Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

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Venerdì 27 marzo

Ore 19.30. Altri 3 guariti. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato altre 3 pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia.

Il totale sale così a 38: 19 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione. Altri 144 pazienti sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

Ore 19.30. Ventinove decessi. Sono 29 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa sera dall’Unità di Crisi: 17 in provincia di Torino, 1 a Vercelli, 2 nell’Alessandrino, 2 nel Cuneese, 1 nel VCO, 1 nell’Astigiano, 5 nel Novarese.

Il totale complessivo è ora di 598 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 135 ad Alessandria, 23 ad Asti, 57 a Biella, 37 a Cuneo, 82 a Novara, 193 a Torino, 26 a Vercelli, 35 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 7.228 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 1.156 in provincia di Alessandria, 307 in provincia di Asti, 378 in provincia di Biella, 528 in provincia di Cuneo, 609 in provincia di Novara, 3.435 in provincia di Torino, 360 in provincia di Vercelli, 288 nel Verbano-Cusio-Ossola, 65 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 102 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 440. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 20.197, di cui 12.581 risultati negativi.

Ore 19. Test in tutte le case di riposo. L’Unità di Crisi della Regione ha disposto di effettuare il test sierologico a tappeto per tutti i dipendenti e gli ospiti delle oltre 700 case di riposo del Piemonte. Un’operazione per la quale l’assessore Luigi Icardi ha ottenuto in videoconferenza la più ampia condivisione delle rappresentanze dei datori di lavoro e dei lavoratori. Domani mattina saranno campionate le prime due per la validazione delle procedure, dopo di che, fatte le necessarie valutazioni di efficacia, si procederà progressivamente su tutte le altre.

“I test sierologici - osserva Icardi - offrono un primo screening rapido in grado di identificare infezioni tardive, pregressi contatti col virus e avvenuto sviluppo di immunità, e possono essere utili per confermare la possibilità di consentire il ritorno al lavoro del personale sanitario risultato negativo al tampone. In più permettono di raccogliere preziosi dati per le analisi epidemiologiche dell’avvenuto contatto col virus in ampie fasce di popolazione”.

Ore 18.30. Il personale sanitario finora aumentato di 1467 unità. Dall’apertura dell’Unità di Crisi sono 1.467 le risorse umane aggiuntive reclutate con diverse forme contrattuali dalle aziende sanitarie regionali del Piemonte: 269 medici, 692 infermieri, 461 operatori socio-sanitari e 45 figure diverse.

Le nuove risorse sono così distribuite: 202 Asl TO3, 159 Asl Città di Torino, 113 Ospedale di Novara, 333 Città della Salute di Torino, 108 Asl VC, 91 Asl CN1, 77 Ospedale San Luigi di Orbassano, 41 Asl AL, 46 Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, 49 Ospedale Mauriziano di Torino, 52 Asl TO4, 44 Ospedale di Alessandria, 51 Asl BI, 46 Asl TO5, 22 Asl AT, 10 Asl CN2, 13 Asl NO e 10 Asl VCO.

“Siamo soddisfatti della risposte, il sistema sta facendo ricorso a tutte le risorse disponibili per combattere al meglio una battaglia che non conosce sosta”, commenta l’assessore Luigi Icardi.

Ore 15.30. Più laboratori per arrivare a 4.000 tamponi al giorno. Il presidente Alberto Cirio comunica che è stata potenziata la rete dei laboratori che effettuano gli esami sui tamponi: all’inizio dell’emergenza erano solo due (Molinette e Amedeo di Savoia), ora sono 20, di cui 16 pubblici e 4 privati. In molti di essi vengono adoperati i nuovi macchinari della Diasorin di Saluggia, che consentono di avere i risultati in un’ora: “Dalla prossima settimana si potranno eseguire tra i 3500 e 4000 tamponi al giorno, arrivando ai livelli del Veneto, che è la Regione che in questo momento ne fa di più”.

Ore 13. Trentacinque guarigioni. Questa mattina l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti è salito a 35, cosi suddivisi su base provinciale: 16 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.

Ore 13. Ventiquattro decessi. Sono 24 i decessi di persone positive al Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 2 nell’Alessandrino, 1 nel Cuneese, 1 nel Vco, 3 nell’Astigiano, 1 nel Biellese, 10 nel Novarese.

Il totale è ora di 569 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 133 ad Alessandria, 22 ad Asti, 57 a Biella, 35 a Cuneo, 77 a Novara, 176 a Torino, 25 a Vercelli, 34 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Ore 13. Il bollettino dei contagi. Sono 7.092 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 1.106 in provincia di Alessandria, 303 in provincia di Asti, 367 in provincia di Biella, 518 in provincia di Cuneo, 609 in provincia di Novara, 3.361 in provincia di Torino, 358 in provincia di Vercelli, 288 nel Verbano-Cusio-Ossola, 66 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 116 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 431. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 19.705, di cui 12.202 risultati negativi.

Ore 12.50. Servono ventilatori. Il presidente Alberto Cirio ai microfoni di Radio Uno Rai: "Stiamo arrivando al livello di saturazione della terapia intensiva, nonostante la Regione abbia raddoppiato i posti letto. Se questa curva non si abbassa rischiamo davvero di non farcela, di qui il mio appello accorato a Roma di inviare ventilatori in base alle effettive urgenze e agli effettivi bisogni". Sugli approvvigionamenti di materiale sanitario, Cirio conferma che col Governo "c'è molta tensione, qualcosa inizia ad arrivare ma è ancora poco". Dall'inizio dell'emergenza la Regione ha raddoppiato i posti letto di terapia intensiva, passando da 287 agli attuali 510 utilizzando tutto le strutture possibili, comprese le sale operatorie.

Ore 12.45. Una campagna social per i prodotti piemontesi. E’ identificata dagli hashtag #madeinpiemonte e #sceglipiemontese la campagna social voluta dalla Regione per sostenere l'agricoltura piemontese, che, pur non avendo mai fermato la sua attività, subisce e subirà ripercussioni pesanti per i problemi legati alle esportazioni, agli approvvigionamenti, alla logistica, alla manodopera, all'organizzazione della filiera. Uno slideshow e una serie di grafiche invitano ad acquistare e consumare i prodotti made in Piemonte elencati su www.piemonteagri.it

"Difendiamo i prodotti agroalimentari di qualità del Piemonte - sottolinea l'assessore all'Agricoltura e cibo, Marco Protopapa - e sosteniamo i nostri agricoltori con un'ulteriore azione che coinvolge direttamente i cittadini.

Ore 12.30. Alloggi per i medici. Sono 16 i minialloggi messi a disposizione della Protezione civile dall’Agenzia territoriale per la Casa del Piemonte centrale per ospitare parte del personale medico proveniente da fuori regione per l’emergenza. Come precisa l’assessore Marco Gabusi “sono otto piccoli alloggi nella zona dell’ospedale Molinette e altri otto in zona Mauriziano, che possono essere destinati al personale medico e paramedico che sta raggiungendo il Piemonte da altre regioni o altri Paesi”. “È doveroso - aggiunge l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino - che tutto il sistema Piemonte nel suo complesso dia prova concreta di impegno verso chi si sta adoperando senza sosta per la comunità piemontese”.

I 16 minialloggi non vengono sottratti alle assegnazioni previste per contrastare l'emergenza abitativa: si tratta di monolocali di piccola metratura esclusi dal circuito delle assegnazioni perché troppo piccoli per le famiglie in graduatoria. Finita l'emergenza, saranno rimessi a bando per l'affitto come edilizia agevolata, da destinare quindi a categorie quali lavoratori in trasferta o studenti.

Giovedì 26 marzo

Ore 20.45. Sospesa l’attività notturna del Pronto soccorso di Carmagnola. Dalle ore 20 di venerdì 27 marzo verrà temporaneamente sospesa l’attività del Pronto soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola nella fascia notturna 20-8. “In questa fase emergenziale - osserva l’assessore Luigi Icardi - abbiamo bisogno del contributo di tutti. I tre soli passaggi notturni medi registrati nel triage in tenda nel periodo dal 1° al 25 marzo non sono numericamente significativi per tenere impegnata la struttura, che può così liberare risorse sanitarie preziose nella battaglia quotidiana contro il Coronavirus. Ringrazio l’azienda sanitaria locale e i sindaci del Carmagnolese che hanno collaborato per venire incontro alle esigenze del momento. Resta inteso che, superata questa fase di emergenza, verrà ripristinato il normale orario”.

Ore 20.30. Tutela per le case di riposo. Durante l’intervento svolto oggi nel corso della Commissione Sanità del Consiglio regionale sulle questioni socio-assistenziali, l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, ha dichiarato che rispetto alla questione dei tamponi si sta lavorando ad un protocollo di azioni condiviso. In serata, con l’assessore Luigi Icardi ha incontrato i rappresentanti datoriali, mentre domani mattina sarà la volta dei rappresentanti sindacali degli operatori delle strutture. Inoltre, nell’Unità di Crisi sarà inserita una rappresentanza del welfare piemontese.

Ore 19.30. Trentadue guarigioni. L’Unità di Crisi comunica che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti è salito a 32, cosi suddivisi su base provinciale: 13 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.

Ore 19.30. Quarantasei decessi. Sono 46 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 10 in provincia di Torino, 11 nell’Alessandrino, 3 nel Cuneese, 2 nel VCO, 3 nell’Astigiano, 15 nel Biellese, 1 nel Vercellese, 1 residente fuori regione.

Il totale è ora di 545 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 131 ad Alessandria, 19 ad Asti, 56 a Biella, 34 a Cuneo, 67 a Novara, 170 a Torino, 25 a Vercelli, 33 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

“Un’altra giornata in cui sentiamo il bisogno di stringerci agli affetti di tutte le persone che questo nemico invisibile ci sta portando via - commentano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Genesio Icardi - Il nostro pensiero va alle loro famiglie e a quelle di tutti gli operatori sanitari che combattono da settimane in prima linea questa battaglia. Donne e uomini verso i quali il nostro grazie non sarà mai abbastanza”.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 6.708 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 1.042 in provincia di Alessandria, 296 in provincia di Asti, 341 in provincia di Biella, 502 in provincia di Cuneo, 585 in provincia di Novara, 3.149 in provincia di Torino, 341 in provincia di Vercelli, 279 nel Verbano-Cusio-Ossola, 63 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 110 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 415. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 18.486, di cui 11.329 risultati negativi.

Ore 18.15. Accordo per la cassa in deroga Sottoscritto dall’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, e dai rappresentanti delle parti datoriali e delle organizzazioni sindacali l’accordo quadro per la cassa integrazione in deroga. I lavoratori interessati devono risultare dipendenti alla data del 23 febbraio 2020. Il decreto interministeriale assegna al Piemonte 82,5 milioni. Per approfondire

Ore 17.45. Si assesta il traffico dati sulla rete Internet piemontese. A comunicarlo è l’assessore regionale ai Servizi digitali, Matteo Marnati, dopo che il report settimanale del consorzio Top-IX segnala la stabilizzazione del flusso dati» e addirittura un calo dal 23 marzo: "Il sistema ha retto, e al momento sembra che potrà reggere anche in futuro dato che il picco è già stato raggiunto. Dobbiamo però entrare nell’ordine di idee che il digitale è il futuro e per questa ragione ho chiesto al ministro Pisano di accelerare il piano di cablaggi della banda ultra larga e di rendere disponibili nuove frequenze per gli operatori wireless, che offrono servizi ai cittadini che non sono raggiunti dal classico doppino telefonico».

Dal report emerge un cambio di abitudini da parte della popolazione nell’utilizzo di Internet maggiormente sollecitato durante la settimana per necessità lavorative. Nei giorni festivi sale il ricorso a strumenti in cloud Microsoft, mentre scende nel fine settimana a favore di piattaforme di intrattenimento come Netflix..

Ore 15.30. Assessore Poggio: idee geniali per ripartire. L’assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio, fa presente che “servono interventi immediati per la sopravvivenza di questi settori, ma stiamo lavorando anche per il dopo, quando ci troveremo a fronteggiare una realtà completamente diversa da quella precedente alla pandemia. Nel bilancio di previsione triennale approvato martedì ci sono le risorse per pagare gli enti e alle associazioni che sono in credito con la Regione: ci siamo già attivati erogando i saldi del 2018 e gli acconti del 2019 per immettere liquidità nel sistema. Ora potremo pagare i saldi del 2019 e gli acconti dell'anno in corso. In questa crisi la liquidità è infatti la prima grande emergenza”.

Poggio annota che “il bilancio stanzia 5 milioni per le microimprese creative culturali per attivare interventi di credito agevolato, 3 per il cinema di animazione, 2 per le piccole imprese no profit che recuperino spazi da adibire ad attività culturali, 1,5 per il PiemonteTvFilmFound dedicato alle produzioni audiovisive. Per il commercio mette in campo oltre 17 milioni fra finanziamenti agevolati e a fondo perduto per le imprese, quasi 2 milioni per le aree mercatali, 5 milioni per i distretti urbani del commercio. Sul fronte del turismo, così fortemente colpito, ad emergenza finita dovremo fare una grande campagna di comunicazione. Nel bilancio c'è un fondo rotativo di 5 milioni per le aziende della ricettività, uno di garanzia di 3 milioni per le imprese nei Comuni montani, 2 milioni per le piccole imprese cicloturistiche".

"In un momento così grave dobbiamo provare a essere geniali - conclude l’assessore - Io cerco di essere positiva e passo le giornate da un lato a raccogliere le istanze e le richieste, dall'altra a cercare sponde, non solo dalle fondazioni bancarie, che sono davvero molto disponibili, ma anche a livello nazionale ed europeo, per capire quali aiuti potranno darci. Cultura e turismo sono volani di crescita, per salvarli occorre creare una rete, fatta di risorse ma anche di menti”.

Ore 13. Sedici decessi. Sono 16 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 7 in provincia di Torino, 1 nell’Alessandrino, 4 nel Novarese, 2 nel Cuneese, 1 nel VCO, 1 residente fuori regione.

Il totale ora di 499 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 120 ad Alessandria, 16 ad Asti, 41 a Biella, 31 a Cuneo, 67 a Novara, 160 a Torino, 24 a Vercelli, 31 nel Verbano-Cusio-Ossola, 9 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 13. Il bollettino dei contagi. Sono 6.534 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 980 in provincia di Alessandria, 282 in provincia di Asti, 336 in provincia di Biella, 487 in provincia di Cuneo, 577 in provincia di Novara, 3.108 in provincia di Torino, 336 in provincia di Vercelli, 255 nel Verbano-Cusio-Ossola, 60 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 113 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati  in terapia intensiva sono 408. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 18.054, di cui 11.052 risultati negativi.

Mercoledì 25 marzo

Ore 19.30. Sette nuovi guariti. Questo pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altre 7 persone: si tratta tre residenti in provincia di Torino (un bambino di 3 anni e due donne rispettivamente di 51 e di 58 anni), un uomo di 55 anni e di una donna di 69 anni dell’Alessandrino, una donna di 45 anni del Cuneese e di un uomo di 40 proveniente da fuori Piemonte.

Il totale dei guariti sale così a 26: 2 nell’Alessandrino, 5 nell’Astigiano, 3 nel Cuneese, 3 a Novara, 10 a Torino, 1 a Vercelli, 2 extra-regione.

Ore 19.30. Trentaquattro decessi. Sono 34 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 19 in provincia di Torino, 3 nel Biellese, 7 nell’Alessandrino, 2 nel Novarese, 1 nel Cuneese, 1 nell’Astigiano e 1 residente fuori regione.

Il totale complessivo è ora di 483 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 119 Alessandria, 16 Asti, 41 Biella, 29 Cuneo, 63 Novara, 153 Torino, 24 Vercelli, 30 Verbano-Cusio-Ossola, 8 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 6.193 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 956 in provincia di Alessandria, 269 in provincia di Asti, 336 in provincia di Biella, 457 in provincia di Cuneo, 541 in provincia di Novara, 2.902 in provincia di Torino, 315 in provincia di Vercelli, 248 nel Verbano-Cusio-Ossola, 57 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati sono 3.041, di cui 382 in terapia intensiva. Sono 2.643 le persone in isolamento domiciliare. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 17.509, di cui 10.404 risultati negativi.

Ore 19.30. Sospesa l’attività del punto nascite di Domodossola. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha deciso la sospensione temporanea dell’attività del Punto nascite dell’ospedale San Biagio di Domodossola, in modo da liberare risorse professionali e attrezzature sanitarie che in questi giorni sono essenziali per salvare vite umane messe a rischio dal contagio del Coronavirus. Resteranno in servizio un’ostetrica e un ginecologo per le prime necessità. Per la cura dei contagiati saranno utilizzate tutte le altre potenzialità a disposizione del reparto.

Ore 19.20. Una task force per certificare mascherine e camici. Regione Piemonte, Politecnico, Università di Torino e Università del Piemonte orientale hanno costituito una task force di 18 docenti per l'autocertificazione di mascherine chirurgiche, ffp2 e ffp3 e camici idrorepellenti. L'obiettivo è validare entro una settimana al massimo i dispositivi di protezione individuale prodotti da aziende abbiano un sistema di gestione della qualità tale da corrispondere alla deroga al marchio CE secondo le indicazioni del ministero della Salute. Una trentina le imprese che hanno già presentato la candidatura. Per saperne di più

Ore 19.15. Il “piano mascherine” della Regione. La Protezione civile della Regione Piemonte ha distribuito in questi giorni oltre 200.000 mascherine. “Un’operazione che fa dire all’assessore Marco Gabusi che “si sta dando supporto alle varie categorie con quantitativi sufficienti in modo da non lasciare nessuno da solo grazie all’impegno dei volontari che stanno procedendo alla distribuzione senza mai risparmiarsi”. I dettagli del piano

Ore 16.30. Sospeso il bollo auto. La Giunta regionale ha sospeso fino al mese di giugno il pagamento del bollo auto dovuto dagli automobilisti piemontesi. "La decisione - annota l’assessore ai Tributi, Andrea Tronzano - è stata assunta per due ragioni: far restare le persone a casa e dare una iniezione di liquidità lasciando questi soldi in tasca ai cittadini. Stiamo valutando ulteriori azioni di sgravio sui tributi di competenza regionale". I dettagli

Ore 15.30. Il “Bonus pendolari” confermato e rimandato a maggio. L’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, annuncia che la scadenza per richiedere il “Bonus pendolari” è stata al momento prorogata al 31 maggio. Per gli abbonamenti acquistati per il mese di marzo e non completamente utilizzati la Regione è in attesa delle decisioni coordinate a livello nazionale rispetto ai rimborsi per i servizi ferroviario e su gomma. Per approfondire

Ore 14.50. Cirio: pronto a mettere altre sanzioni. Il presidente Cirio ha aggiunto a Sky Tg24 che “oggi, venendo a Torino, ho ancora visto troppa gente in giro. Sono favorevole al rigore e ho apprezzato il decreto di ieri che conferma a noi Regioni la possibilità di stringere ulteriormente le maglie per i contenimenti e anche di mettere sanzioni. E io le metterò. Chi passa la giornata trovando eccezioni per uscire sta facendo un danno alla collettività. Se non rimaniamo chiusi in casa non finiremo se non fra qualche mese. Noi vogliamo chiuderla in settimane”.

Ore 14.40. Cirio: il virus rallenta ma non vediamo ancora la luce. Ai microfoni di Sky Tg24 il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “i contagi da Coronavirus in Piemonte non sono più esponenziali ma progressivi, e questo i tecnici ci dicono che è positivo, perché c'è un aumento ma il tempo di raddoppio si è allungato. In qualche modo il contagio dà quindi i primi segni di rallentamento ma sono ancora segni sporadici, che non possono farci pensare che vediamo la luce, non la vediamo ancora. Cirio ha anche ribadito la necessità di “stare a casa, perché dipende anche dal comportamento di ciascuno di noi”.

Ore 13. Nuovo reclutamento di infermieri. È stato aperto il bando pubblico per il reclutamento di infermieri a tempo determinato per un anno, da impiegare nelle seguenti aziende sanitarie del Piemonte: Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, CN1, VC, NO, VCO, BI, Città della Salute e della Scienza di Torino, Ordine Mauriziano di Torino, San Luigi di Orbassano, Santa Croce e Carle di Cuneo, Maggiore della Carità di Novara.

Le domande potranno essere inoltrate fino alle 23:59:59 di sabato 28 marzo 2020. Il testo del bando, con le modalità di invio delle candidature è disponibile su https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/infermiere-reclutamento-personale-emergenza-covid-19

Ore 13. Quarantasei decessi. Sono 46 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 29 in provincia di Torino, 2 nell’Alessandrino, 2 nel Vercellese, 4 nel Novarese, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 nel Cuneese e 2 nell’Astigiano.
Il totale è ora di 449 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 112 ad Alessandria, 15 ad Asti, 38 a Biella, 28 a Cuneo, 61 a Novara, 134 a Torino, 24 a Vercelli, 30 nel Verbano-Cusio-Ossola, 7 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte. Il 72% sono uomini, il 28% sono donne. L’età media è di 78 anni.

Ore 13. Il bollettino dei contagi. Diventate 6.024 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 945 in provincia di Alessandria, 261 in provincia di Asti, 327 in provincia di Biella, 441 in provincia di Cuneo, 517 in provincia di Novara, 2.813 in provincia di Torino, 308 in provincia di Vercelli, 247 nel Verbano-Cusio-Ossola, 56 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 109 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 381. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 16.655, di cui 10.150 risultati negativi.

Martedì 24 marzo

Ore 20.30. Telefonata di Mattarella a Cirio. “Nel pomeriggio - comunica il presidente Alberto Cirio - ho ricevuto una chiamata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha voluto testimoniarmi la sua vicinanza per la mia guarigione e rivolgere un pensiero a tutte le donne e gli uomini piemontesi per come stanno affrontando questa emergenza così grande. Il presidente ha sottolineato quanto sia importante in questo momento per tutti noi restare uniti. E io lo ringrazio di cuore. Il Piemonte vuole molto bene al nostro presidente, come gliene voglio io. Ho voluto dirgli che per noi è molto importante sentire la sua voce, sentiamo oggi più che mai il bisogno delle sue parole e di un messaggio di speranza per il nostro Paese”.

Ore 20.30. Ventinove decessi. Sono 29 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 1 in provincia di Torino, 3 nel Biellese, 17 nell’Alessandrino, 2 nel Vercellese, 3 nel Novarese e 2 nel Verbano-Cusio-Ossola, 1 residente fuori regione ma deceduto in Piemonte.

Il totale è ora di 403 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 110 ad Alessandria, 13 ad Asti, 38 a Biella, 24 a Cuneo, 57 a Novara, 105 a Torino, 22 a Vercelli, 27 nel Verbano-Cusio-Ossola, 7 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Ore 20.30. Il cordoglio del Piemonte per le sue vittime. Al termine della giornata più difficile dall’inizio dell’emergenza, il presidente Alberto Cirio ha espresso il cordoglio per tutte le vittime, tra cui, oggi, due operatori sanitari: “È un momento drammatico ed è un’altra giornata di grande dolore perché piangiamo tante vittime e tra loro ci sono anche un medico e un radiologo, persone che hanno messo in gioco e donato la propria vita per tutelare quella degli altri”.

Ore 20.30. Il bollettino dei contagi. Diventano 5.767 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 946 in provincia di Alessandria, 248 in provincia di Asti, 290 in provincia di Biella, 427 in provincia di Cuneo, 495 in provincia di Novara, 2.660 in provincia di Torino, 303 in provincia di Vercelli, 241 nel Verbano-Cusio-Ossola, 55 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 102 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 363. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 16.110, di cui 9.810 risultati negativi.

Ore 16.15. Una task force per il dopo crisi. L'assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano ha dichiarato in Consiglio regionale che "stiamo iniziando a creare una task force per il dopo Coronavirus. Con noi, ne faranno parte le associazioni di categoria, i sindacati, gli enti locali e altri soggetti che hanno a cuore il Piemonte. L'organismo sarà aperto ai suggerimenti di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione”.

“La nostra economia - ha aggiunto - deve sopravvivere. Dobbiamo mantenere in vita le nostre imprese, stiamo rivedendo il Piano di competitività alla luce dell'emergenza, e appena sarà pronto la Giunta lo metterà a disposizione del Consiglio regionale".

Ore 14.40. Chiarimenti sull'ordinanza della Regione. In attesa del riscontro richiesto dalla Prefettura di Torino al Ministero dell’Interno, la Regione ha predisposto una serie di chiarimenti di interesse generale su alcune disposizioni dell'ordinanza del 21 marzo e li ha pubblicati nella pagina https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2020-03/chiarimenti_sul_decreto_presidente_della_giunta_regionale_n._34_-_21_marzo_2020.pdf

Ore 14. Sopralluogo nell’ospedale di Verduno. Dopo il sopralluogo effettuato questa mattina nell’ospedale di Verduno con il presidente Alberto Cirio, l’assessore Icardi ha dichiarato che “stiamo provvedendo alle nomine dei primari e dei responsabili sanitari. Abbiamo ricevuto la disponibilità di molti professionisti di primo piano, che sono già al lavoro. Anche per le apparecchiature siamo a buon punto. Apriremo con i primi 30 letti, implementando la struttura passo dopo passo. Ringraziamo tutti quelli che ci stanno dando una mano, dagli operatori sanitari, ai numerosi benefattori che stanno investendo impegno e risorse economiche per far fronte a questa comune battaglia contro il virus”.

Ore 14. Bando per nuovi operatori socio-sanitari. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha emanato un avviso pubblico per il reclutamento di operatori socio-sanitari a tempo determinato da destinare alle Asl Città di Torino, TO3, TO4, Asl TO5, AT, CN1, VC, NO, VCO e alle aziende ospedaliere Città della Salute e della Scienza di Torino, Ordine Mauriziano di Torino, San Luigi di Orbassano, Santa Croce e Carle di Cuneo, Maggiore della Carità di Novara. Chi intende aderire deve presentare domanda con procedura esclusivamente telematica accreditandosi al portale https://aslcittaditorino.iscrizioneconcorsi.it/ Il bando scade alle ore 23:59:59 di venerdì 27 marzo 2020.Il testo dell'avviso

Ore 13.30. Trentasette decessi. Sono 37 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 18 in provincia di Torino, 1 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 1 nell’Alessandrino, 1 nel Vercellese, 7 nel Novarese e 6 nel Verbano-Cusio-Ossola.
Il totale complessivo è ora di 374, così suddivisi su base provinciale: 93 Alessandria, 13 Asti, 35 Biella, 24 Cuneo, 54 Novara, 104 Torino, 20 Vercelli, 25 Verbano-Cusio-Ossola, 6 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono 5.515 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 946 in provincia di Alessandria, 235 in provincia di Asti, 280 in provincia di Biella, 409 in provincia di Cuneo, 471 in provincia di Novara, 2.496 in provincia di Torino, 290 in provincia di Vercelli, 229 nel Verbano-Cusio-Ossola, 54 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 105 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 360. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 15.469, di cui 9.455 risultati negativi.

Ore 12. Pagamenti dalla Regione per 78 milioni. L’assessore al Bilancio, Andrea Tronzano: “Negli ultimi quindici giorni sono stati emessi mandati di pagamento per circa 78 milioni di euro. Un’iniezione di fiducia e di liquidità quanto mai necessaria in un momento così grave e che ci consente di guardare con speranza al futuro amministrativo non solo dell’ente, ma anche dell’intero sistema Piemonte”.

Lunedì 23 marzo

Ore 19.30. Ventuno decessi. Sono 21 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 10 in provincia di Torino, 2 nel Biellese, 3 nell’Alessandrino, 1 nel Vercellese, 3 nel Novarese, 2 nel Cuneese. Il totale è ora di 336 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 92 ad Alessandria, 12 ad Asti, 34 a Biella, 22 a Cuneo, 47 a Novara, 86 a Torino, 19 a Vercelli, 19 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 5.094 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 877 in provincia di Alessandria, 215 in provincia di Asti, 262 in provincia di Biella, 381 in provincia di Cuneo, 424 in provincia di Novara, 2.317 in provincia di Torino, 269 in provincia di Vercelli, 204 nel Verbano-Cusio-Ossola, 49 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 352. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 14.619, di cui 9.058 risultati negativi.

Ore 19.30. Mascherine agli operatori delle case di riposo. Da ieri è in distribuzione la prima parte di 30.000 mascherine (quelle lavabili prodotte dalla Miroglio), agli operatori delle case di riposo piemontesi. Altre 10.000 sono già state acquistate e consegnate dall’Alleanza delle Cooperative e ulteriori 12.000 saranno fornite ai servizi territoriali. Nei prossimi giorni proseguirà l’azione di reperimento dei presidi, anche grazie alla collaborazione di partners che si sono resi disponibili in questo momento di grande necessità.

Nel comunicarlo gli assessori regionali alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e alle Politiche sociali, Chiara Caucino, sottolineano che si stanno mettendo in campo tutte le risorse e le forze disponibili per soddisfare il fabbisogno dei dispositivi di protezione individuale: “Chi lotta sul campo ogni giorno, chi lavora a contatto con persone fragili, anche in termini di salute, deve essere dotato di tutti i dispositivi necessari per garantire sé stesso e gli utenti, tanto più se anziani e disabili”.

Ore 18.45. Chiudere davvero. Il presidente Cirio ha quindi ribadito ancora una volta che “dobbiamo chiudere davvero, non per finta. Leggendo l'ultimo decreto del Governo ho però il timore che tante realtà possano ancora restare aperte. Sin dall'inizio abbiamo adottato la linea del rigore, perché solo restando a casa si sconfigge il virus, e invece temo che ci siano ancora troppe eccezioni".

"In queste ore stiamo verificando l'attuazione pratica del decreto di domenica sulle aziende - ha aggiunto Cirio -. Capisco che bisogna rallentare ma non spegnere il cuore economico del Paese, ma occorre capirne l'effettiva portata del decreto. Ho il timore che il combinato disposto tra codici Ateco e filiere permetterà a tante aziende di continuare ad essere operative, mentre occorre evitare forme di assembramento per centinaia di lavoratori”. Riguardo alle differenze tra ordinanza di sabato e decreto di domenica, il presidente ha sostenuto che "la nostra ordinanza ci mette nelle condizioni di chiudere tutto ciò che possiamo e, laddove si discosta dal decreto del Governo, riteniamo abbia comunque valore perché più restrittiva". Un esempio riguarda la chiusura degli studi professionali, prevista dall'ordinanza regionale e non dal dpcm: "Abbiamo trasmesso al ministero dell'Interno il parere del nostro ufficio legale, secondo cui ha appunto valore la nostra ordinanza perché più restrittiva. I nostri uffici dicono che ci sarebbero problemi se allargassimo le maglie, ma noi le stringiamo. Lo stesso ha fatto la Regione Lombardia. Attendiamo che ci rispondano se è in vigore una o l'altra".

Ore 18.30. I casi stanno rallentando. L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, ha rilevato che “siamo si fronte ad un rallentamento progressivo del numero dei casi che fa ben sperare. All'inizio dell'emergenza il raddoppio dei contagi era a 2,2 giorni, oggi siamo a 5,1 giorni. Se i dati proseguiranno in questo senso inizieremo a vedere la luce. L'importante è, per quanto difficile e noioso, rimanere a casa e limitare ogni genere di interazione sociale".

Ore 18.30. Sfida è salvare vite. "La vera sfida, quella che salva le vite umane, è creare posti di terapia intensiva. Dall'inizio dell'emergenza il Piemonte è passato da 287 a 490 posti, siamo una delle prime tre Regioni d'Italia ed è un risultato che rivendichiamo con forza": è quanto ha affermato il presidente  Alberto Cirio durante una videoconferenza dall'Unità di crisi regionale, dove si è recato oggi dopo aver annunciato di essere guarito dal Coronavirus. "Il Governo - ha ricordato - ci aveva dato come obiettivo di aumentarli dei 50%, noi siamo quasi all'80%. Garantiamo così il ricovero in terapia intensiva alle persone che hanno bisogno di queste cure per altre patologie".

Ore 18. Tutta la Polizia Locale in strada. Una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale stabilisce che tutto il personale di polizia locale dipendente dai Comuni e dalle Province e dalla Città metropolitana di Torino ed idoneo allo svolgimento dei servizi operativi esterni di vigilanza e controllo del territorio è chiamato ad assicurare il rispetto delle misure a garanzia del contenimento dell’emergenza Coronavirus. Al personale coinvolto verrà garantita la fornitura di mascherine di protezione dall’Unità di Crisi e potrà essere corrisposta l’indennità di ordine pubblico.
“Con questa delibera offriamo uno strumento concreto di prevenzione che aiuterà tutti i cittadini a debellare questa epidemia - ha commentato l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale, Fabrizio Ricca - Se il personale della Polizia Locale è in strada accanto agli altri agenti delle forze dell’ordine, i divieti, i blocchi e le direttive sanitarie saranno rispettate da sempre più italiani e in meno tempo potremo lasciarci alle spalle questa pericolosa situazione. Più agenti ci sono, più controlli verranno fatti e meno contagi ci saranno. Stiamo combattendo una guerra per strappare ogni singolo piemontese dal rischio che finisca in ospedale o in terapia intensiva. Dobbiamo impegnarci tutti e non possiamo rinunciare a personale che potrebbe essere schierato in strada”.

Ore 16.30. I Centri antiviolenza sono attivi. L'assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, dichiara che "tutti i Centri antiviolenza sono pienamente operativi. Chi avesse necessità di rivolgersi a queste strutture può farlo senza problemi. Mi rendo conto che questo momento di convivenza forzata e continuativa possa acuire e amplificare tensioni soprattutto nelle realtà che già vivono situazioni
problematiche".

Ore 16. Il Piemonte al lavoro per la certificazione delle mascherine. Il Piemonte è al lavoro per ottenere il via libera dell'Istituto superiore di Sanità all'autocertificazione delle mascherine e degli altri prodotti utili per affrontare l'emergenza sanitaria. L’assessore alle Attività prpduttive, Andrea Tronzano, evidenzia che"le aziende sono interessate alla riconversione, si stanno preparando o addirittura stanno già producendo, ma potranno essere impiegati solo dopo l'autorizzazione dell'Iss. Il via libera ci permetterà di validare le mascherine e gli altri prodotti con organismi qualificati nostri. E' una possibilità introdotta dall'articolo 15 del decreto Cura Italia, che in ogni caso deve seguire l'iter previsto. Per le certificazioni stiamo lavorando con il Politecnico e l'Università. Insieme alle altre Regioni del Nord ci stiamo rivolgendo all'Iss per avere una accelerazione dell'Iter".

Ore 16. Si prepara un decalogo per le risposte alle aziende. Il Piemonte sta mettendo a punto un decalogo destinato alle aziende per aiutarle a districarsi con il decreto che impone lo stop totale a tutte quelle non direttamente coinvolte nella fornitura dei servizi essenziali. Ad annunciarlo l'assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano, che questa mattina ha riunito in videoconferenza i prefetti e le categorie.

"Le imprese - afferma Tronzano - stanno cercando di capire con grande attenzione. In queste ore siamo subissati dalle domande di chiarimenti e cerchiamo di rispondere a tutte. Ne abbiamo discusso con il prefetto di Torino e le categorie, e abbiamo deciso di preparare un decalogo che possa fornire tutte le risposte alle domande più frequenti per metterle a disposizione in maniera chiara e semplice. Districarsi non è facile, perché ci sono filiere interdipendenti, e non è subito evidente chi possa e chi non possa tenere l'attività aperta".

Ore 13. Tre nuovi guariti, tra cui il presidente Cirio. Questa mattina l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri tre pazienti: si tratta di una donna di 54 anni di Torino, di un bambino del Novarese e di un uomo di 47 anni del Cuneese, ovvero il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che era stato posto in isolamento domiciliare. “Sono guarito - dichiara il presidente Cirio - ho appena ricevuto l’esito del doppio tampone di verifica ed entrambi hanno dato esito negativo. Ve lo dico mentre mi preparo per correre all’Unità di Crisi, perché l’unica priorità è continuare a lottare”.

Le persone guarite sono in totale 17: 4 dell’Astigiano, 2 del Cuneese, 3 del Novarese, 6 del Torinese, 1 del Vercellese e 1 residente fuori regione.

Ore 13. Quindici decessi. Sono 15 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 1 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 3 nell’Alessandrino, 2 nel Vercellese, 1 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Il totale complessivo è ora di 315 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 89 Alessandria, 12 Asti, 32 Biella, 20 Cuneo, 44 Novara, 76 Torino, 18 Vercelli, 19 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 13. Il bollettino dei contagi. Sono 4.861 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte: 817 in provincia di Alessandria, 209 in provincia di Asti, 253 in provincia di Biella, 367 in provincia di Cuneo, 420 in provincia di Novara, 2.198 in provincia di Torino, 263 in provincia di Vercelli, 190 nel Verbano-Cusio-Ossola, 49 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 343, in altri reparti 2.194. Sono 1.992 quelle in isolamento domiciliare. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 13.560, di cui 8.220 risultati negativi.

Ore 13. Ricette via email o su telefono. L’ordinanza numero 651 del 19 marzo della Protezione Civile stabilisce che la ricetta medica può essere ricevuta via e-mail o con messaggio sul telefono, senza più la necessità di ritirarla fisicamente e portare in farmacia il promemoria cartaceo. E’ stata prontamente recepita dalla Regione Piemonte, che in queste ore ha inviato una nota alle direzioni generali delle aziende sanitari, ai medici di medicina generale e alle farmacie. L’obiettivo è limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus. Per approfondire

Domenica 22 marzo

Ore 20.15, Le Faq sull'ordinanza. Pubblicate su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/coronavirus-piemonte-ordinanze-circolari-disposizioni-attuative le risposte alle domande più frequenti riguardanti l'applicazione dell'ordinanza emanata ieri sera dalla Regione Piemonte.

Ore 19.45. Quattro nuovi guariti. Nel pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri quattro pazienti contagiati dal Coronavirus: si tratta di un nucleo famigliare del Novarese e di un uomo del Torinese. Le persone guarite sono ora in totale 14.

Ore 19.45. Diciassette decessi. Sono 17 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 4 in provincia di Torino, 3 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 4 nell’Alessandrino, 1 nel Vercellese, 3 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Il totale complessivo è ora di 300 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 86 ad Alessandria, 11 ad Asti, 31 a Biella, 20 a Cuneo, 43 a Novara, 70 a Torino, 16 a Vercelli, 18 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.45. Il bollettino dei contagi. Le persone finora risultate positive al Coronavirus sono 4.541: 810 in provincia di Alessandria, 191 in provincia di Asti, 244 in provincia di Biella, 327 in provincia di Cuneo, 399 in provincia di Novara, 2.018 in provincia di Torino, 245 in provincia di Vercelli, 171 nel Verbano-Cusio-Ossola, 48 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  88 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 330, in altri reparti 2.071. In isolamento domiciliare ce ne sono 1.826. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.869, di cui 7.729 risultati negativi.

Ore 19.45. Sperimentazione Avigan. La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha invitato le aziende sanitarie a manifestare la propria disponibilità alla sperimentazione del farmaco Avigan, secondo le indicazioni che verranno emanate domani dall’Agenzia italiana per il farmaco, in modo da favorire il coordinamento delle attività e il dialogo con le autorità nazionali.

Ore 19.45. Test anche nei laboratori privati. I laboratori privati dotati delle necessarie tecnologie, da domani potranno effettuare esami sui pazienti Covid-19 individuati dalla Regione Piemonte. Sono allo studio le modalità per consentire l’effettuazione del tampone al domicilio del paziente.

Il numero degli esami svolti verrà così essere ulteriormente incrementato.

Ore 19.45. Dispositivi di protezione. L’Unità di Crisi della Regione ha finora distribuito alle aziende sanitarie piemontesi i seguenti dispositivi di protezione: 800.000 mascherine chirurgiche, 130.000 mascherine FFP2, 7.000 mascherine FFP3, 200.000 guanti monouso, 20.000 camici protettivi, 100 pompe siringa, 19 videolaringoscopi (su 55 acquistati), 10.000 occhiali di protezione, 30.000 cuffie, 50.000 calzari. Sono stati acquistati 5.000 sistemi di respirazione (caschi CPAP).

Ore 19.10. Trasporto pubblico: il Nord Italia chiede aiuto a Roma. Attivare con urgenza misure straordinarie per tutelare la mobilità pubblica è la richiesta congiunta di Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola de Micheli.

“Con la riduzione al minimo dei servizi il sistema delle aziende di trasporto pubblico locale è in grave sofferenza - sostiene l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi - Un confronto con il Governo su questo tema non c’è ancora stato e non sarebbe stato necessario se lo scenario non fosse precipitato come è invece accaduto. Avevamo già chiesto all’inizio dell’emergenza l’erogazione dell’anticipo del Fondo Nazionale Trasporti e ora, avendo già accumulato milioni di euro di perdite, lo richiediamo con maggior forza, insieme a tutto il Nord Italia. Ma non parliamo solo dell’anticipo, non basterebbe comunque a sostenere le aziende del TPL che stanno vivendo una vera e propria emorragia. Come indicato nella lettera occorre attivare con urgenza misure straordinarie, sia in termini di risorse sia per quanto riguarda le norme e le procedure amministrative, necessarie per fare fronte a tale crisi, i cui effetti vanno a sommarsi alle ben note difficoltà del settore già esistenti”.

In Piemonte la frequentazione dei mezzi è bassissima, ma, sottolinea Gabusi, “cerchiamo comunque di garantire il trasporto di chi deve per forza spostarsi per necessità. Consigliamo a chi deve prendere un mezzo di consultare i siti di Trenitalia, GTT e delle altre aziende di trasporto per verificare lo stato e gli orari dei servizi”.

Ore 19. Accordo per il latte non ritirato. Il latte delle stalle piemontesi invenduto a causa del calo di consumi sarà trattato, per essere trasformato in polvere, dalla Inalpi di Moretta (Cuneo) sulla base di un accordo di collaborazione avviato su richiesta dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Piemonte e delle rappresentanze agricole e agroindustriali. “Mi fa piacere vedere, specie in questi momenti di grande criticità, una collaborazione segno di particolare responsabilità delle nostre aziende”, afferma l'assessore regionale all'Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, che ricorda che venerdì mi è fatto portavoce insieme agli altri colleghi delle Regioni italiane verso il ministro Teresa Bellanova affinché il Ministero si faccia promotore presso la Commissione europea di interventi straordinari di ammasso e ritiro di prodotti a media-lunga conservazione da destinare ad aiuti alimentari”.

Ore 17.30. Produzione in Piemonte dei reagenti. Saranno prodotti in Piemonte i reagenti per completare le analisi dei tamponi per il Coronavirus. Dopo essersi confrontato questa mattina con le Università di Torino e del Piemonte orientale, l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati, rende noto che “metteremo subito in piedi una filiera in grado di produrre kit per eseguire i test, che rischiano di andare esauriti nei prossimi giorni. In assenza di risposte dello Stato ce li faremo da soli. Ho chiesto alle Università la disponibilità a produrre i reagenti in Piemonte e sono orgoglioso che la risposta sia stata positiva. A tempo di record metteremo in campo una filiera di produzione del kit, che nei prossimi giorni rischia di essere introvabile. Nonostante la situazione sia drammatica, dimostreremo alla nazione e all'Europa le capacità tecnico scientifiche dei nostri atenei”.

Ore 13. Ventotto nuovi decessi. Sono 28 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 11 in provincia di Alessandria (10 uomini e 1 donna), 3 uomini in provincia di Biella, 1 uomo in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara (2 uomini e 5 donna), 4 in provincia di Torino (1 uomo e 3 donne), 1 uomo in provincia di Vercelli, 1 uomo residente fuori regione ma deceduto in Piemonte.,

Il totale complessivo è ora di 283 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 82 ad Alessandria, 10 ad Asti, 28 a Biella, 20 a Cuneo, 40 a Novara, 66 a Torino, 15 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 13. Il bollettino dei contagi. Sono 4.420 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 760 in provincia di Alessandria, 181 in provincia di Asti, 243 in provincia di Biella, 303 in provincia di Cuneo, 398 in provincia di Novara, 1.989 in provincia di Torino, 242 in provincia di Vercelli, 159 nel Verbano-Cusio-Ossola, 47 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in ospedale sono 2426, delle quali 308 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ce ne sono 1.701. Le persone guarite sono 10. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.701, di cui 7.664 risultati negativi.

Sabato 21 marzo

Ore 21.30. Ulteriore stretta sulle misure per contrastare il Coronavirus. Il presidente Alberto Cirio ha deciso di emanare una nuova ordinanza valida dal 22 marzo al 3 aprile 2020: “Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere in base ai poteri di cui dispongono le Regioni. Questa è la più grande emergenza affrontata dal Dopoguerra ad oggi. Sappiamo che stiamo chiedendo un grande sforzo a ogni cittadino, ma vi prego di comprendere che è la scelta giusta. La nostra libertà è un bene, ma la nostra vita lo è di più. Vi prego, proteggetela restando a casa”.

Le nuove disposizioni:

- i mercati saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani;

- l’accesso agli esercizi commerciali sarà limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone;

- chiusi gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili (oltre alla possibilità di attuare lo smart working);

- vietati gli spostamenti verso le seconde case;

- vietata la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici “h24” che erogano bevande e alimenti confezionati;

- blocco delle slot machine e disattivazione di monitor e televisori da parte degli esercenti.

- fermata l’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico;

- vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici;

- restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro).

Ove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro.

Il testo dell'ordinanza

Ore 19.30. Salgono a 10 le persone guarite. Nel pomeriggio, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri due donne, una dell’Astigiano di 73 anni e una del Vercellese di 44 anni. Le persone guarite sono in totale 10, di cui quattro uomini a Torino (di 42, 61, 37 e 55 anni), quattro donne ad Asti (di 77, 87 e 76 e 73 anni), un uomo di 44 anni in provincia di Cuneo e una donna di 44 anni in provincia di Vercelli.

Ore 19.30. Diciassette i nuovi decessi. Sono 17 i decessi di persone positive al Coronavirus comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 7 in provincia di Torino, 2 nel Novarese, 1 nel Cuneese, 2 in provincia di Asti, 5 nel VCO.

Il totale complessivo è ora di 255 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 71 ad Alessandria, 10 ad Asti, 25 a Biella, 19 a Cuneo, 33 a Novara, 62 a Torino, 14 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 4.059 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale 708 Alessandria, 169 Asti, 227 Biella, 283 Cuneo, 362 Novara, 1.788 Torino, 232 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, 43 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone in terapia intensiva sono 312, in isolamento domiciliare 1.405. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 11.799, di cui 7.120 risultati negativi.

Ore 17.30. Deroga per sostituire il personale nelle strutture per anziani, disabili e minori. L’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, ha annunciato che la Giunta regionale ha approvato una delibera che permetterà, in caso di necessità, alle strutture per anziani, disabili e minori di derogare ai requisiti attuali per sostituire il personale socio-sanitario e socio-assistenziale assente a vario titolo o dimesso. “In questo modo - chiarisce Caucino - si intende evitare che il sistema possa andare in crisi per le difficoltà di reperimento di figure professionali qualificate, che devono garantire quanto più possibile la continuità assistenziale per gli utenti”.

Ore 17. Prime informazioni per la cassa in deroga. La Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Piemonte ha pubblicato le prime, fondamentali, informazioni per accedere alla cassa integrazione in deroga annunciata dal Governo in attesa che venga prontamente attivata la piattaforma di presentazione delle domande.

Si trovano nella pagina www.regione.piemonte.it/cassaintegrazioneinderoga dove sarà anche comunicata l’apertura per la presentazione delle domande da parte dei datori di lavoro. Si rammenta che le imprese da 1 a 5 dipendenti che intendano avvalersene non hanno necessità di stipulare accordi sindacali.

Ore 13.30. Quattordici nuovi decessi. Sono 14 i nuovi decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 3 nel Novarese, 5 nel Cuneese.

Il totale complessivo è ora di 238 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 71 ad Alessandria, 8 ad Asti, 25 a Biella, 18 a Cuneo, 31 a Novara, 55 a Torino, 14 a Vercelli, 12 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono 3.752 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale 654 Alessandria, 166 Asti, 182 Biella, 265 Cuneo, 330 Novara, 1.680 Torino, 210 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, 55 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  61 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Le persone in terapia intensiva sono 301. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 10.701, di cui 6.341 risultati negativi.

Ore 13.30. Assunti 1.099 Operatori sanitari. Dall’insediamento dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte ad oggi, sono complessivamente 1.099 le risorse umane aggiuntive assunte dalle aziende sanitarie del Piemonte per fronteggiare l’emergenza. Si tratta di 214 medici, 497 infermieri e 388 operatori socio-sanitari.

Le nuove risorse risultano così distribuite: 190 Asl T03, 140 Città di Torino, 117 Ospedale Novara, 110 Città della Salute di Torino, 99 Asl Vercelli, 89 Asl CN1, 70 Ospedale San Luigi Orbassano, 49 Asl Alessandria, 41 Ospedale Santa Croce Carle Cuneo, 40 Ospedale Mauriziano di Torino, 33 Asl T04, 28 Ospedale di Alessandria, 26 Asl Biella, 23 Asl T05, 23 Asl Asti, 10 Asl CN2, 6 Asl Novara e 5 Asl VCO.

Ore 12.30. La distribuzione del liquido igienizzante di Arpa. I quattro laboratori di Arpa Piemonte, grazie alle donazioni di dieci aziende piemontesi, sono riusciti a produrre in otto giorni 568 litri di liquido igienizzante destinato al personale in prima linea contro il Coronavirus: 278 litri sono stati consegnati alle Forze dell’Ordine, 180 al comparto della sanità, 90 ai Comuni e 20 alla Protezione civile. Questa attività straordinaria era stata voluta dall’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, d’intesa con il direttore di Arpa, Angelo Robotto - per la difficoltà di approvvigionamento da parte di chi svolge un servizio pubblico ed è maggiormente esposto ai contatti: “La produzione proseguirà anche nei prossimi giorni. In questo momento è necessario un lavoro sinergico tra gli enti, come se fossimo un unico corpo per combattere con determinazione ed efficacia il propagarsi del virus”.

Per informazioni sull’approvvigionamento del gel Forze dell’Ordine e personale sanitario possono continuare a rivolgersi ai seguenti indirizzi specificando i quantitativi necessari:  richieste.lab.alessandria@arpa.piemonte.itrichieste.lab.cuneo@arpa.piemonte.itrichieste.lab.grugliasco@arpa.piemonte.itrichieste.lab.novara@arpa.piemonte.it

Le ditte che vogliono offrire i componenti, comprese e bottiglie di polietilene o polipropilene  per la distribuzione del gel igienizzante (da mezzo litro fino a dieci litri), possono scrivere a direzione.tecnica@arpa.piemonte.it.

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Gli aggiornamenti dal 21 febbraio al 20 marzo
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