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Domenica 8 marzo
Ore 19.45. Altri tre decessi. E' arrivata all'Unità di crisi della Regione Piemonte la conferma della positività al Coronavirus di tre persone decedute tra la notte scorsa e questo pomeriggio nell’ospedale di Tortona, trasformato in Covid Hospital. Si tratta di due uomini, uno di 81 anni di Pontecurone e uno di 75 anni di Rosignano Monferrato, e di una donna di 90 anni di Carezzana. Tutti presentavano un quadro clinico compromesso. Il numero dei deceduti positivi al virus in Piemonte sale così a nove.
Ore 19.45. Il bollettino dei contagi. Al momento sono 373 le persone risultate positive al test del Coronavirus. I ricoveri ospedale sono 295, 45 dei quali in terapia intensiva. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 69 persone. Finora sono 1.700 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1.327 sono risultati negativi.
Ore 18. Il presidente Mattarella telefona a Cirio. ”Ringrazio di cuore il presidente Mattarella per il tempo e le parole dedicate a me e al nostro Piemonte - ha dichiarato il presidente Alberto Cirio, in isolamento nella sua casa di Alba -. Nell’augurarmi una pronta guarigione, ha espresso un pensiero di stima per il grande sforzo che tutto il sistema piemontese sta mettendo in campo per affrontare questa emergenza. L’ho ringraziato a nome di tutto il territorio. Sappiamo che lo lega un rapporto speciale alla nostra terra e noi, quando questo momento difficile sarà finalmente superato, ci auguriamo di poterlo ospitare presto in Piemonte”.
Ore 17.20. Aumentano le chiamate al numero verde. Impennata di telefonate negli ultimi giorni al numero verde sanitario, 800.19.20.20, che è passato da una media di 700 telefonate al giorno alle 1800 di giovedì, alle 2900 venerdì, fino alle 3800 sabato. Contestualmente sono aumentare le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112, che è stato potenziato per fare fronte a questo flusso improvviso.
L'Unità di crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800.19.20.20 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo. Deve essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus.
Ore 17.15. Nuovo decesso in Piemonte. E' deceduto questo pomeriggio all’ospedale di Alessandria un paziente di 75 anni per arresto cardiorespiratorio. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni presso il reparto di Malattie infettive con un quadro clinico pregresso definito dai medici fortemente compromesso ed era risultato positivo al test sul Coronavirus. Si tratta del sesto caso in Piemonte.
Ore 16. L'appello dell'assessore Icardi. "Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali, L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla".
Nel ricordare in quali direzioni si sta muovendo la Regione, l'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, lancia un appello ai piemontesi: "E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del Sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo".
Ore 16. Test su tutta la Giunta regionale. A seguito del riscontro della positività del presidente Alberto Cirio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto il "Covid-test" su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente.
Il responsabile dell’Unità, Mario Raviolo, osserva che in linea generale il tampone viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio.
L’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di Crisi per evitarne eventuali compromissioni. "Sono comunque operativo - rileva l’assessore - e mantengo costantemente il contatto con il presidente Cirio e l’Unità di crisi"
Ore 15. Governo al lavoro sui dubbi del decreto. Gli uffici legislativi dei diversi ministeri e della presidenza del Consiglio sono al lavoro in queste ore per sciogliere i dubbi interpretativi legati al nuovo decreto e dare
velocemente una risposta alle richieste che stanno arrivando.
Ore 13.15. Misure stringenti per prevenire una situazione disastrosa. Il presidente Alberto Cirio evidenzia che "con le misure più restrittive per le province piemontesi di Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e VCO abbiamo la possibilità di provare tutti gli strumenti per prevenire un ulteriore diffusione del contagio Rispetto a quello che è successo in Lombardia, che è in ginocchio, abbiamo una settimana di anticipo. Ecco perché abbiamo chiesto un irrigidimento delle misure: sappiamo che è un disagio per tutti, ma è commisurato alla necessità di sicurezza per le nostre famiglie, per i nostri figli e soprattutto per i nostri anziani".
Ore 13. Il bollettino dei contagi. Passate a 320 le persone risultate positive al test in Piemonte. In ospedale ne sono ricoverate 214: di queste 38 si trovano in Terapia intensiva, e 176 in altri reparti. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 63 persone. Cinque le persone decedute. Finora sono 1511 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1009 sono risultati negativi. Continua la raccolta dei dati epidemiologici ed un aggiornamento dettagliato a livello provinciale è previsto in serata.
Ore 12. Il presidente Cirio positivo al test. Il presidente Alberto Cirio è risultato positivo al test del Coronavirus. In una diretta su Facebook ha dichiarato che “il virus non mi ha fermato, non mi ha tolto la voglia di combattere per il mio Piemonte, per l’interesse dei piemontesi. Ci sono e sono operativo, con impegno e determinazione. Sono un po’ preoccupato, ma con serenità: tutti insieme ce la possiamo fare. Vivo isolato in una parte della mia casa, ma sto bene e non ho sintomi. Questa cosa non mi distoglie dalle mie responsabilità, dal governo della Regione. In un momento più che mai difficile, l’attività proseguirà senza ostacoli, in costante collegamento e garantendo al Piemonte, ai piemontesi e all'Italia il mio massimo supporto”.
#coronaviruspiemonte Le dichiarazioni del presidente della @regionepiemonte @Alberto_Cirio https://t.co/rwFQVuKR4b
— Piemonte Informa (@PiemonteInforma) March 8, 2020
Cirio ha effettuato il test nelle scorse ore, come fatto a scopo precauzionale anche da altri colleghi presenti presenti a Roma il 4 marzo per l’incontro con il presidente a Palazzo Chigi. Il presidente ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia.
Ore 8. Il decreto del Governo. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato nella notte un nuovo decreto contenente le misure urgenti per contenere il contagio da Coronavirus in Lombardia e in altre 14 province, tra cui Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Leggi il testo
Le principali misure per queste province: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita, quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza; consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza a chi si trovasse nelle prime ore di domenica fuori da queste zone; gli spostamenti dovranno essere giustificati alle forze dell'ordine presenti ai varchi o di pattuglia sul territorio; chi accusa sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, e contattare il proprio medico curante; chi si trova in quarantena ha il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione.
Inoltre: sospende i servizi per l’infanzia e l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, con indicazione ai presidi di approntare, se possibile, la didattica a distanza; vieta qualsiasi manifestazione sportiva con pubblico, consente gli allenamenti e le gare a “porte chiuse”, sospende tutte le manifestazioni organizzate in luogo pubblico o privato, comprese le attività culturali, chiude cinema, teatri, discoteche e sale da ballo; sospende le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri, le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere e ricreativi; limita la visita ai parenti ricoverati in ospedale o in casa di riposo; consente l’attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18 a patto che il gestore faccia rispettare la distanza di un metro tra gli avventori; chiude nelle giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita e i negozi all’interno dei centri commerciali; dispone che nei giorni feriali le farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari rimangano aperti garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; consente l'apertura dei luoghi di culto se viene rispettato il metro di distanza tra i fedeli; dispone che i dipendenti pubblici e privati ricorrano al congedo ordinario o alle ferie, oppure siano autorizzati al "lavoro agile"..
Per le province di Torino, Cuneo e Biella devono essere rispettate le limitazioni valide per il resto del territorio nazionale. In queste zone la sospensione dell'attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado è confermata fino al 15 marzo.
Il compito di far rispettare i contenuti del decreto spetta ai prefetti, che possono avvalersi delle forze di polizia e del supporto dei Vigili del fuoco e dell'esercito.
Il mancato rispetto delle disposizioni può essere punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, ai sensi dell'articolo 650 del Codice penale, che sancisce l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro,
Sabato 7 marzo
Ore 19.25. L’aggiornamento dei contagi. Al momento, sono 221 le persone risultate positive al test in Piemonte. Ne risultano 162 ricoverate in ospedale, 38 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al San Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 ad Alessandria, 1 a Novara. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute.
Ore 19.20. Riorganizzazione degli ospedali. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi: “Abbiamo rappresentato al Governo la situazione di difficoltà del Piemonte. Non vogliamo compiere fughe in avanti, ma è necessario prendere atto che non è più possibile ricondurre i contagi a focolai accertati. In questo caso, la norma prevederebbe l’applicazione delle stesse disposizioni riservate alle zone con focolai autoctoni, come la ‘zona gialla’ in Lombardia. Attendiamo al più presto una risposta”.
Ore 19.20. In ogni ospedale un reparto per l’emergenza. Sulla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da Coronavirus, l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, osserva “che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all’emergenza, in modo da evitare il più possibile la movimentazione dei malati verso i Covid Hospital. Secondo la letteratura scientifica ad ogni posto di Rianimazione corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital”.
Ore 19.15. Nuove assunzioni di personale. Da lunedì inizieranno le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di Crisi è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina delle Università di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo. Si sta inoltre predisponendo un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia”.
Ore 19.15. Acquisto dispositivi e apparecchiature. È stato messo a punto un nuovo meccanismo centralizzato di acquisto del materiale necessario alle strutture sanitarie piemontesi per la gestione dell’emergenza. Presso l’Unità di crisi è operante da oggi un Ufficio acquisti beni e servizi. Due gli obiettivi primari: dotare il personale delle necessarie misure di protezione e potenziare le terapie intensive. Sul primo fronte sono già in via di distribuzione alle aziende sanitarie 33.000 mascherine ffp2 e ffp3, 1.000 fra camici e tute impermeabili, un migliaio di visiere, altrettanti calzari, 80.000 guanti. Sul fronte delle terapie intensive sono stati acquistati 5.000 caschi cpca, 120 fibroscopi monouso e 100 pompe-siringhe. È inoltre in fase di acquisto una prima tranche di 30 ventilatori polmonari.
Ore 17.15. Richiesto l’aiuto di Arpa per il rispetto delle regole. L’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, ha deciso di estendere temporaneamente il raggio di competenze di Arpa Piemonte per il contenimento della diffusione del Coronavirus: “Lunedì mattina faremo il punto in una riunione per individuare azioni in grado di alleggerire il lavoro delle Asl e dei Comuni per tutelare la salute pubblica”.
Da più Comuni infatti sono arrivate segnalazioni di assembramenti di persone all’interno di locali pubblici che non osservano le indicazioni del Ministero della Sanità sul metro di distanza tra ognuna di esse: “Questi comportamenti non aiutano - sostiene Marnati - Le disposizioni per evitare la diffusione del virus sono chiare e vanno tutte nella direzione di scoraggiare gli assembramenti di persone. purtroppo sono ancora molti i giovani che dimostrano di non percepire la gravità della situazione in atto”. Nell'immediato Arpa su segnalazione dei sindaci potrebbe essere coinvolta per verificare i locali affollati e verificarne il limite dell'inquinamento acustico.
Ore 17. Cirio ringrazia Intesa Sanpaolo. Il presidente Alberto Cirio ringrazia l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, per aver espresso la disponibilità dell’istituto per mettere a disposizione 100 milioni di euro per progetti specifici sull’emergenza sanitaria: “Un gesto prezioso che fa sentire le istituzioni meno sole in un momento così difficile e complesso per il nostro Paese. Il Piemonte è una terra dove la solidarietà e la generosità dei privati ha consentito negli anni di realizzare opere e progetti fondamentali per il territorio. Per questo le parole di Carlo Messina sono oggi per noi un grande conforto. Sapere di poter contare sul supporto di una realtà come Intesa Sanpaolo è un aiuto prezioso oggi più che mai”.
Ore 14. Valutare misure più restrittive. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alle misure di contenimento in atto sul territorio piemontese.
“Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi - spiega Cirio - ho chiesto al premier Conte e al ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio registrata nelle ultime 48 ore, infatti, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente. Abbiamo chiesto, pertanto, di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l’analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l’espansione del virus”.
Ore 14. Nuovo bollettino dei contagi. E' salito a 207 il numero delle persone risultate positive al test sul Coronavirus in Piemonte. I pazienti ricoverati in ospedali sono 148, di cui 38 in Terapia intensiva. Altre 54 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.Finora sono 1046 i tamponi eseguiti, 713 dei quali risultati negativi.
Ore 11.30. Il bollettino dei contagi. Sono diventate 175 le persone risultate positive al test. I pazienti ricoverati in ospedale sono 118, di cui 36 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 10 a Torino (4 al S. Giovanni Bosco, 3 alle Molinette, 1 al Maria Vittoria, 1 al Martini, 1 al Mauriziano), 4 al San Luigi di Orbassano, 1 ad Alessandria, 1 a Biella, 1 a Cuneo. Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi. Finora sono 918 i tamponi eseguiti, 644 dei quali risultati negativi.
Venerdì 6 marzo
Ore 20. Altri due decessi. Sono cinque le persone decedute in Piemonte che sono risultate positive al test per il Coronavirus. Oggi sono morti ad Alessandria un uomo di 77 anni, con una grave patologia polmonare cronica già curata in ossigenoterapia domiciliare, e un altro uomo di 78.
Nella notte a Novi Ligure era morta una donna di 81 anni, affetta da pluripatologie e risultata positiva al test, ricoverata da qualche giorno nel Pronto soccorso, dove si era presentata con sintomi influenzali e tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico è peggiorato improvvisamente, fino al decesso avvenuto nella fase di trasferimento in Rianimazione.
I primi due deceduti, nei giorni scorsi, erano stati due uomini di 80 e 76 anni negli ospedali di Tortona e Novi Ligure.
Ore 19.15. La situazione sanitaria. L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi: "Visto il sovraccarico dell’Istituto Superiore di Sanità, è probabile che a breve il Piemonte verrà autorizzato a certificare la positività al virus in modo autonomo. Sul fronte dell'assistenza abbiamo 64 posti di Rianimazione dedicati, ma a breve ne creeremo di nuovi. E probabilmente affiancheremo a quello di Tortona un secondo Covid-19 Hospital piemontese. Inoltre, presso l’Unità di Crisi abbiamo creato un servizio che si occupa delle nuove assunzioni in sanità”.
Ore 19. Riaperta la Medicina delle Molinette. E’ stato regolarmente riaperto il reparto di Medicina generale dell’ospedale Molinette di Torino, dove una coppia ricoverata di anziani coniugi questa notte è risultata positiva al test. La Direzione ha provveduto immediatamente a isolare i pazienti, mettere in quarantena il personale sanitario, garantendo nel contempo la continuità dell’attività del reparto, che è stato prontamente sanificato.
Ore 19. Un video contro il virus. Da un’idea condivisa con l’Unità di crisi della Regione Piemonte, gli studenti e i docenti dell’Ipsia Castigliano, in collaborazione con l’Asl di Asti, hanno realizzato un video, un trailer e una serie di spot per comunicare le regole fondamentali per prevenire possibili contagi da Coronavirus. Sei spot e un trailer con testimonial di eccezione per dare un messaggio di tranquillità e consapevolezza ai concittadini astigiani, tra i più colpiti dalla malattia in Piemonte: il sindaco Maurizio Rasero, il vescovo Marco Prastaro, il farmacista Michele Maggiora, il preside Franco Calcagno, il medico Rino Barbero e la nuotatrice Alice Franco (quest’ultima lo ha realizzato dal suo ritiro a Brunico con la nazionale). Nei loro spot, oltre a ricordare alcuni principi di igiene fondamentali per non trasmettere il contagio, invitano i cittadini al rispetto delle regole indicate dal Ministero e li sollecitano a non lasciarsi prendere allo sconforto perché “insieme possiamo farcela a superare questo difficile momento”.
“Ringrazio di cuore gli studenti, i docenti, il preside del Castigliano e quanti hanno collaborato a questa bella iniziativa - commenta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - E’ quanto mai importante in questo momento trasmettere e trasferire alle persone un messaggio di condivisione di una battaglia comune, dove ognuno, Servizio sanitario nazionale e cittadini, deve fare la propria parte. Insieme cer la faremo, ne siamo certi”.
Ore 18.30 Il bollettino dei contagi. Sono 166 le persone risultate positive al test sul Coronavirus Le persone tuttora ricoverate in Terapia intensiva sono 35. Finora sono 893 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 623 dei quali risultati negativi.
Ore 16.30. Aiuti alle famiglie. La prossima settimana si definirà invece il capitolo dedicato alle famiglie che stanno sopportando dei costi causati dalla sospensione delle attività didattiche nelle scuole: “Siamo al lavoro - ha annunciato il presidente Cirio - per integrare in maniera complementare il decreto che il Governo assumerà martedì con risorse aggiuntive: sulla base dei contenuti sceglieremo se aumentare le quote dell’aiuto economico oppure allargarlo alle fasce che non verranno inserite”.
Ore 16.30. Cassa in deroga. Un altro aspetto che ci si aspetta venga definito dal Governo è la concessione della cassa integrazione in deroga anche alle aziende con meno di sei dipendenti. “Le Regioni lo hanno chiesto - ha precisato Cirio - per consentire ai dipendenti di queste imprese di ricevere uno stipendio anche se sono lasciati a casa per mancanza di clientela nel caso di quelle turistiche o perché le lezioni sono sospese nel caso di quelli che si occupano di ristorazione scolastica”.
Ore 16.30. Prime misure per l’economia. La Regione Piemonte ha assunto le prime misure per sostenere l’economia messa in difficoltà dall’emergenza provocata dal Coronavirus.
“Innanzitutto – hanno annunciato il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio e Attività produttive, Andrea Tronzano, nel corso di una conferenza stampa - abbiamo deciso di anticipare i tempi di erogazione dei contributi e dei finanziamenti dovuti agli enti e alle associazioni. Metteremo così in circolo da lunedì risorse per 200 milioni di euro. In secondo luogo abbiamo disposto la sospensione del pagamento delle rate dei mutui che 1000 aziende piemontesi hanno in corso con Finpiemonte, per un importo complessivo di 110 milioni. Infine, da venerdì prossimo, 13 marzo, potremo ricorrere al Fondo di garanzia per aiutare le piccole e medie imprese in difficoltà a pagare gli interessi che hanno nei confronti delle banche e ad accedere a nuove forme di credito che potranno servire, ad esempio, a pagare gli stipendi dei dipendenti”.
“Ci eravamo impegnati a varare misure in tempi rapidi - ha evidenziato Cirio - e abbiamo mantenuto l’impegno con azioni concrete che rappresentano segnali importanti per affrontare un’emergenza che sta diventando costante”.
Pubblicato da Regione Piemonte su Venerdì 6 marzo 2020
Ore 11. Più posti in Rianimazione. Il presidente Alberto Cirio rende noto che aumentano i posti di Rianimazione negli ospedali del Piemonte: “Siamo arrivati a 270 letti. Li abbiamo potenziati con dei caschi di ventilazione, che permettono di affrontare le crisi respiratorie”.
Ore 11. Preso decisioni in autonomia. Il presidente Alberto Cirio afferma che per gestire la situazione “abbiamo preso decisioni in autonomia, ma sempre consultando il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il Piemonte ha quattro province che confinano con la Lombardia e ci sono zone più vicine a Lodi di tanti Comuni lombardi”.
Ore 9.30. Bollettino dei contagi. L’Unità di crisi della Regione comunica che sono 135 le persone finora risultate positive al test sul Coronavirus in Piemonte: 47 in provincia di Asti, 31 nell’Alessandrino, 32 in provincia di Torino, 6 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 in provincia di Novara, 2 nel Biellese, 7 nel Vercellese, 2 a Cuneo e 5 provenienti da fuori regione. Tre le persone decedute.
I ricoveri in ospedale sono 80, di cui 25 in Terapia intensiva: 4 ad Asti, 8 a Torino, 2 a Orbassano, 4 a Vercelli, 5 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo. Sono in isolamento domiciliare 52 persone.
Finora sono 666 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 445 dei quali risultati negativi.
Ore 9.30. Un secondo decesso a Novi Ligure. È mancata nella notte a Novi Ligure una donna di 81 anni. Affetta da pluripatologie e risultata positiva al test del Covid 19, era ricoverata da qualche giorno presso il Pronto soccorso, dove si era presentata con sintomi influenzali ed era tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico è peggiorato improvvisamente ed è deceduta nella fase di trasferimento in Rianimazione. Sale quindi a tre il numero delle persone decedute in Piemonte, con positività al Coronavirus.
Ore 9.30. Coniugi positivi alle Molinette. Nella serata di ieri é risultata positiva al Coronavirus una coppia di 80 anni, ricoverata dai primi giorni di marzo presso il reparto di Medicina generale (diretto dal dottor Luca Scaglione). I coniugi erano arrivati in ospedale per quella che sembrava influenza, purtroppo non dichiarando che era venuto a fare loro visita proprio in quei giorni il figlio, che lavora nella “zona rossa” di Lodi.
Durante la giornata di ieri le loro condizioni sono peggiorate e dagli accertamenti sono risultati positivi al Coronavirus. Immediatamente, la direzione dell'ospedale ha attivato tutte le procedure, compresa l’analisi del percorso dei pazienti dal loro arrivo. La paziente è già stata trasferita presso l’Amedeo di Savoia, come da procedura regionale, mentre il paziente, più critico, è ricoverato in Rianimazione. Essendo degenti allettati, nessun rischio per gli altri ricoverati, che in termini precauzionali sono stati comunque spostati in altri reparti. Sono già in corso le analisi epidemiologiche per mettere in sicurezza gli operatori ed eventuali visitatori che hanno avuto contatti con i due pazienti.
Giovedì 5 marzo
Ore 22. Al lavoro per le famiglie e le imprese. "Stiamo lavorando a una grande azione che possa aiutare le famiglie e le imprese che in questo momento si trovano nella difficoltà": il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha fatto il punto sull'emergenza Coronavirus al termine di una giornata in cui "siamo arrivati a 108 contagi e, soprattutto, abbiamo registrato il secondo decesso. L'obiettivo è essere pronti con misure economiche forti", sottolinea annunciando che presenterà questo lavoro domani, dopo una video conferenza con tutti i sindaci dei capoluoghi piemontesi e i prefetti. "Oggi abbiamo lavorato soprattutto a leggere, studiare e approfondire il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che disciplina la vita fino al prossimo 3 aprile attraverso una serie di restrizioni. Siamo andati ad approfondirle e verificarle per predisporre una circolare che preveda chiarimenti sulle limitazioni".
Ore 18.30. Il bollettino dei contagi. Sono 108 le persone risultate positive al test: su base provinciale 43 Asti, 24 Alessandria, 19 Torino, 5 Verbano-Cusio.Ossola, 3 Novara, 2 Biella, 8 Vercelli, più 4 provenienti da fuori regione.
Sono 61 le persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di queste, 18 si trovano in terapia intensiva: 4 ad Asti, 3 a Torino, 2 a Orbassano, 2 a Vercelli, 2 a Tortona, 2 a Biella, 2 a Novi Ligure e 1 ad Acqui Terme.
Finora sono 648 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 437 dei quali risultati negativi.
Ore 18.30. Un decesso a Novi Ligure. Un uomo di 76 anni, ricoverato in Terapia intensiva per polmonite bilaterale, e una donna di 81 anni, anche lei in terapia intensiva, affetta da pluripatologie, sono morti nell’ospedale di Novi Ligure. Il primo è risultato positivo al test, la seconda negativa. La conferma delle analisi è giunta nel pomeriggio, mentre rimane da chiarire se la positività al Coronavirus sia la causa della morte dell’uomo.
Sale quindi a due il numero delle persone decedute in Piemonte con positività al Coronavirus. Il primo caso era stato riscontrato ieri nell’ospedale di Tortona, con il decesso di un uomo di 80 anni, cardiopatico.
Ore 17.30. Stanza virtuale in Regione. L’Assessorato regionale all’Innovazione e ai Servizi digitali sta allestendo nella sede di via Principe Amedeo 17 a Torino una stanza virtuale attraverso la quale proseguirà l’attività istituzionale. Interrompere i lavori degli uffici aggiungerebbe infatti un tassello in più nell’elenco dei problemi già gravi provocati dalla diffusione del contagio, dopo la sospensione di trasferte e incontri.
Ore 12.30 Sospese le attività chirurgiche ordinarie. L’Unità di crisi ha diramato questa mattina una comunicazione a tutti i direttori delle aziende sanitarie del Piemonte che dispone la sospensione degli interventi chirurgici ordinari e gli interventi sanitari che implicano l’utilizzo delle sale operatorie, fatta eccezione per gli interventi chirurgici urgenti, quelli salvavita e quelli di tipo oncologico.
La decisione è stata assunta allo scopo di mettere in atto ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus.
Ore 12.30 Aggiornamento dei casi in Piemonte. Sono 97 i casi al momento positivi: 41 in provincia di Asti, 24 nell’Alessandrino, 16 in provincia di Torino, 5 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 in provincia di Novara e 5 nel Vercellese, più 3 casi provenienti da fuori Piemonte.
Le persone tuttora ricoverate in ospedale sono 53: 22 in reparti di Malattie infettive (8 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 3 ad Alessandria, 2 a Vercelli), 17 in Terapia intensiva, 14 in altri reparti. Le persone in isolamento fiduciario domiciliare sono 44.
Ore 12.30. Operatività dei Pronto soccorso. Sono pienamente operativi i Pronto soccorso di Chivasso e di Biella. Restano chiusi Novi Ligure, in attesa del trasferimento verso altri ospedali dei casi presenti risultati positivi, e Tortona, dove sono in atto le operazioni di riconversione in “Covid-Hospital”
Allegati
- Gli aggiornamenti dall'1 al 4 marzo.pdf
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- Gli aggiornamenti dal 21 al 29 febbraio.pdf
- File pdf - 238.4 KB