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Lunedì 27 aprile
Ore 21. Il Piemonte ripartirà, ma con prudenza. Al termine di un incontro in videoconferenza con il Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crusi in vista delle nuove misure di contenimento decise dal Governo, il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “il Piemonte ha bisogno di guardare al 4 maggio e alla Fase2 della ripartenza, ma confermando la linea del rigore e della prudenza che ha contraddistinto le nostre scelte fin dall’inizio di questa emergenza. Una linea che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire e di un nuovo equilibrio. Il Governo, con appositi protocolli di sicurezza, ha dato il via libera alla riapertura delle attività produttive, e questo avverrà anche in Piemonte. Ma alla luce dei dati attuali, riteniamo invece necessario essere prudenti sulle attività sociali e su determinate attività commerciali, come ad esempio il take away, che possono creare situazioni di assembramento difficilmente gestibili soprattutto nelle grandi città come Torino, dove ci sono quartieri in cui si sono già create situazioni complesse dal punto di vista dell’ordine pubblico. Stesso discorso vale per gli spostamenti verso le seconde case, che consentiremo solo in un secondo momento quando le condizioni lo renderanno possibile. Nei prossimi giorni ci confronteremo con i prefetti e i rappresentanti delle istituzioni locali per analizzarle”.
Ore 20.45. La situazione epidemiologica. Il gruppo di lavoro presieduto da Ferruccio Fazio ha comunicato all’assessore Luigi Icardi le prime valutazioni sulla situazione epidemiologica in Piemonte, frutto di diverse circostanze che richiedono interventi in vista della Fase 2. La curva epidemica è in ritardo rispetto ad altre Regioni del Nord, il che spiega in parte la mancanza di sincronia con queste ultime. Le province piemontesi mostrano una tendenza alla discesa della curva dei casi dalla data dei sintomi, e fluttuazioni dei tamponi positivi dovute a variazioni nel processo di somministrazione ed esecuzione dei test. I casi e i decessi attualmente osservati nelle Rsa esprimono la situazione epidemica di più di due settimane fa. Continua un andamento in Torino e provincia che induce alla massima attenzione nel monitorare l’impatto delle prossime riaperture.
Il gruppo è impegnato nell’identificazione di aspetti critici che hanno pesato sulla attuale situazione e in proposte per una soluzione a medio-lungo termine per la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, sia in funzione di possibili nuovi picchi sia pienamente normalizzata. Inoltre, elaborerà proposte e raccomandazioni da sottoporre all’Assessorato alla Sanità per la Fase 2 che si incentrerà sull’identificazione il più precoce possibile dei nuovi casi, in modo da spegnere i nuovi focolai attraverso l’isolamento delle persone colpite e dei loro contatti, e su uno stretto monitoraggio epidemiologico. E’ possibile che per la Fase2 sia necessario affrontare in maniera drastica il problema della trasmissione intrafamiliare, con apposite strutture in cui ricoverare i positivi fino alla negativizzazione.
Ore 19.30. 4.442 pazienti guariti e 2.355 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.442 (187 in più di ieri): 417 (+33) in provincia di Alessandria, 166 (+10) in provincia di Asti, 218 (+19) in provincia di Biella, 483 (+16) in provincia di Cuneo, 369 (+10) in provincia di Novara, 2.246 (+86) in provincia di Torino, 228 (+7) in provincia di Vercelli, 257 (+5) nel Verbano-Cusio-Ossola, 58 (+1) provenienti da altre regioni. Altri 2.355 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono complessivamente a 2.913. Sono 54 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 15 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.913 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 542 ad Alessandria, 152 ad Asti, 157 a Biella, 230 a Cuneo, 250 a Novara, 1.287 a Torino, 156 a Vercelli, 109 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 25.216 (+306 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.300 in provincia di Alessandria, 1.465 in provincia di Asti, 952 in provincia di Biella, 2.407 in provincia di Cuneo, 2.220 in provincia di Novara, 12.401 in provincia di Torino, 1.094 in provincia di Vercelli, 998 nel Verbano-Cusio-Ossola, 228 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 151 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 214 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.689 (- 138 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.603. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 140.996, di cui 74.630 risultati negativi.
Ore 18.30. Distribuzione delle mascherine. Nel corso di un’informativa alle Prima e Quarta Commissione del Consiglio regionale, l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi ha confermato che "i 5 milioni di mascherine che la Regione si appresta a distribuire gratuitamente saranno lavabili e potranno essere riutilizzate: il Piemonte sarà la prima Regione a dotare la cittadinanza di mascherine non monouso. I primi 2 milioni saranno distribuiti entro il 4 maggio, e il resto a cavallo del week end successivo. Prevista anche una fornitura per le aziende del trasporto pubblico, dal momento che con il passaggio alla Fase2 saranno obbligatorie sui mezzi pubblici”. Gabusi ha poi dichiarato che al momento le forniture di dispositivi sono sufficienti e che i camici, di cui un arrivo è previsto intorno al 5 maggio, sono al momento quelli di cui c’è maggiore carenza.
Ore 13.45. Richieste precisazioni sul sostegno al comparto vinicolo. Parte dal Piemonte l’iniziativa di chiedere alla Commissione Politiche Agricole precisazioni sulle misure d’intervento presentate dal Ministero delle Politiche agricole a sostegno del comparto vitivinicolo. Con una lettera congiunta le Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto esprimono perplessità su alcune misure proposte dal Mipaaf. "E’ necessario far capire che l’emergenza è ad alto livello e non possiamo accettare interventi solo di immagine, ma che questi devono essere concreti per aiutare le aziende in difficoltà”, dichiara l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa. Per approfondire
Ore 13.30. Prorogate scadenze di leggi regionali. La Prima Commissione del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità in sede legislativa un provvedimento che proroga alcune scadenze. Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso ha spiegato che la pandemia in atto sta impedendo a numerosi enti di completare entro i termini le procedure previste dalle leggi regionali in alcuni settori: il paesaggio, le cave, i distributori di carburante, le Ipab, le aree protette. Con la proroga sarà possibile concludere processi già avviati.
Ore 12.30. Arrivati 25 infermieri militari.Sono 25 i marescialli infermieri in ferma annuale del Corpo sanitario dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare destinati alle Residenze sanitarie assistenziali del Piemonte, accolti questa mattina nell’aula magna della Scuola di Applicazione di Torino dal generale di Divisione Salvatore Cuoci, comandante dell’Istituto, dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Vincenzo Coccolo e dall’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, alla presenza del comandante della Brigata alpina Taurinense generale Davide Scalabrin, e del colonnello Fabio Zanichelli in rappresentanza dell’Aeronautica Militare.
Gli infermieri militari da domani saranno a disposizione delle Asl di Alessandria, Asti, Cuneo1, Cuneo2, Novara, Città di Torino, TO3, TO4, TO5, Vercelli e Verbania a supporto esclusivo delle strutture più in difficoltà sul territorio.
#coronaviruspiemonte Il saluto ufficiale della @regionepiemonte ai 25 #infermieri militari messi a disposizione dallo @SM_Difesa che stanno entrando in servizio nelle case di riposo del #Piemonte. pic.twitter.com/iV5XIByg97
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) April 27, 2020
Ore 9. Il Dpcm del Governo sulla Fase2. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il nuovo decreto sulle misure per il contenimento dell'emergenza Covid-19 nella cosiddetta Fase2. Le disposizioni verranno applicate dal 4 maggio 2020 e saranno efficai fino al 17 maggio (ad eccezione di quanto previsto dall’articolo 2, commi 7, 9 e 11, che si applicano da oggi). Si continuano ad applicare le misure di contenimento più restrittive adottate dalle Regioni. Il testo del Dpcm
Domenica 26 aprile
Ore 19. 4255 pazienti guariti e 2300 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4255 (195 in più di ieri): 384 (+37) in provincia di Alessandria, 156 (+3) in provincia di Asti, 199 (+13) in provincia di Biella, 467 (+11) in provincia di Cuneo, 359 (+10) in provincia di Novara, 2160 (+102) in provincia di Torino, 221 (+15) in provincia di Vercelli, 252 (+2) nel Verbano-Cusio-Ossola, 57 (+2) provenienti da altre regioni. Altri 2300 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi salgono complessivamente a 2859. Sono 56 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2859 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 533 ad Alessandria, 147 ad Asti, 155 a Biella, 226 a Cuneo, 248 a Novara, 1.258 a Torino, 154 a Vercelli, 108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 24.910 (+361 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.218 in provincia di Alessandria, 1.442 in provincia di Asti, 946 in provincia di Biella, 2.394 in provincia di Cuneo, 2.213 in provincia di Novara, 12.235 in provincia di Torino, 1.091 in provincia di Vercelli, 992 nel Verbano-Cusio-Ossola, 226 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 153 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 217 (-20 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.827 (-16 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.452. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 137.069, di cui 72.642 risultati negativi.
#coronaviruspiemonte La panoramica della situazione comunicata oggi dall'Unità di Crisi della @regionepiemonte pic.twitter.com/QjwNr2YIx4
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) April 26, 2020
#coronaviruspiemonte I grafici sui casi di persone positive al #Covid_19 registrati in #Piemonte fino al #25aprile pic.twitter.com/KMGkLmcsae
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) April 26, 2020
Sabato 25 aprile
Ore 20. In arrivo gli infermieri militari. Da lunedì 27 aprile saranno operativi i 25 infermieri militari che lo Stato Maggiore della Difesa ha messo a disposizione del Piemonte nelle case di riposo. Il gruppo verrà salutato alle 10,30 dal commissario dell’Unità di Crisi, Vincenzo Coccolo, e dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, nella caserma Riberi di Torino, che è stata peraltro messa a disposizione della Regione per ospitare persone in via di guarigione che non hanno possibilità di isolamento domiciliare.
“Siamo riconoscenti allo Stato Maggiore della Difesa - osserva il commissario Coccolo - per l’apporto che sta offrendo al Piemonte in questo difficile momento della sua storia. Il legame con le istituzioni militari è di grande conforto per chi si trova nell’emergenza, con la garanzia della massima affidabilità”.
Ore 19.50. Iniziate dagli alpini le sanificazioni delle case di riposo. L’Esercito ha iniziato oggi le operazioni di sanificazione nelle case di riposo maggiormente colpite dall’emergenza. I primi interventi sono stati effettuati a Casal Cermelli e Silvano d’Orba, in provincia di Alessandria. Domani le stesse operazioni, affidate ai nuclei di disinfettori della Brigata Alpina Taurinense, verranno effettuate in una struttura di Torino e così via in tutte le province del Piemonte. Nel complesso verranno sanificate oltre 30 case di riposo e circa 2.700 posti letto da una cinquantina di militari.
I protocolli per la disinfezione preventiva utilizzati prevedono due fasi distinte: nella prima fase viene operata la detersione degli ambienti mediante l’utilizzo di sali di ammonio quaternari, che, oltre a pulire e rimuovere lo sporco dalle superfici trattate permette l’attivazione delle sostanze utilizzate successivamente; la seconda consiste nella disinfezione con candeggina, con lo scopo di rimuovere e uccidere gli agenti biologici con una funzione biocida.
Ore 19.30. Nessun problema di certificazione per le mascherine sanitarie distribuite all’Asl TO3. In riferimento alle notizie sulla presunta mancanza di idonea certificazione di mascherine ffp2 distribuite all’Asl To3 e utilizzate nei giorni scorsi, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte specifica che tali mascherine possiedono più livelli di certificazione e non presentano alcuna carenza. Sono state valutate come idonee all’uso sanitario conformemente alla procedura prima della distribuzione. Il chiarimento arriva direttamente dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’Asl TO3, che in queste ore ha potuto verificare come tutte le certificazioni siano presenti: quella del Dipartimento nazionale di Protezione civile, che ha inviato le mascherine, e quella dell’Unità di Crisi, che ha provveduto a distribuirle ai vari ospedali.
Ore 19.30. 4060 pazienti guariti e 2240 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4060 (298 in più di ieri): 347(+14) in provincia di Alessandria, 153 (+15) in provincia di Asti, 186 (+13) in provincia di Biella, 456 (+53) in provincia di Cuneo, 349 (+44) in provincia di Novara, 2058 (+139) in provincia di Torino, 206 (+3) in provincia di Vercelli, 250 (+11) nel Verbano-Cusio-Ossola, 55 provenienti da altre regioni (+6). Altri 2240 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi diventano 2803. Sono 66 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2803 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 526 ad Alessandria, 147 ad Asti, 155 a Biella, 220 a Cuneo, 246 a Novara, 1.217 a Torino, 154 a Vercelli, 108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 24.549 (+499 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 3.183 Alessandria, 1.385 Asti, 917 Biella, 2.385 Cuneo, 2.203 Novara, 12.031 Torino, 1.080 Vercelli, 990 Verbano-Cusio-Ossola, 225 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 150 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 237 (-16 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.843 (-79 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.432. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 132.510, di cui 70.298 risultati negativi.
#coronaviruspiemonte La panoramica della situazione comunicata oggi #25aprile dall'Unità di Crisi della @regionepiemonte pic.twitter.com/jNGUqiWx7p
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) April 25, 2020
#coronaviruspiemonte I grafici sui casi di persone positive al #Covid_19 registrati in #Piemonte fino al #24aprile pic.twitter.com/3ORIPonOup
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) April 25, 2020
Ore 14.30. Consegna delle mascherine. L’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi, ha precisato durante la videoconferenza le tempistiche di consegna dei 5 milioni di mascherine commissionate dalla Regione: “Entro il 4 maggio ne distribuiremo 2 milioni, gli altri 3 milioni entro l’11 maggio. La scelta di darle ai Comuni deriva da un fitto confronto con gli stessi enti e ci consentirà di farlo in modo rapido. Ad oggi posso dire che siamo l’unica Regione che distribuirà mascherine riutilizzabili a tutti i suoi cittadini”.
Ore 14.20. Tre nuovi laboratori analisi. L’assessore all’Innovazione, Matteo Marnati, ha annunciato che “la Regione sarà in grado di analizzare nell’arco di poche settimane oltre 10.000 tamponi al giorno ricorrendo all’apertura di tre laboratori a La Loggia (Torino), in una Biella e Novara, ed accompagnare la Fase2 in piena sicurezza. Siamo partiti a fine febbraio con due laboratori e 200 tamponi, oggi ne facciamo 7.300, ma l'obiettivo è di superare i 10.000 diventando così la prima Regione per numero di tamponi analizzati”. I macchinari provengono da Stati Uniti e Cina e sono stati acquistati grazie ad alcune donazioni, tra cui quelle di Intesa Sanpaolo e Assicurazioni Generali.
Ore 14.15. Programmazione sanitaria. Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi hanno messo in chiaro che l’Unità di Crisi sta lavorando per l’attuale fase di emergenza, mentre la task force coordinata da Ferruccio Fazio si occupa di programmazione del sistema con riferimento alle criticità esistenti, costruzione della medicina territoriale ed individuazione entro giugno di misure immediate per fronteggiare un eventuale ritorno del contagio.
Ore 14.15. I contagi sono in diminuzione. L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, ha dimostrato nel corso della videoconferenza che “il calo dei contagi è in corso. Se togliamo le Rsa, dove i positivi sono il 60%, la curva è in forte discesa, come sta diminuendo anche l’andamento dei decessi per data e il rapporto tamponi-positivi, in quanto facciamo più ma la percentuale dei positivi scende. Si tratta di linee simili a quelle registrate in Emilia Romagna”.
Ore 14.10. Settimana cruciale per il Piemonte. Nel corso della videoconferenza il presidente Alberto Cirio ha detto che “guardiamo con speranza alla data del 4 maggio, che dovrà essere confermata perché le regole e i tempi li dettano l'emergenza sanitaria. Ecco perché questa settimana sarà cruciale per il Piemonte. Il valore assoluto dei nuovi contagi ogni giorno è ancora importante, ma registriamo un calo di chi inizia ad ammalarsi e una costante riduzione dei ricoverati in terapia intensiva. Questo significa che il percorso che stiamo compiendo è corretto”.
Ore 14. Riconoscimento al personale sanitario. Il presidente Alberto Cirio ha rivelato durante la videoconferenza che il primo articolo del disegno di legge conterrà “uno stanziamento di 55 milioni per il personale sanitario. Un indennizzo straordinario per chi in queste settimane ha combattuto in prima linea il Coronavirus. Lo Stato ha messo 18 milioni, noi li portiamo a 55 usando fondi europei. Non credo che siano sufficienti per ringraziarli, ma è un segnale che volevamo dare. Giovedì avremo un incontro con i sindacati di categoria per stabilire le modalità attuative”.
Ore 13.50. Il modello Piemonte non dimentica nessuno. L’assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano, ha sostenuto durante la videoconferenza che “la Regione sta svolgendo la funzione di regista verso le buone idee presentate in questi giorni dal sistema economico, che ha contribuito alla stesura delle linee guida adeguate alla ripartenza”, ha chiarito che “il modello Piemonte non può sostituirsi a quello del Governo, ma non dimenticherà nessuna categoria economica e sociale”, ed ha anticipato che ci saranno anche disposizioni per rendere il Piemonte autonomo nella filiera che riguarda la produzione dei dispositivi di produzione individuale.
Ore 13.45. Fondi per la cultura. L’assessore Vittoria Poggio ha precisato durante la videoconferenza che che “le risorse risparmiate per gli eventi annullati saranno reinvestite a favore delle imprese della cultura. Passiamo dal progetto al soggetto: se non fai il progetto perché c’è il Coronavirus non dimentichiamo le tante professionalità che sono impiegate in un evento culturale e le fragilità della filiera”.
Ore 13.40. Estensione cassa in deroga. L’assessore al Lavoro Elena Chiorino ha dichiarato durante la videoconferenza che in RipartiPiemonte “la cassa integrazione in deroga sarà estesa anche a quelle categoria finora escluse dai provvedimenti del Governo, come le colf, gli stagionali del turismo e i lavoratori intermittenti. Per l’anticipazione delle indennità abbiamo messo a disposizione 5 milioni del fondo di garanzia di 5 milioni e siamo pronti a coprire le spese di apertura di nuovi conti correnti e stiamo perfezionando gli accordi con le banche. La priorità è fare in modo che i soldi vengano accreditati quanto prima”.
Ore 13.30. Riparti Piemonte stanzia 800 milioni. Nel corso di una videoconferenza appena terminata il presidente Alberto Cirio ha annunciato che è in via di definizione il disegno di legge RipartiPiemonte, con il quale la Regione è stanzia 800 milioni di euro per far ripartire l'economia: “Dobbiamo fare in modo che la liquidità necessaria arrivi nelle tasche di chi ne ha bisogno. Si tratta di 220 milioni di fondi regionali e delle risorse dei fondi europei non ancora impiegati o che non sono stati ancora rimodulati. Entro la metà di maggio, se il Consiglio regionale lo approverà in tempi rapidi, potrà essere operativo. Sarà anche un piano che andrà anche in direzione della semplificazione burocratica e che si baserà sulla fiducia che la Regione ripone nelle capacità dei piemontesi. Sto dando risorse pubbliche alle persone giuste, ad un tessuto imprenditoriale che ha bisogno di liquidità". Per approfondire La conferenza stampa integrale
Venerdì 24 aprile
Ore 19.30. L’ultimo monitoraggio della Rsa. Alla data del 20 aprile in 588 Residenze sanitarie assistenziali piemontesi (l’80% del totale) erano stati eseguiti 20.642 tamponi a ospiti e personale sui 102.082 allora complessivamente effettuati: di essi, 4.812 hanno dato risultati positivi, 9.891 negativi e 5.939 erano in attesa dell'esito (fonte ASL). Dai dati ricevuti dalle singole Rsa, è risultato positivo al Coronavirus il 35% degli ospiti e il 23% del personale (questa percentuale è riferita ai tamponi effettuati alla data del 15 aprile e comunicati dall’80% delle strutture). I decessi, sempre al 15 aprile, erano 660 in più dell’analogo periodo del 2019 e 397 deceduti sono risultati positivi al Covid-19. Il dettaglio del monitoraggio
Ore 19.30. 3.762 pazienti guariti e 2.114 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero dei pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è 3.762 (333 in più di ieri): 333 (+16) in provincia di Alessandria, 138 (+13) in provincia di Asti, 173 (+17) in provincia di Biella, 403 (+26) in provincia di Cuneo, 305 (+23) in provincia di Novara, 1.919 (+187) in provincia di Torino, 203 (+13) in provincia di Vercelli, 239 (+36) nel Verbano-Cusio-Ossola, 49 (+2) provenienti da altre regioni. Altri 2.114 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 2.737. Sono 69 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 20 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.737 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 521 Alessandria, 143 Asti, 155 Biella, 214 Cuneo, 241 Novara, 1.175 Torino, 152 Vercelli, 107 Verbano-Cusio-Ossola, 29 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 24.050 (+731 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 3.151 Alessandria, 1.358 Asti, 903 Biella, 2.291 Cuneo, 2.175 Novara, 11.765 Torino, 1.070 Vercelli, 971 Verbano-Cusio-Ossola, 222 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 144 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 253 (-8 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.922. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.262. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 127.108, di cui 66.429 risultati negativi.
Giovedì 23 aprile
Ore 19. 3.429 pazienti guariti e 2.029 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 3.429 (229 in più di ieri): 317 (+16) in provincia di Alessandria, 125 (+1) in provincia di Asti, 156 (+4) in provincia di Biella, 377 (+42) in provincia di Cuneo, 282 (+25) in provincia di Novara, 1.732 (+99) in provincia di Torino, 190 (+21) in provincia di Vercelli, 203 (+15) nel Verbano-Cusio-Ossola, 47 (+6) provenienti da altre regioni. Altri 2.029 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi diventano 2.668. Sono 70 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 16 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.668 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 512 ad Alessandria, 139 ad Asti, 155 a Biella, 207 a Cuneo, 236 a Novara, 1.137 a Torino, 149 a Vercelli, 104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 29 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 23.319 (+465 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 3.065 Alessandria, 1.314 Asti, 861 Biella, 2.223 Cuneo, 2.148 Novara, 11.329 Torino, 1.059 Vercelli, 967 Verbano-Cusio-Ossola, 219 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 134 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 261 (-12 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.914. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.018. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 120.387, di cui 61.937 risultati negativi.
Ore 18.30. Nuove competenze all’Unità di Crisi. A Paolo Vineis, 69 anni, originario di Alba, epidemiologo di fama internazionale e attualmente professore al Centre for Environment and Health School of Public Health dell’Imperial College di Londra, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha affidato la responsabilità della nuova Area di programmazione epidemiologica a supporto alla Pianificazione strategica. L’organigramma comprende altre novità. Per approfondire
Ore 17. Ringraziamento a Enel Cuore. Il presidente Alberto Cirio e gli assessori Luigi Icardi e Marco Gabusi ringraziano Enel Cuore per essere al fianco della Regione destinando risorse per l’allestimento di posti letto dedicati ai malati Covid-19 e l’acquisto di macchinari, attrezzature mediche e dispositivi di protezione individuale per le strutture sanitarie: “Un’emergenza come questa richiede risorse straordinarie, anche economiche, per cui ringraziamo Enel per il gesto di generosità”.
Ore 16.15. La Regione contribuisce ai panieri di Torino Solidale. Ammonta a 250.000 euro il contributo versato dalla Regione Piemonte sul fondo impiegato per acquistare i beni alimentari e di prima necessità che vengono utilizzati a Torino per la confezione dei “panieri solidali”, i pacchi spesa destinati alle famiglie in difficoltà economiche a causa dell’emergenza Covid-19. “Di fronte ad un’emergenza che ha aggravato le situazione di coloro che già vivevano una condizione di difficoltà e che, purtroppo, sta facendo emergere anche nuove povertà, la Regione - rilevano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino - sta mettendo in campo tutti gli strumenti possibili perché nessuno venga lasciato solo”.
Ore 12.15. Azioni urgenti per le imprese piemontesi. E' online l'elenco dei primi interventi della Regione Piemonte in favore del sistema produttivo per affrontare la crisi determinata dall’emergenza Covid-19. L’obiettivo principale è garantire immediata liquidità alle imprese mediante l'erogazione di contributi diretti e il rafforzamento delle garanzie pubbliche, per ampliare così il più possibile le forme di accesso al credito predisposte dal sistema finanziario locale (banche, confidi, fondazioni bancarie).
Ore 12. Lavorare insieme al Governo per rendere più efficace l’app Immuni. L’assessore all'Innovazione Matteo Marnati, afferma che “la Regione Piemonte è a disposizione per lavorare insieme al Governo per creare una app che sia il più possibile efficace. L'unico modo sicuro di custodire i dati sensibili come quelli sullo stato di salute delle persone è di usare infrastrutture pubbliche, come ad esempio il centro dati del Csi”.
Marnati ritiene infatti che le informazioni sull’app Immuni fornite dal Governo “sono ad oggi sono troppo vaghe. Prima di dare il via libera all’impiego di questa tecnologia restiamo in attesa di capirne meglio il funzionamento, senza contare che l’accertamento dello stato di salute delle persone non può prescindere dai tamponi, senza i quali l’operazione partirebbe con le armi spuntate e con il pericolo di creare confusione per i positivi non accertati. Tra l’altro non sembrerebbe garantita neppure la connessione con il sistema sanitario nazionale e regionale. Inoltre, l’utilizzo del Bluetooth traccia non soltanto le persone vicine ma anche quelle distanti fino a 20 metri, e quindi rischia di creare confusione”.
Ore 11. L'impegno dell'Unità di Crisi per le Rsa. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ricorda “il notevole sforzo compiuto in queste settimane per venire incontro alle esigenze delle strutture per anziani, che hanno una loro autonomia gestionale” e l’attività svolta dall’area funzionale di coordinamento delle Rsa appositamente costituita con particolare riguardo ai dispositivi di protezione individuale, al sostegno al personale, alla pianificazione dei tamponi, alle attività di sanificazione. Per approfondire
Mercoledì 22 aprile
Ore 21. La Regione Piemonte prepara gli atti per tutelarsi contro Report. Rammaricata per l’operato dei responsabili della trasmissione Report, andata in onda lunedì scorso su Rai Tre, in quanto non hanno fornito una rappresentazione della gestione dell’emergenza Coronavirus in Piemonte corrispondente a quanto emerge dalle interviste e dalla documentazione filmata registrata, la Regione ha diramato in serata la seguente nota.
Ore 19. 3.200 pazienti guariti e 1.938 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 3.200 (224 in più di ieri): 301 (+32) in provincia di Alessandria, 124 (+13) in provincia di Asti, 152 (+3) in provincia di Biella, 335 (+28) in provincia di Cuneo, 257 (+16) in provincia di Novara, 1.633 (+103) in provincia di Torino, 169 (+11) in provincia di Vercelli, 188 (+18) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni. Altri 1.938 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi salgono a 2.598. Sono 74 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 11 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.598 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 505 ad Alessandria, 132 ad Asti, 154 a Biella, 196 a Cuneo, 228 a Novara, 1.105 a Torino, 146 a Vercelli, 104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il Bollettino dei contagi. Sono 22.854 (+705 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3020 in provincia di Alessandria, 1.269 in provincia di Asti, 840 in provincia di Biella, 2.187 in provincia di Cuneo, 2.123 in provincia di Novara, 11.091 in provincia di Torino, 1.014 in provincia di Vercelli, 960 nel Verbano-Cusio-Ossola, 217 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 133 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 273 (-18 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.027. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.818. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 113.930, di cui 58.804 risultati negativi.
Ore 18.45. Massimo impegno per i lavoratori di Scarpe&Scarpe. Lo ha garantito l’assessore Elena Chiorino dopo la videoconferenza presso il Ministero dello Sviluppo economico del tavolo di crisi per la catena di calzature, che ha presentato istanza di concordato preventivo al Tribunale Fallimentare ed ha alle sue dipendenze circa 1800 dipendenti, 427 dei quali in Piemonte, che da febbraio non percepiscono lo stipendio. Durante i lavori è emerso che la società ha richiesto di accedere alla cassa integrazione in deroga.
“La Regione - aggiunge Chiorino - intende impegnarsi al massimo attivando tutti gli strumenti a disposizione per tentare di individuare ogni strada percorribile, con l’azienda e i sindacati, per non perdere questa importante realtà imprenditoriale operante e i posti di lavoro che garantisce”.
Ore 18.30. Tutte le info per l’accesso al credito delle mpmi. E’ attiva la pagina web con tutte le informazioni riguardanti la concessione di contributi a fondo perduto per sostenere le micro, piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità. Lo stanziamento della Regione è di oltre 7 milioni di euro.
Ore 17.30. In ultimazione il ddl “Burocrazia zero”. Abbattere il più possibile le procedure burocratiche e agevolare la ripartenza economica incentivando il tessuto produttivo saranno i contenuti di un disegno di legge regionale in fase di ultimazione.
Al centro dell’attenzione anche la garanzia della legalità e il contrasto al rischio di infiltrazioni da parte della criminalità, temi che il presidente Alberto Cirio ha affrontato oggi con il prefetto di Torino.
Ore 17.30. Si sta rimodulando il Piano della competitività. La Regione Piemonte sta rimodulando il Piano della competitività da 600 milioni di euro, predisposto e pronto per essere presentato prima che iniziasse l’emergenza Coronavirus e ora in fase di ridefinizione per rispondere alle criticità causate dalla pandemia. Basato per circa il 50% su fondi europei e pensato per essere attuato nell’arco di due anni, dovrà ora essere messo in grado di generare una ricaduta immediata nell’arco di tre mesi e poter così iniettare nel sistema le risorse necessarie a supportare la ripartenza economica.
Ore 17. Una seconda unità mobile per i tamponi nelle Rsa. E’ stata consegnata questa mattina, presso l’azienda ospedaliera-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, la seconda unità mobile destinata ad effettuare tamponi in modo prioritario su operatori e ospiti delle Rsa piemontesi, ad integrazione della pianificazione ordinaria già disposta dalle Asl, messa a disposizione dall’associazione “Prevenzione e salute km zero”.
L’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, ringrazia “per il grande spirito di collaborazione mostrato dal Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso del Piemonte, presieduto da Pietro Alioto, in sinergia con la Fondazione Centro per lo Studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, guidata da Guido Bonfante, i quali si sono attivati tramite la SOMS di Castellazzo Bormida per mettere a disposizione della collettività piemontese un camper che verrà utilizzato per i tamponi nelle Rsa, in linea con le finalità che le Società di Mutuo Soccorso perseguono quotidianamente”. Il nuovo mezzo affianca a quello di FAB SMS, operativo da alcuni giorni.
Ore 14. Riapertura dei centri di raccolta del verde. La Regione Piemonte ha consentito la riapertura dei centri di raccolta per il conferimento del verde a condizione di mettere in atto alcune indicazioni di tutela della salute dei lavoratori e degli utenti. Per approfondire
Ore 13. Vertice tra Regione e sistema bancario. L’assessore regionale alle Attività economiche e produttive, Andrea Tronzano, ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti del sistema bancario, rappresentati da Teresio Testa, presidente regionale Abi, dal suo vice Fabrizio Simonini e da una quindicina di colleghi di vari istituti di credito piemontesi. L’appuntamento è stato utile proprio per mettere in evidenza che le banche non si contrappongono alle imprese ma lavorano proprio per erogare in modo coordinato e in tempi rapidi le risorse ad esse necessarie per affrontare questo difficile periodo.
L’incontro, fortemente voluto dall’assessore, aveva come tema principale fare il punto sulla omogeneità delle procedure attivate dalle banche con i loro clienti, sulle moratorie, sulla cassa integrazione e sulla liquidità. Tutti hanno convenuto che, pur nell’esigenza di tarare le aspettative del sistema imprenditoriale che sono orientate all'immediatezza, le procedure non possono essere frettolose anche e soprattutto a garanzia dell’imprenditore stesso e delle specificità delle singole imprese. Procedure comunque operative, e il credito stabilito sulla soglia dei 25.000 euro per chi ha presentato domanda è in fase di erogazione nel giro di qualche giorno per la singola posizione. Gli istituti si sono già attivati da tempo per le moratorie sui mutui e sono state concesse la maggior parte delle richieste; il credito da 25.000 euro è operativo, mentre l’anticipazione della cassa in deroga per alcune banche è già attiva ed è in via di estensione su altri istituti grazie anche all’intervento del Fondo di Garanzia della Regione Piemonte. “Un incontro necessario che ho voluto per dissipare i dubbi sulle tempistiche di erogazione della liquidità e sulla omogeneità dei comportamenti sul territorio commenta Tronzano - Sarà un appuntamento periodico perché i nostri imprenditori devono essere certi che il sistema Piemonte è al loro fianco con tutte le armi possibili".
Martedì 21 aprile
Ore 20. Insediato il gruppo di lavoro sulla sanità. Il gruppo di esperti che affiancherà la Giunta regionale per la gestione della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus in Piemonte si è insediato questo pomeriggio nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza del presidente Alberto Cirio e dell’assessore Luigi Icardi,
Il coordinatore Ferruccio Fazio, già ministro della Salute e oggi sindaco di Garessio, ha rilevato come l’emergenza renda indispensabile agire immediatamente sul fronte della medicina territoriale attraverso un percorso condiviso con tutti gli interlocutori del comparto, dai medici di medicina generale, agli infermieri, ai nuovi operatori delle Usca. “Come da indicazione del presidente Cirio - ha sintetizzato - entro luglio presenteremo un piano organizzativo applicabile operativamente già a settembre. Nell’immediato, forniremo alla politica delle indicazioni tecniche e scientifiche sulle misure di contenimento sociale, in vista della scadenza del 3 maggio”. Per approfondire
Ore 19.30. 2.976 pazienti guariti e 1.747 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 2.976 (208 in più di ieri): 269 (+7) in provincia di Alessandria, 111 (+12) in provincia di Asti, 149 (+35) in provincia di Biella, 307 (+21) in provincia di Cuneo, 241 (+11) in provincia di Novara, 1.530 (+113) in provincia di Torino, 158 (+5) in provincia di Vercelli, 170 (+4) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni. Altri 1.747 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi diventano 2.524. Sono 71 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.524 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 488 Alessandria, 130 Asti, 150 Biella, 185 Cuneo, 227 Novara, 1.072 Torino, 143 Vercelli, 101 Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 22.149 (+712 rispetto a ieri, incremento rapportato al raddoppio del numero di tamponi eseguiti tra domenica, circa 3.000, e lunedì, quasi 6.000), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 2.962 Alessandria, 1.234 Asti, 809 Biella, 2.128 Cuneo, 2.031 Novara, 10.699 Torino, 996 Vercelli, 947 Verbano-Cusio-Ossola, 218 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 125 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 291 (-10 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.195. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.416. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 107.850, di cui 55.052 risultati negativi.
#coronaviruspiemonte I grafici sui casi di persone positive al #Covid_19 registrati in #Piemonte fino al #20aprile pic.twitter.com/ObUIgCHANh
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#coronaviruspiemonte La panoramica della situazione comunicata oggi dall'Unità di Crisi della @regionepiemonte pic.twitter.com/BNZxdRrlFT
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Ore 18. Donazione Rotary. L’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, esprime vivo apprezzamento per la donazione di 2000 mascherine e di una tanica di liquido disinfettante.effettuata dal Distretto Rotary 2031 (Alto Piemonte e Valle d’Aosta), Il materiale è stato destinato in parte a FISH/ANFFAS e in parte a Fio.PSD, (Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora), l’associazione presieduta da Cristina Avonto che si farà carico di distribuirlo alle diverse strutture piemontesi che si occupano di per queste persone. “Un apprezzabile gesto di solidarietà che si pone nel solco di un’efficace integrazione con gli interventi messi in campo dalla Regione Piemonte a favore dei servizi territoriali rivolti ai soggetti più fragili della società, verso cui noi tutti dobbiamo prestare una cura particolare. Le istituzioni pubbliche - ha commentato Caucino - non possono che trarre beneficio dalla collaborazione con il vasto e variegato mondo di chi vede nel volontariato la propria finalità associativa. Questa ne è la dimostrazione tangibile”.
Ore 11. Le e-mail perse siano lezione per tutti. Il presidente Alberto Cirio sostiene che la scomparsa delle e-mail in cui i medici di base segnalavano pazienti con sintomi riconducibili al Coronavirus "deve essere una lezione per tutti. Quelle e-mail dovevano arrivare ai Servizi di igiene delle aziende sanitarie. È evidente che se i Sisp avevano 450 addetti e oggi ne hanno quasi 800, perché sono stati raddoppiati in poche settimane, è perché negli anni non si è intervenuto su questi aspetti e non si è mai investito".
Ore 11. Riaprire gli asili nido. Il presidente Alberto Cirio conferma ai microfoni di Rai Radio 1 l'ipotesi allo studio in Piemonte di riaprire gli asili nido: “Non possiamo non pensare alle famiglie che, se tornano a lavorare, non sanno dove mettere i bambini. Questo è un dovere istituzionale e morale, lo dico anche da papà. Non possiamo pensare che ripartano le aziende senza che riparta la possibilità di far guardare i bambini durante l'orario di lavoro".
Ore 11. Un ddl sugli adempimenti burocratici. A Rado Radio Uno il presidente Alberto Cirio ha anticipato che "all'inizio della prossima settimana presenterò un disegno di legge che sospende tutta una serie di adempimenti burocratici in Piemonte”.
Ore 11. Piemonte e Lombardia vadano di pari passo. Ospite di Rai Radio Uno, il presidente Alberto Cirio ha ribadito che la Fase2 “venga organizzata per aree omogenee. Il Governo eviti gli errori di inizio marzo, quando si facevano misure che differivano da provincia a provincia, manco il virus seguisse i confini amministrativi. Non posso immaginare soluzioni e tempistiche diverse tra Lombardia e Piemonte, ad esempio, perché c'è una interconnessione di lavoratori, di aziende e di studenti che fa si che le due regioni debbano muoversi di pari passo. Guardiamo con grandi speranze alla data del 4 maggio. Gli ultimi dati ci dicono che il contagio zero in Piemonte sarebbe addirittura il 21 maggio, io ci spero...".
Lunedì 20 aprile
Ore 21. Domani i fioristi possono riaprire. L’assessore regionale al Commercio, Vittoria Poggio, annuncia che “i fioristi possono riprendere la loro attività. Finalmente, dopo le innumerevoli giravolte governative e il ricorso discutibile a una piattaforma social da parte di un ministro della Repubblica per comunicare e chiarire il contenuto del decreto del 22 marzo in relazione all’attività di vendita al dettaglio di piante e fiori, proprio in queste ore il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che i fioristi potranno riaprire, se pure ovviamente rispettando le norme sanitarie in vigore. Sono certa che questa notizia permetterà a molti titolari, lavoratori e famiglie di vedere il loro futuro economico e d’impresa con maggiore tranquillità e fiducia, con la consapevolezza che questo è solo il primo passo verso il ritorno alla normalità”. La nota esplicativa
Ore 20. Domani si insedia la task force per la Fase2 della sanità. Si insedierà domani la task force di esperti, presieduta dall’ex ministro della Salute Ferruccio Fazio, a cui la Giunta ha dato oggi il via libera ufficiale. Il gruppo di esperti darà supporto all’Assessorato alla Sanità e avrà il compito di analizzare e certificare le carenze strutturali che l’emergenza Coronavirus ha messo in luce sul sistema sanitario territoriale, per programmare la Fase 2 della sanità in Piemonte. Per approfondire
Ore 19.30. 70.000 test sierologici sul personale sanitario. Via libera della Giunta regionale a un piano di screening che verifichi, mediante l'effettuazione di test immunometrici IgG semiquantitativi, la risposta nei confronti del Coronavirus del personale del Servizio sanitario, dei medici specialisti ambulatoriali, degli operatori del 118 che operano nel Servizio sanitario regionale e dei medici convenzionati (medici di base, guardie mediche e pediatri di libera scelta).
“Dagli esiti di questa indagine - osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - contiamo di ottenere preziose indicazioni ai fini della ripianificazione delle misure di contenimento dell’epidemia e della conseguente attività ospedaliera e territoriale”. Per approfondire
Ore 19. 2.768 pazienti guariti e 1.667 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è 2.768 (143 in più di ieri): 262 (+29) in provincia di Alessandria, 99 (+1) in provincia di Asti, 114 (+10) in provincia di Biella, 286 (+11) in provincia di Cuneo, 230 (+11) in provincia di Novara, 1.417 (+58) in provincia di Torino, 153 (+14) in provincia di Vercelli, 166 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 (+1) provenienti da altre regioni. Altri 1.667 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi diventano 2.453. Sono 74 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 17 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 2.453 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 483 Alessandria, 123 Asti, 148 Biella, 181 Cuneo, 223 Novara, 1.029 Torino, 141 Vercelli, 99 Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 21.437 (+293 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.839 in provincia di Alessandria, 1.145 in provincia di Asti, 790 in provincia di Biella, 2.090 in provincia di Cuneo, 1.999 in provincia di Novara, 10.319 in provincia di Torino, 985 in provincia di Vercelli, 940 nel Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 301 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.108. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.140. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 102.082, di cui 51.725 risultati negativi.
Ore 18. Risolvere le carenze strutturali della sanità. Il presidente Alberto Cirio commenta così ai microfoni di Sky la decisione di istituire il gruppo di lavoro sulla sanità affidato all'ex ministro Ferruccio Fazio: "C'è una Fase2 per l'economia ma anche per la sanità. Oggi non abbiamo più l'assillo dei letti della terapia intensiva, ma abbiamo la necessità di sollevare gli ospedali perché tornino alla loro funzionalità, dal momento che la gente si ammala anche di altro e il sistema sanitari deve essere pronto. Questa situazione ha fatto capire quelle che erano le carenze strutturali da anni della sanità piemontese, ovvero l'assenza di una medicina territoriale in grado di intercettare le persone prima di arrivare in ospedale. Oggi che queste ferite sono aperte, e si capisce dove uno si è fatto male, dove i problemi hanno creato le maggiori criticità, è necessario adottare misure immediate e urgenti per cui se il contagio dovesse nei prossimi mesi tornare troverà il sistema più pronto a respingerlo".
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Ore 17.30. Accertare le responsabilità nelle Rsa. Ai microfoni di Sky il presidente Alberto Cirio dichiara che “è in corso un monitoraggio completo. Bisognerà con rigore accertare tutte le responsabilità. La tutela della salute è fondamentale, soprattutto quando si parla di persone fragili e anziane".
Ore 17. Sospendere il Registro debitori in agricoltura. Gli assessori all'Agricoltura di Piemonte, Lombardia e Veneto hanno chiesto al ministro Teresa Bellanova una sospensione fino al 31 dicembre del Registro nazionale debitori per le aziende agricole. "Le aziende agricole - afferma il piemontese Marco Protopapa - hanno la necessità di reperire liquidità per ripartire e competere sul mercato. Molte di esse, per debiti con l'Inps o derivanti dalle quote latte o da contributi comunitari erroneamente erogati, non hanno la possibilità di accedere alle risorse messe a disposizione. Ci sembrerebbe di buonsenso disapplicare questa condizionalità per qualche mese e permettere a tutte di accedere almeno ai fondi esistenti".
Ore 16.30. Esercizi commerciali chiusi il 25 aprile e il 1° maggio. Il presidente Alberto Cirio ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura di tutti gli esercizi commerciali il 25 aprile e il 1° maggio, ad eccezione di farmacie, parafarmacie e degli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari. Aperte anche le edicole, i distributori di carburanti e le aree di servizio sulla rete autostradale. Consentite le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici, da eseguire nel rispetto delle regole di sicurezza. Il testo dell'ordinanza I chiarimenti
Ore 14,30. Prorogato il bando per i processi produttivi. La Regione ha prorogato al 30 settembre il termine per accedere ai finanziamenti del bando “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi”. Il differimento è stato disposto per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo e, in particolare dell’artigianato e del commercio, provati da questo difficile periodo di emergenza. I fondi disponibili ammontano a 33 milioni di euro.
Come precsa l’assessore regionale alle Attività Economiche e Produttive, Andrea Tronzano, "le risorse servono soprattutto per la sicurezza e per il rafforzamento dello smart working.” Per approfondire
Ore 9. Guardiamo al 4 maggio con positività e speranza. Il presidente Alberto Cirio guarda alla data del 4 maggio "con grande positività e speranza. Lavoriamo per avere quel giorno davvero la possibilità di ripartire. Ma questa è un’emergenza sanitaria, per cui ripartiremo soltanto quando ce lo diranno i dati dei sanitari, dei medici, degli scienziati. E il giorno dopo non sarà più come prima: sarà una nuova normalità con cui dovremo confrontarci e con cui dovremo imparare a convivere. Dovremo accettarla, cambieranno alcune nostre abitudini, si introdurrà qualche nuova regola, ma ci permetterà di ripartire. I prossimi giorni saranno decisivi”.
Ore 9. L’orto non sia scusa, serve buonsenso. Nella diretta Facebook di ieri sera il presidente Alberto Cirio ha ammonito che “la questione dell’orto non diventi la scusa per andare nella propria seconda casa, mi affido al buonsenso di tutti. Attenzione: l'orto non può essere il giardino della seconda casa, bisogna essere molto chiari. L’orto è solo quel piccolo fazzoletto di terreno che uno coltiva per il proprio sostentamento. Questo si può fare. Abbiamo fatto tanti sacrifici, stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel anche se l’attenzione deve rimanere alta e dobbiamo sopportare ancora le misure di contenimento perché tutto possa passare più in fretta”.
Ore 9. In settimana novità sui test sierologici. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato su Facebook che “i laboratori di Cuneo, dell’Amedeo di Savoia di Torino e dell’Università del Piemonte orientale hanno già effettuato una serie di test per creare un protocollo piemontese da sottoporre allo Stato per la validazione dei sierologico e nei prossimi giorni avremo novità importanti. I test sierologici sono un tema delicato, purtroppo non è ancora arrivata una parola chiara da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, e questo è un peccato. Il test dà la patente di indennità a chi ha già fatto la malattia. Chi ce l’avrà potrà tornare al lavoro prima e muoversi con maggiore sicurezza”.
Allegati
- Gli aggiornamenti dal 21 marzo al 19 aprile
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- Gli aggiornamenti dal 21 febbraio al 20 marzo
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