivo è ora di 166 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 59 Alessandria, 5 Asti, 22 Biella, 8 Cuneo, 16 Novara, 35 Torino, 12 Vercelli, 7 VCO, 2 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. Il 67% sono uomini, il 33% donne. L’età media è di 81 anni.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 2.659 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 408 in provincia di Alessandria, 116 in provincia di Asti, 121 in provincia di Biella, 170 in provincia di Cuneo, 199 in provincia di Novara, 1171 in provincia di Torino, 131 in provincia di Vercelli, 100 nel Verbano-Cusio-Ossola, 32 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, e 211 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 227. I tamponi finora eseguiti sono 8.140, di cui 5174 risultati negativi.
Ore 17.40. Misure compensative per l’assistenza domiciliare. In una nota diramata agli Enti gestori dei Servizi socio-assistenziali, l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino, ritiene “indispensabile garantire misure compensative di assistenza domiciliare dove i servizi diurni/semi-residenziali sono stati sospesi, in modo da promuovere ogni forma di sostegno ai cittadini piemontesi e ai loro nuclei famigliari che vivono in un contesto di difficoltà. In particolare, l’articolo 47 del decreto legge del 17 marzo dispone di attivare interventi non differibili in favore di persone con disabilità ad alta necessità di sostegno sanitario, ove la tipologia delle prestazioni e l’organizzazione delle strutture stesse consenta il rispetto delle previste misure di contenimento. Informo inoltre che, secondo normativa, le pubbliche amministrazioni sono autorizzate al pagamento dei gestori privati dei suddetti servizi per il periodo della sospensione, sulla base di quanto iscritto nel bilancio preventivo”.
Ore 17.15. A fine emergenza tutte le scuole online. L’assessore ai Servizi digitali, Matteo Marnati, annuncia che “a fine emergenza collegheremo online tutte le scuole, con o senza Governo, soprattutto nelle aree lontane dai grossi centri”.
Ore 17. Impennata nell’uso della rete. L’assessore Matteo Marnati rivela che “i dati piemontesi ufficializzano un’impennata dell’utilizzo di Internet rete. Siamo quasi al limite del traffico e si rischia di arrivare al massimo disponibile”. Il report settimanale di Topix sugli accessi al web ha evidenziato l’urgenza di migliorare le connessioni con la banda ultra larga. Il nodo torinese presso il CSI ha fatto registrare +150% seguito da quello milanese (+128%) e da quello in IT.Gate +127%. Ci potranno essere dei rallentamenti e dei problemi di connessione soprattutto la sera.
Ore 16. Precisazioni sulle rette dei servizi per l’infanzia. Appreso che alcuni istituti che erogano servizi per l'infanzia stanno richiedendo il regolare pagamento della retta ai genitori dei bambini che le frequentano, l’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino, chiarisce che “la misura regionale annunciata per venire incontro alle esigenze di Comuni e famiglie, con particolare riferimento alla fascia 0-6 anni, è finalizzata in particolare al pagamento delle rette per i suddetti servizi. Pertanto, gli istituti che hanno già incassato la retta saranno tenuti o a restituirla immediatamente alle famiglie o a scalarla dalla prima retta successiva. Allo stesso tempo invito le scuole che erogano servizi per l’infanzia 0-6 anni ad astenersi dalla riscossione delle rette in questione, in attesa della pubblicazione della nuova misura che, ricordo, comporterà un finanziamento complessivo di 15 milioni di euro”.
Ore 14.30. Assunzioni all’ospedale di Verduno. Per attivare tempestivamente l’ospedale di Verduno e destinarlo all’accoglienza e al ricovero dei pazienti piemontesi affetti da Coronavirus si rende necessario avviare le procedure di reclutamento di 34 medici (6 specialisti in anestesia e rianimazione, 6 specializzandi in anestesia e rianimazione, 6 specialisti in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 6 specializandi in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 10 laureati in medicina e chirurgia) e 72 infermieri. Per i professionisti che aderiranno al progetto l’Asl CN2 ha predisposto la possibilità di usufruire di sistemazione alberghiera, comprensiva di vitto e alloggio, in camera singola.
La manifestazione di interesse dovrà essere espressa mediante la compilazione del modulo scaricabile su https://bandi.regione.piemonte.it/gare-appalto/medici-infermieri-ospedale-verduno-procedura-speciale-emergenza-covid-19 da far pervenire unitamente alla copia di un documento di identità, esclusivamente all’indirizzo aslcn2@legalmail.it entro le ore 12 di venerdì 20 marzo.
Ore 14. Dieci nuovi decessi. Sono 10 i nuovi decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino (4 uomini e due donne), 2 donne in provincia di Vercelli e 2 donne in provincia di Alessandria.
Il totale complessivo è ora di 154, così suddivisi su base provinciale: 58 ad Alessandria, 5 ad Asti, 20 a Biella, 7 a Cuneo, 14 a Novara, 31 a Torino, 12 a Vercelli, 6 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 residente fuori regione ma deceduto in Piemonte.
Ore 14. Il bollettino dei contagi. Le persone positive ora 2341, così suddivise su base provinciale: 374 Alessandria, 101 Asti, 109 Biella, 149 Cuneo, 190 Novara, 1042 Torino, 131 Vercelli, 89 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 26 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi e 130 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoveri in terapia intensiva sono 227. I tamponi finora eseguiti sono 7853, di cui 4.877 risultati negativi.
Ore 13.15. Un Piano Marshall per economia. Cirio ha poi sostenuto che "in Italia serve un grande Piano Marshall, non possiamo pensare con 25 miliardi di far ripartire l'economia. Anche i 600 euro per le partite Iva non bastano, fanno sorridere rispetto al danno di chi ha un'attività e ha dovuto improvvisamente chiuderla. Però li voglio prendere come un primo segnale del Governo, e mi aspetto un grande Piano Marshall nel decreto di aprile".
Ore 13. Da casa si possono fare molte cose. "Incrociamo le dita fortemente perché alla fine della settimana dovremo vedere quali sono stati gli effetti delle misure di contenimento. Soprattutto stiamo a casa, da casa si possono fare tantissime cose": così il presidente Alberto Cirio nel corso del suo intervento a Webathon. “La vita cambia - ha sottolineato dalla sua abitazione di Alba dove è ancora in quarantena - Da dieci giorni sto chiuso in casa mia: fortunatamente ci sono due ingressi, uno dei quali è stato adibito a camera da letto per me. Non vedo nessuno, e mio figlio mi passa le versioni di latino da controllare sotto la porta. Ringrazio tutti gli insegnanti, che stanno facendo sforzi enormi con mezzi propri. Fortunatamente sto bene, sono uno degli asintomatici e domenica finirò l'isolamento. Il Piemonte comunque è la Regione che ha adottato per prima e da subito una linea di maggiore rigore. Io spero che questo paghi, lo sapremo solo a fine settimana dai numeri: vedremo se la curva dei contagi si è abbassata".
Ore 13. Cirio ha aperto Webathon. E' partita con il presidente Alberto Cirio la maratona web organizzata dalla Regione Piemonte per raccogliere fondi da impiegare per affrontare l'emergenza Coronavirus. "Garantiamo che queste risorse - ha rimarcato nell’intervista a Walter Rolfo - verranno spese in modo tracciato. Ringrazio per le grandi donazioni che abbiamo avuto dalle famiglie Ferrero, Lavazza e Agnelli. Ma ognuno dona ciò che può e anche i 5 euro che qualcuno potrà dare grazie a questa iniziativa saranno utili e benvenuti. Ne abbiamo bisogno, anche perché in questo momento in cui in tutto il mondo c'è la corsa all'accaparramento dei dispositivi di protezione, conta anche la velocità con cui si possono chiudere i contratti. E avere risorse fresche può fare la differenza". Webathon lo si può vedere su https://www.facebook.com/regione.piemonte.official/ e su instagram@webathon.it
Martedì 17 marzo
Ore 20. Altri 11 decessi. Sono 11 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 1 donna in provincia di Alessandria, 7 uomini e 2 donne in provincia di Biella, 1 donna in provincia di Torino.
Il totale complessivo è ora di 144, così suddivisi su base provinciale: 56 ad Alessandria, 5 ad Asti, 20 a Biella, 7 a Cuneo, 14 a Novara, 25 a Torino, 10 a Vercelli, 6 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 residente fuori regione (ma deceduto in Piemonte). Il 69% sono uomini e il 31% donne. L’età media è di 80 anni.
Ore 20. Il bollettino dei contagi. Sono 2.063 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 342 in provincia di Alessandria, 93 in provincia di Asti, 96 in provincia di Biella, 134 in provincia di Cuneo, 159 in provincia di Novara, 904 in provincia di Torino, 113 in provincia di Vercelli, 76 nel Verbano-Cusio-Ossola, 46 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 226. I tamponi finora eseguiti sono 6.872, di cui 4.499 risultati negativi.
Ore 19, Un commissario straordinario per l'emergenza. ll presidente Alberto Cirio, con il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori alla Sanità, Luigi Icardi, e alla Protezione civile, Marco Gabusi, ha presentato questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa in diretta telematica il nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Vincenzo Coccolo, e fornito alcune importanti informazioni sulla attività che verranno attuate nei prossimi giorni a vantaggio degli operatori della sanità piemontese e dell’intera popolazione. Per approfondire
Ore 14.30. Il presidente Cirio sul decreto Cura Italia. In un intervento al Tg3 del Piemonte il presidente ha dichiarato che “alcuni aspetti sicuramente positivi sono quelli legati al sostegno alle famiglie e alla cassa integrazione in deroga; ma è troppo timido per il sostegno alle partire Iva. La nostra economia ha bisogno di un intervento shock per potersi rialzare da questa grave crisi e le risorse e le misure messe in campo non sono sicuramente sufficienti. Lavoreremo pertanto perché possa essere integrato e migliorato con il contributo delle Regioni”.
Ore 13.30. Dodici nuovi decessi. Sono 12 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione: 2 in provincia di Alessandria (entrambi uomini), 2 in provincia di Biella (un uomo e una donna), 2 in provincia di Cuneo (entrambi uomini), 2 in provincia di Novara (entrambi uomini), 3 in provincia di Torino (2 uomini e una donna), 1 uomo nel Verbano-Cusio-Ossola.
Il totale complessivo è ora di 133 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 55 ad Alessandria, 5 ad Asti, 11 a Biella, 7 a Cuneo, 14 a Novara, 24 a Torino, 10 a Vercelli, 6 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 residente fuori regione (ma deceduto in Piemonte). Il 69% sono uomini e il 31% donne. L’età media è di 81 anni.
Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono 1.897 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 323 in provincia di Alessandria, 90 in provincia di Asti, 96 in provincia di Biella, 119 in provincia di Cuneo, 150 in provincia di Novara, 749 in provincia di Torino, 113 in provincia di Vercelli, 76 nel Verbano-Cusio.Ossola, 46 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 135 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 206. I tamponi finora eseguiti sono 6.656, di cui 4.333 risultati negativi e 288 in fase di analisi.
Ore 13.30. Reclutamento personale sanitario. Sono 450 i reclutamenti straordinari di personale sanitario autorizzati fino ad oggi dall’Unità di Crisi della Regione: 145 medici, 197 infermieri, 102 operatori socio-sanitari e sei altre professionalità. In più, alcune aziende sanitarie locali hanno reclutato tramite agenzie di lavoro interinale 52 infermieri e 27 operatori socio-sanitari. Complessivamente, sono entrati in servizio 529 nuovi operatori sanitari a supporto degli ospedali in Piemonte.
Ore 12.30. Bando per il Terzo settore. “Un aiuto concreto ed encomiabile quello che la Fondazione Compagnia di San Paolo ha appena destinato al Terzo settore. In un momento che vede profondamente modificate le opportunità di crescita e sviluppo di numerose realtà ad esso legate, rivolgo tutto il mio plauso per un’iniziativa su che potrà dare nuova forza e impulso alla società e all’economia”: l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino, ha commentato così la decisione della Compagnia di emettere il bando Insieme andrà tutto bene, che finanzia con un massimo di 25.000 ciascuno i progetti degli enti del Terzo settore e religiosi che realizzano le proprie attività in Piemonte e/o in Liguria.
Caucino auspica che “tante altre Fondazioni possano operare in questa direzione per il nostro Piemonte, che in questo momento ha, più che mai, la necessità di guardare al futuro”.
Lunedì 16 marzo
Ore 22. La Regione nomina un commissario straordinario. Vincenzo Coccolo, ex direttore della Protezione civile regionale e di Arpa Piemonte, già consulente del Governo per l’emergenza rifiuti in Campania ed esperto di gestione di crisi, sarà il commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte.
Il decreto, a cui stanno lavorando il presidente Alberto Cirio insieme agli assessori alla Sanità, Luigi Icardi, e alla Protezione civile, Marco Gabusi, verrà firmato nelle prossime ore dal vicepresidente della Giunta regionale Fabio Carosso: “Alla luce di una emergenza pressante e che purtroppo continua nel tempo, abbiamo ritenuto fondamentale potenziarne la gestione, scegliendo di nominare un commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte. Ringraziamo Vincenzo Coccolo per aver accettato questo incarico in un momento così difficile per la nostra intera comunità. La sua esperienza in gestione di crisi sarà preziosa per aiutarci ad affrontare una situazione che non ha precedenti”.
Nel ruolo di commissario Coccolo si occuperà di sovrintendere a tutte le attività dell’Unità di Crisi regionale, che verrà ulteriormente potenziata. Saranno infatti attivati altri specifici ambiti d intervento, che si affiancheranno al settore della maxi emergenzasanitaria, che ormai da tre settimane sta gestendo con efficacia questa difficile situazione e la cui guida è stata confermata a Mario Raviolo. Confermato anche il Comitato tecnico-scientifico presieduto da Roberto Testi.
Ore 19.15. Dieci nuovi decessi. Sono 10 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 3 in provincia di Alessandria, 1 in provincia di Novara, 1 in provincia di Torino, 2 in provincia di Vercelli e 3 nel Verbano-Cusio-Ossola.
Il totale complessivo è ora di 121, così suddiviso su base provinciale: Alessandria 53, Asti 5, Biella 9, Cuneo 5, Novara 12, Torino 21, Vercelli 10, Verbano-Cusio-Ossola 5, morti in Piemonte e residenti fuori regione 1.
Ore 19.15. Il bollettino dei contagi. Sono 1624 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 304 in provincia di Alessandria, 90 in provincia di Asti, 78 in provincia si Biella, 100 in provincia di Cuneo, 117 in provincia di Novara, 595 in provincia di Torino, 102 in provincia di Vercelli, 59 nel Verbano-Cusio.Ossola, 36 sono residenti fuori regione che sono in carico alle strutture sanitarie piemontesi, mentre 143 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ospedalizzate sono 1323, di cui 193 ricoverate in terapia intensiva. In isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche ma le cui condizioni non richiedono il ricovero, ci sono 180 persone. I tamponi finora eseguiti sono 5758, di cui 3808 risultati negativi e 317 in fase di analisi.
Ore 18. La Regione ringrazia la Lavazza. Il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, hanno espresso "un grazie di cuore a Lavazza per questo gesto di profondità generosità, che rappresenta per noi e per tutti i piemontesi un grande abbraccio e un sostegno enorme in uno dei momenti più difficili che la nostra comunità abbia mai affrontato”. La Lavazza ha donato oggi 10 milioni di euro al territorio, 6 dei quali versati sul conto corrente istituito dalla Regione Piemonte per le donazioni a sostegno dell’emergenza Coronavirus.
Ore 17.30. Il Salone del Libro ripartirà con maggiore forza. Il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore alla Cultura, Vittoria Poggio, ritengono che “il rinvio dell’ormai imminente Salone Internazionale del Libro di Torino sia stata una decisione corale tanto giusta quanto sofferta, se si considera il valore e l’eccellenza di questo nostro tradizionale evento all’interno del sistema culturale italiano e nel panorama internazionale. Un classico appuntamento che presenta altresì molte ricadute positive per quanto riguarda anche il nostro turismo e commercio”. Dopo aver rilevato che “si è doverosamente privilegiata la sicurezza e la salute del pubblico, degli espositori e di tutto il personale che vi lavora con straordinaria passione durante ogni edizione”, Cirio e Poggio hanno voluto garantire che “è solo un rinvio, perché siamo determinati a ripartire con maggiore forza ed entusiasmo, non appena sarà terminata questa emergenza sanitaria, con un Salone nuovo e un maggior apporto di tutta la nostra stupenda nazione, all’insegna di un vero e proprio Rinascimento culturale, umano, sociale ed economico”.
Ore 16.45. Dalla Regione 15 milioni per il sostegno alle rette. La Regione ha deciso di destinare 15 milioni di euro per il sostegno delle rette riguardanti i servizi per l’infanzia nella fascia da zero a sei anni. L’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino, sta mettendo a punto la misura, i cui dettagli operativi verranno resi noti nei prossimi giorni, con i tecnici dell’Assessorato: “Si tratta di fondi a sostegno sia delle famiglie che dei Comuni, che vanno a far fronte alle necessità delle strutture pubbliche, sia delle realtà private che operano sui territori andando, spesso, a colmare importanti lacune laddove il pubblico non è in grado di offrire determinati servizi. Andiamo così a rafforzare significativamente i servizi per l’infanzia piemontesi”.
Ore 16. Treni e bus limitati. Il servizio di trasporto pubblico su treno e autobus in Piemonte sarà limitato come quello di un sabato estivo. Tutte le aziende piemontesi del settore hanno attivato la riduzione basata sulle effettive esigenze dei singoli territori annunciata venerdì scorso dall’unità di lavoro costituita da Regione Piemonte, Agenzia della mobilità piemontese, Trenitalia e GTT. Secondo l’assessore regionale ai Trasporti. Marco Gabusi, “la frequentazione dei mezzi è precipitata con riduzioni anche del 97%. È impressionante, ma è un dato positivo, perché significa che le persone stanno a casa. I servizi erogati sono equiparabili a quelli di un sabato in periodo estivo, con le scuole chiuse. Siamo in contatto con tutte le aziende per monitorare la situazione e siamo pronti ad operare ancora ulteriori riduzioni se il quadro generale lo richiederà”. Per approfondire
Ore 14. Il nuovo ospedale di Verduno Covid Hospital del Piemonte. Il presidente Alberto Cirio annuncia che entro oggi nominerà un commissario straordinario per aprire il nuovo ospedale di Verduno e farlo diventare centro di riferimento di tutto il Piemonte per l’emergenza Coronavirus: “L’apertura era in programma a fine maggio, ma ora è una necessità improrogabile; da settimane l’assessore alla Sanità Icardi lavora affinché l’ospedale possa aprire immediatamente. Questa struttura è stata attesa per 20 anni ed è stata realizzata grazie alla grande generosità degli imprenditori e dei cittadini di Langhe e Roero che, attraverso la Fondazione nata per il nuovo ospedale, hanno investito di tasca propria milioni di euro e lavoro perché potesse essere finalmente completata. Avevamo detto che, per rispetto, lo avremmo aperto in silenzio. Mai avremmo pensato di doverlo fare con urgenza per una situazione come quella attuale. Ma oggi più che mai poter contare su una struttura sanitaria completamente nuova e di ultima generazione come questa sarà una risorsa vitale per tutto il Piemonte”.
“E’ una soluzione - puntualizza Icardi - alla quale lavoro dall’inizio della crisi, sollecitando la disponibilità di tutti a collaborare. Si sono accelerati al massimo i tempi con la ditta appaltatrice e gli organismi collaudatori per mettere l’ospedale nelle condizioni di aprire come Covid Hospital di riferimento del Piemonte. Abbiamo centinaia di posti a disposizione per trattamenti di terapia sub-intensiva e, possibilmente, intensiva. Sarà un ospedale in più, in quanto gli altri sul territorio continueranno a funzionare regolarmente. Abbiamo disposto di affidare ad un commissario ad acta di lungo corso e comprovata esperienza, come Giovanni Monchiero, affiancato per la parte sanitaria da Paolo Tofanini, il coordinamento dell’operazione, che contiamo di chiudere nel giro di pochissimi giorni, con l’accoglienza dei primi pazienti”.
Ore 13.30. Altri 17 morti. Sono 17 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 3 in provincia di Alessandria (2 uomini e 1 donna), 4 in provincia di Biella (2 uomini e 2 donne), 4 in provincia di Novara (3 uomini e una donna), 1 uomo in provincia di Torino, 3 in provincia di Vercelli (1 uomo e 2 donne), 1 uomo nel Verbano-Cusio-Ossola, ai quali si aggiunge un residente in provincia di Sassari deceduto a Torino.
Il totale complessivo sale così a 111, così suddiviso su base provinciale: Alessandria 50, Asti 5, Biella 9, Cuneo 5, Novara 11, Torino 20, Vercelli 8, Verbano-Cusio-Ossola 2, morti in Piemonte e residenti fuori regione 1.
Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono 1516 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 273 in provincia di Alessandria, 87 in provincia di Asti, 67 in provincia si Biella, 91 in provincia di Cuneo, 109 in provincia di Novara, 542 in provincia di Torino, 99 in provincia di Vercelli, 58 nel Verbano-Cusio.Ossola, 33 sono residenti fuori regione che sono in carico alle strutture sanitarie piemontesi, mentre 157 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ospedalizzate sono 1231, di cui 186 ricoverate in terapia intensiva. In isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche ma le cui condizioni non richiedono il ricovero, ci sono 174 persone. I tamponi finora eseguiti sono 5589, di cui 3711 risultati negativi e 336 in fase di analisi.
Domenica 15 marzo
Ore 19.30. Altri 13 decessi. Sono 13 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa sera dall’Unità di Crisi. Si tratta di 9 uomini e 4 donne: cinque uomini e tre donne della provincia di Alessandria, un uomo del Biellese, due uomini del Vercellese, un uomo e una donna del Novarese. Il più anziano aveva 92 anni, il più giovane, pluripatologico, 56 anni. Complessivamente, il numero dei deceduti positivi al virus è salito a 94; questa la suddivisione per provincia di residenza: 47 Alessandria, 5 Asti, 5 Biella, 5 Cuneo, 7 Novara, 19 Torino, 5 Vercelli, 1 VCO.
Risultano attualmente ricoverate in Terapia intensiva 175 persone. Il numero dei positivi è in fase di aggiornamento.
Ore 17. L'assessore Marnati ai sindaci: “Non usate candeggina per pulire le strade”. Non usare ipoclorito di sodio (componente della candeggina) per pulire le strade è il messaggio inviato dall’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, e del direttore di Arpa, Angelo Robotto ai sindaci piemontesi che in queste ore hanno chiesto all’Agenzia regionale di utilizzare questo composto per combattere la diffusione del Coronavirus.
“Al momento - spiega Marnati - non vi è evidenza che spruzzare ipoclorito di sodio all’aperto, massivamente, sui manti stradali, possa avere efficacia per il contrasto alla diffusione del Covid-19 dal momento che le pavimentazioni esterne non consentono interazione con le vie di trasmissione umana. Se non vi sono evidenze scientifiche è utile concentrarsi su azioni più incisive, la pulizia delle strade è una buona prassi ma non è possibile usare soluzioni inquinanti. Tra le misure utili per contrastare il contagio la disinfezione degli ambienti gioca un ruolo importante laddove si possa intervenire su superfici che possono interagire con le vie di trasmissione umana, naso, bocca, occhi”. “É comunque da sottolineare - aggiunte il direttore di Arpa, Angelo Robotto - che l’ipoclorito di sodio, componente principale della candeggina, è sostanza inquinante che potrà nel tempo contaminare le acque di falda, direttamente o attraverso i suoi prodotti di degradazione. Si invitano pertanto i sindaci a tenere conto di queste indicazioni, concentrando gli sforzi nella direzione di maggior efficacia degli interventi”.
Ore 12. Quindici nuovi decessi. Sono 15 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi. Si tratta di 11 uomini e 4 donne: 9 della provincia di Alessandria, 3 del Torinese, 2 dell’Astigiano e 1 del Cuneese. I deceduti diventano così 81.
Ore 12. Il bollettino dei contagi. Sono 1.111 le persone risultate finora positive al Coronavirus: 359 in provincia di Torino, 207 in provincia di Alessandria, 87 in provincia di Asti, 84 in provincia di Vercelli, 71 nel Novarese, 61 nel Cuneese, 50 nel Biellese, 50 nel VCO, oltre alle 111 in fase di elaborazione e attribuzione territoriale e alle 31 da fuori regione,
Sono 133 le persone in isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche ma in condizioni di salute che non richiedono il ricovero. Le persone ospedalizzate sono 897, di cui 171 in Terapia intensiva. I tamponi finora eseguiti sono 4438, di cui 2868 risultati negativi.
Sabato 14 marzo
Ore 20. Nuove assunzioni. Nell’ambito del piano di reclutamento straordinario per l’emergenza l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha, al momento, assegnato alle aziende sanitarie regionali 65 medici (14 urgentisti, 34 anestesisti, 3 pneumologi, 9 infettivologi, 3 di medicina interna, 1 geriatra e 1 pediatra) e 6 farmacisti. Sono invece 173 gli infermieri che hanno dato la disponibilità ad essere assunti negli ospedali. Inoltre, sono 126 i medici, tra specialisti, specializzandi e laureati, oltre ad alcuni biologi e farmacisti, che hanno risposto al bando di acquisizione delle candidature spontanee per le aziende sanitarie regionali in vista dell’imminente contratto.
Ore 19.30 Sette nuovi decessi. Sono 7 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa sera dall’Unità di Crisi: 2 della provincia di Alessandria (1 uomo e 1 donna) 3 del Torinese (2 uomini e 1 donna) e 2 uomini del Cuneese.
I ricoverati in Terapia intensiva sono 159. Sempre oggi, sono stati ricoverati nell’ospedale Regina Margherita di Torino i primi due bambini positivi al test. Hanno superato il migliaio i casi positivi al virus in Piemonte, ma il dato esatto, in fase di aggiornamento, non è al momento disponibile.
Ore 18. Un ringraziamento ai coniugi Bonucci. "In questi giorni molto difficili per il nostro Servizio sanitario regionale è di conforto incontrare la solidarietà di tante persone che vogliono contribuire, in varia forma, al buon funzionamento del sistema”: l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, commenta così la donazione di 120.000 euro alla Città della Salute di Torino del calciatore Leonardo Bonucci e della moglie Martina.
Ore 17.30. Il 18 marzo Webathon X il Piemonte. Una vera e propria maratona web di solidarietà lunga 12 ore, animata da più di 40 personaggi famosi:“Webathon X il Piemonte sarà una diretta social no stop che per la prima volta, dalle ore 12 e fino alle ore 24 di mercoledì 18 marzo, vedrà il web trasformarsi in una vera televisione interattiva per arrivare in modo capillare nelle case di tutti gli italiani.
Ore 14. Il contributo di Arpa Piemonte. Quattordici tra biologi, chimici, tecnici di laboratorio biomedico e periti chimici di Arpa PIemonte saranno distaccati dai loro laboratori per aiutare gli ospedali di Novara, Alessandria e Cuneo e l’Asl di Torino. “Una decisione - afferma l’assessore regionale Matteo Marnati - che abbiamo preso di concerto con il direttore dell’Agenzia per coadiuvare nelle analisi la rete dei laboratori ospedalieri”.
Arpa assisterà anche con proprio personale i lavoratori in isolamento domiciliare con due telefonate al giorno, mentre altri professionisti saranno messi a disposizione dei Servizi di Igiene degli alimenti e nutrizione delle Asl. Confermata la produzione gratuita nei propri laboratori di un gel igienizzante per le Forze dell’Ordine e per il personale sanitario.
Ore 13.30 Tredici nuovi decessi. Sono tredici i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi. Si tratta di 10 persone della provincia di Alessandria (6 uomini e 4 donne), una donna del Torinese, una donna del Novarese e un uomo dell’Astigiano.
Complessivamente, il totale dei deceduti è di 59, di cui il 66% uomini e il 34% donne ed un’età media di 81 anni, così ripartito per provincia di residenza: 28 ad Alessandria, 13 a Torino, 4 a Biella, 5 a Novara, 3 a Vercelli, 3 ad Asti, 2 a Cuneo, 1 nel VCO.
Ore 13. L’assessore incontra il console cinese. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, ha incontrato questa mattina il console cinese di Milano, Song Xuefeng, per esprimergli personalmente la riconoscenza della Regione Piemonte per l’aiuto che la sanità piemontese sta ricevendo dalla Comunità cinese.
L’incontro è avvenuto a Grugliasco, nel deposito dove stanno arrivando i dispositivi di protezione individuale donati dall’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese con il contributo dell’Ambasciata italiana in Cina e del Consolato cinese di Milano. Gli ultimi quattro container di materiale sono arrivati ieri, ma altri carichi sono in partenza dalla Cina per il Piemonte.
“La solidarietà del popolo cinese nei confronti dei piemontesi è vera e tangibile - commenta l’assessore Icardi - Siamo grati della collaborazione che stiamo ricevendo. Le nostre comunità, cinese e piemontese, hanno imparato a conoscersi e a darsi una mano a vicenda nei momenti di difficoltà”.
Allegati
- Gli aggiornamenti dal 7 al 13_marzo.pdf
- File pdf - 142.63 KB
- Gli aggiornamenti dall'1 al 6 marzo
- File pdf - 115.56 KB
- Gli aggiornamenti dal 21 al 29 febbraio.pdf
- File pdf - 238.4 KB