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Giovedì 16 aprile
Ore 19.30. 1.860 pazienti guariti e 1.486 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.860 (232 in più di ieri): 139 (+27) in provincia di Alessandria, 80 (+1) in provincia di Asti, 88 (+1) in provincia di Biella, 179 (+16) in provincia di Cuneo, 140 (+31) in provincia di Novara, 1.003 (+134) in provincia di Torino, 100 (+6) in provincia di Vercelli, 106 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 provenienti da altre regioni. Altri 1.486 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 2.146. Sono 82 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 2.146 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 424 ad Alessandria, 108 ad Asti, 137 a Biella, 149 a Cuneo, 205 a Novara, 888 a Torino, 119 a Vercelli, 92 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 19.261 (+815 rispetto a ieri, di cui circa il 60 per cento riscontrati nelle case di riposo dove sono state segnalate forti criticità e presenza di pazienti sintomatici, mentre il restante 40 per cento riguarda il resto della popolazione piemontese) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.632 in provincia di Alessandria, 946 in provincia di Asti, 721 in provincia di Biella, 1.820 in provincia di Cuneo, 1.834 in provincia di Novara, 9.173 in provincia di Torino, 913 in provincia di Vercelli, 915 nel Verbano-Cusio-Ossola, 209 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 345 (-13 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.254. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.170. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 83.130, di cui 42.815 risultati negativi.
Ore 18.45. Nuovo bando per infermieri e operatori socio-assistenziali. L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha aperto un nuovo bando di ricerca di personale a tempo determinato per infermieri e per operatori socio-sanitari con disponibilità di lavorare in reparti strutturati a svolgere le mansioni lavorative con turni 24 ore su 24.
A richiedere infermieri professionali sono Asl Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, VC, NO, VCO, BI, Aou San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Gli Oss sono richiesti da Asl TO3, TO4, TO5, VC, NO, VCO, e Aou Maggiore della Carità di Novara.
I candidati potranno optare per una sola delle suddette aziende. Le domande dovranno pervenire entro le ore 23:59:59 di lunedì 20 aprile a https://aslcittaditorino.iscrizioneconcorsi.it/ Bando infermieri Bando Oss
Ore 17.30. Ai primi di maggio le mascherine della Regione. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che “la distribuzione dei 5 milioni di mascherine acquistate dalla Regione avverrà ai primi di maggio, perché questa nuova normalità sia meno fastidiosa per i cittadini piemontesi. Si tratta di mascherine in tessuto, multiuso, che daranno una copertura per diversi giorni in attesa che il sistema di reperimento torni alla normalità".
Ore 15.30. Il presidente Cirio sulla Fase2. Intervenendo nel dibattito in corso a livello nazionale sulla Fase 2, il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “il nostro Paese ha bisogno di ripartire, ne hanno bisogno le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri territori. Questa è una consapevolezza che tutti abbiamo, ma è anche necessario non abbassare la guardia nei confronti di questo virus e dei suoi rischi di propagazione. Rischi che purtroppo non si sono ancora esauriti. Abbiamo bisogno di ripartire e di poterlo fare in sicurezza. Questo significa che dovremo imparare a convivere con il Coronavirus e con le misure necessarie a contenerlo e a proteggere ognuno di noi".
A questo proposito ha ricordato che "il Piemonte sta lavorando da settimane con il sistema produttivo e i rappresentanti degli enti locali al modo per avviare un progressivo ritorno alla normalità. O, meglio, a quella che sarà una nuova ‘normalità’. Una sfida complessa per tutti, ma anche l’unico modo per ricominciare. Per questo il Politecnico di Torino e gli atenei piemontesi hanno elaborato delle linee guida che potranno aiutare il Piemonte a farlo. Testeremo questa possibilità nei prossimi giorni con alcune aziende e realtà del nostro territorio e metteremo questa esperienza a disposizione di tutto il nostro Paese“.
@coronaviruspiemonte Il presidente della @regionepiemonte @Alberto_Cirio sulla #Fase2: "Credo che il #4maggio si possa iniziare una nuova normalità. Ripartire in sicurezza è il grande sforzo di responsabilità e lungimiranza della politica". https://t.co/uUAVfm2Vcb
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) April 16, 2020
Mercoledì 15 aprile
Ore 20. Case di riposo: problemi affrontati di petto, nessuna intempestività. E’ stata dedicata alla situazione nelle case di riposo e nelle altre strutture assistenziali del Piemonte la conferenza stampa virtuale tenutasi nel tardo pomeriggio nell’Unità di Crisi della Regione alla presenza degli assessori alle Politiche sociali e alla Sanità, Chiara Caucino e Luigi Icardi.
"Abbiamo affrontato di petto - ha affermato Caucino - i tre problemi evidenziati per le Rsa: personale, dispositivi di protezione e tamponi”, mentre Icardi ha voluto chiarire che “non c’è stata nessuna intempestività della Regione. Già il 23 febbraio con il presidente Cirio abbiamo predisposto l'ordinanza concordata con il ministro della Salute in cui si diceva che le Rsa devono limitare l'accesso agli ospiti e che il personale si deve attenere all'applicazione delle misure per la sanificazione degli ambienti e ai protocolli anti-contagio. E il 90% l'ha fatto”. Per approfondire e leggere i dati
Ore 19.30. 1.628 pazienti guariti e 1.437 in via di guarigione. Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 1.628 (155 in più di ieri): 112 (+27) in provincia di Alessandria, 79 (+6) in provincia di Asti, 87 (+5) in provincia di Biella, 163 (+16) in provincia di Cuneo, 109 (+7) in provincia di Novara, 869 (+77) in provincia di Torino, 94 (+3) in provincia di Vercelli, 90 (+12) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 (+2) provenienti da altre regioni. Altri 1.437 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 2.064. Sono 95 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.064 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 413 ad Alessandria, 100 ad Asti, 134 a Biella, 145 a Cuneo, 201 a Novara, 845 a Torino, 113 a Vercelli, 89 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 18.446 (+673 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.464 in provincia di Alessandria, 905 in provincia di Asti, 717 in provincia di Biella, 1.800 in provincia di Cuneo, 1.747 in provincia di Novara, 8.753 in provincia di Torino, 850 in provincia di Vercelli, 906 nel Verbano-Cusio-Ossola, 210 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 94 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 358 (-11 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.406. Le persone in isolamento domiciliare sono 9.553, I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 78.066, di cui 40.184 risultati negativi.
Ore 16.15. In arrivo 5 milioni di mascherine. La Regione Piemonte annuncia l’acquisto di 5 milioni di mascherine lavabili da distribuire a tutta la popolazione piemontese. Il costo di 6 milioni di euro verrà coperto utilizzando una parte delle donazioni ricevute sul conto corrente attivato per l’emergenza Coronavirus. Ad aggiudicarsi la gara realizzata tramite SCR sono state tre aziende piemontesi.
Per quanto riguarda le modalità di distribuzione, il presidente Alberto Cirio, insieme agli assessori Marco Gabusi e Luigi Icardi, precisa che “con Poste italiane e le associazioni che rappresentano gli enti locali stiamo definendo le modalità migliori per organizzare la distribuzione alle famiglie su tutto il territorio”. Cirio e i due assessori ringraziano “tutti i capigruppo del Consiglio regionale per la sensibilità dimostrata e la generosità di chi ci ha permesso con le proprie donazioni di coprire la spesa. Prima di rendere le mascherine obbligatorie era, infatti, fondamentale poterle garantire a tutti, ancor più in vista della fase di ripartenza”. Per approfondire
Ore 12. Il contagio in Piemonte è condizionato dalla vicinanza con la Lombardia. In un’intervista pubblicata oggi da La Stampa il presidente Alberto Cirio afferma che "da quanto ci dicono medici e scienziati sul nostro territorio il contagio è condizionato cronologicamente e geograficamente dalla vicinanza con la Lombardia. Non è un caso che province di confine come Alessandria abbiano dei dati sull'epidemia molto più alti rispetto ad altre aree ad ovest del Piemonte; è evidente che siamo indietro di una settimana rispetto alla Lombardia, ma anche ad altre regioni. È normale che i numeri calino in modo più graduale, però registriamo già un dato positivo sulle terapie intensive, sono diminuiti gli accessi ai pronto soccorso e sta aumentando il numero dei guariti. Qui il contagio è iniziato dopo e finirà dopo".
Il presidente fa anche presente che "la gestione è stata immediata e tempestiva. A 24 ore dal caso di Codogno ho istituito un'Unità di Crisi, una settimana prima che il Governo lo chiedesse a tutti in modo ufficiale il 4 marzo. Siamo anche stati i primi a montare le tende per i triage fuori dagli ospedali, ad autoprodurre mascherine e reagenti per i tamponi e a creare protocolli per l'autocertificazione dei dispositivi di protezione fatti in Piemonte".
Infine, rileva che nella prima fase di partenza "l'Unità di Crisi ha dovuto scontare le difficoltà strutturali del sistema sanitario regionale. Prima tra tutte la carenza di laboratori per eseguire i tamponi, che erano rimasti solo due. La sanità che mi è stata consegnata pochi mesi fa da chi l'aveva governata negli ultimi 5 anni aveva l'eccellenza degli ospedali, ma un pressoché completo abbandono della medicina territoriale".
Martedì 14 aprile
Ore 21. Un vademecum per ripartire. Il Piemonte sta mettendo a punto un vademecum per fare ripartire le imprese in sicurezza. Da capogiro i fabbisogni indicati da 80 esperti delle Università piemontesi e dei centri di ricerca, coordinati dal Politecnico di Torino: i lavoratori italiani avranno bisogno di quasi un miliardo di mascherine al mese, 9 milioni di litri di gel igienizzante, 456 milioni di guanti, 2,1 milioni di termometri.
"Invieremo questo documento al premier Conte mettendo a disposizione del Paese il lavoro di studio elaborato in Piemonte, che testeremo su un campione di realtà del territorio che si sono già rese disponibili - anticipa il presidente Alberto Cirio - Abbiamo bisogno che le nostre imprese ripartano, ma è fondamentale che lo facciano in sicurezza perché non si vanifichino tutti gli sforzi messi in campo finora". Per approfondire
Ore 20.30. Chiesta relazioni sulle comunicazioni ai Sisp. La Regione Piemonte ha chiesto all'Asl Città di Torino una relazione sulle comunicazioni dei medici di famiglia ai Servizi di igiene di pazienti con sintomi riconducibili al Coronavirus e la relativa richiesta di test diagnostico, che potrebbero essere andate perse. “Dalle prime informazioni - afferma l'assessore Luigi Icardi - sembrerebbe evidente che il problema sia stato causato da uno straordinario flusso di e-mail. Se ci sono delle responsabilità verranno accertate”. La richiesta di chiarimento è stata estesa a tutte le Asl.
Ore 19. 1.473 pazienti guariti e 1.266 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 1.473 (101 in più di ieri): 85 (+2) in provincia di Alessandria, 73 (+4) in provincia di Asti, 82 (+8) in provincia di Biella, 147 (+17) in provincia di Cuneo, 102 (+3) in provincia di Novara, 792 (+53) in provincia di Torino, 91 (+6) in provincia di Vercelli, 78 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 provenienti da altre regioni. Altri 1.266 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi salgono a 1.969. Sono 93 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 25 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 1.969 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 389 ad Alessandria, 97 ad Asti, 131 a Biella, 137 a Cuneo, 194 a Novara, 803 a Torino, 107 a Vercelli, 88 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 17.773 (+527 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.384 in provincia di Alessandria, 870 in provincia di Asti, 703 in provincia di Biella, 1.762 in provincia di Cuneo, 1.640 in provincia di Novara, 8.383 in provincia di Torino, 841 in provincia di Vercelli, 893 nel Verbano-Cusio-Ossola, 205 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 369, i ricoverati non in terapia intensiva 3.335. Le persone in isolamento domiciliare sono 9.361.
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 74.060, di cui 38.086 risultati negativi.
Ore 17. Un camper i tamponi nelle case di riposo. Il Fondo assistenza e benessere (Fab SMS) ha offerto in comodato d’uso gratuito alla Regione Piemonte uno dei suoi Camper della Salute per aiutare i sanitari ad effettuare i tamponi presso le case di riposo di tutto il Piemonte a supporto dell’attività svolta delle Asl.
Alla presentazione, davanti alla Città della Salute di Torino, erano presenti il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, e la presidente dell’associazione, Marcella Borsani. Per approfondire
Ore 14.45. Ai Comuni altre 130.000 mascherine. È in arrivo nei Centri Operativi Misti del Piemonte la seconda fornitura di mascherine per i Comuni: la Protezione civile ne sta infatti consegnando in queste ore altre 130.000, che i sindaci potranno ritirare e distribuire secondo le esigenze del proprio territorio. Il quantitativo destinato ad ogni Comune è stabilito secondo un criterio demografico.
“Come promesso - sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Marco Gabusi - abbiamo provveduto a fornire altre mascherine che i sindaci possono dare alle persone più esposte e comunque in base alle necessità. Ci siamo impegnati per incrementare il quantitativo arrivando a raddoppiarlo rispetto alla prima consegna: un risultato importante, in un momento in cui i nostri comportamenti sono più che mai fondamentali per la sicurezza di tutti. Il piano di distribuzione dei dispositivi di sicurezza prosegue, cercando di soddisfare il più possibile le richieste che ci sono pervenute dai primi cittadini”.
Ore 12. Piemonte indietro, virus va via più lentamente. Ospite di Rai Radio1 il presidente Alberto Cirio ha sostenuto che “stiamo vivendo quello che Lombardia, Veneto ed Emilia hanno vissuto dieci giorni prima. Abbiamo uno scostamento che ci dice che da noi il virus sta andando via ma in modo più lento, mentre il dato dei ricoveri in terapia intensiva è positivo e continua a dirci che negli ultimi dieci giorni la curva si appiattisce".
Ore 12. Assurdo riaprire le librerie. A Rai Radio1 il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che "dobbiamo mantenere le misure di contenimento e trovo assurdo permettere di riaprire una libreria. Stiamo lavorando per far stare la gente in casa e riaprire una libreria vuol dire che giustifico il fatto che uno esca per andarsi a comprare un libro. Non l'ho proprio capita".
Ore 12. Presto una guida per tornare a lavorare. La Regione Piemonte lavora con il Politecnico di Torino alla ripresa delle attività produttive. "Stiamo predisponendo una guida per chi vuole lavorare in sicurezza - ha affermato il presidente Alberto Cirio a Rai Radio1 - Abbiamo bisogno che le nostre attività ripartano e quindi facciamo una proposta al Governo, scientificamente testata dall'Università, che può dare una graduazione magari anche legata all'età, per far tornare a lavorare le persone meno esposte al rischio. Penso si possa ragionare su un orario lavoro diverso, magari che non preveda la mensa".
Lunedì 13 aprile
Ore 19.30. Nessun infermiere positivo è giunto in Piemonte. La Regione precisa che nei giorni scorsi il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha inviato in Piemonte otto infermieri, segnalando che erano venuti a contatto con altri due colleghi risultati positivi al tampone e pertanto rimasti a Roma. A titolo precauzionale l'Unità di Crisi ha alloggiato il gruppo di infermieri in due strutture militari, a Bardonecchia e a Torino. Sono in buone condizioni di salute e non appena avranno concluso il periodo di quarantena daranno sicuramente il loro contributo a supporto dei colleghi piemontesi.
Ore 19. 1372 pazienti guariti e 1219 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 1.372 (74 in più di ieri): 83 (+9) in provincia di Alessandria, 69 (+1) in provincia di Asti, 74 (+1) in provincia di Biella, 130 (+6) in provincia di Cuneo, 99 (+6) in provincia di Novara, 739 (+38) in provincia di Torino, 85(+9) in provincia di Vercelli, 70 (+2) nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 provenienti da altre regioni. Altri 1219 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi salgono a 1876. Sono 88 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 25 al momento registrati nella giornata di oggi (il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 1876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 366 ad Alessandria, 95 ad Asti, 125 a Biella, 131 a Cuneo, 185 a Novara, 763 a Torino, 100 a Vercelli, 88 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 17.246 (+513 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 2.338 Alessandria, 806 Asti, 679 Biella, 1.644 Cuneo, 1.613 Novara, 8161 Torino, 835 Vercelli, 876 Verbano-Cusio-Ossola, 203 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 91 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 371 (-10 rispetto a ieri). I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 71.615, di cui 37.200 risultati negativi.
Ore 16. Firmata la nuova ordinanza del Piemonte. Il presidente Alberto Cirio ha firmato l’ordinanza con la quale la Regione Piemonte prosegue con la linea del rigore per il contenimento del Coronavirus: tutte le regole in vigore in questo momento saranno prorogate fino al 3 maggio e pertanto restano chiuse anche le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia. Resta salva, però, la possibilità di vendita con consegna a domicilio per tutte le diverse categorie merceologiche. Il testo dell'ordinanza e i chiarimenti
Ore 11. Arrivati i sanitari della Brigada cubana. E’ atterrato questa mattina all’aeroporto di Torino il Boeing 767 della Blue Panorama Airlines con a bordo 38 medici e infermieri della Brigada Henry Reeve, che il ministero della Salute di Cuba ha destinato al Piemonte per l'emergenza Coronavirus su richiesta del presidente Alberto Cirio. Il volo è stato organizzato in collaborazione con la Regione e con il sostegno della fondazione Specchio dei tempi onlus e di Lavazza.
Si tratta di epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale e infermieri specializzati in terapia intensiva e in interventi di emergenza che verranno impiegati nella nuova area sanitaria temporanea delle Ogr di Torino, il cui allestimento è in fase di ultimazione. Per approfondire
Arrivati stamattina i 38 operatori sanitari della Brigada Henry Reeve che #Cuba ha destinato al #Piemonte accogliendo la richiesta del presidente @Alberto_Cirio: "Ringrazio @lavazzagroup @specchiotempi e chi ha contribuito. E' un momento bello che deve lasciarci insegnamenti". pic.twitter.com/1g6ZIICvNi
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) April 13, 2020
Allegati
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