Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

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Lunedì 9 marzo

Ore 14,30, Chiarimenti sul decreto del Governo. E' reperibile qui la circolare del Dipartimento della Protezione civile che fornisce alcune interpretazioni sui contenuti del decreto del Governo di ieri mattina.

Ore 13.30. Un decesso a Torino. È deceduto in mattinata nell’ospedale San Giovanni Bosco un uomo di 76 anni, torinese, affetto da molteplici patologie, risultato positivo al test sul Coronavirus. Salgono a 13 i decessi di persone positive in Piemonte. Sono al momento 50 i ricoveri in Terapia intensiva.

Ore 13. Falsi allarmi sui social. L’assessore al Digitale, Matteo Marnati, invita a considerare falsi i messaggi audio di presunti operatori sanitari che in queste ore stanno diffondendo notizie attraverso WhatsApp riguardanti la diffusione del Coronavirus e sulle condizioni di lavoro all’interno degli ospedali o addirittura di singoli pazienti: “Si tratta di sciacalli che usano questi mezzi per diffondere il panico. Le notizie che addirittura raccontano storie personali di operatori di qualsiasi categoria sono da considerarsi bufale e dunque destituite di ogni fondamento. La popolazione deve sapere che le informazioni ufficiali vengono diramate soltanto dalle istituzioni. Chi diffonde notizie di questo tipo, tra l’altro, è penalmente perseguibile per procurato allarme. Mi auguro che la Polizia postale indaghi per individuare i responsabili”.

Ore 12.30. Appello per il telelavoro. L’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, lancia un appello per l’utilizzo dello “smart working”: “Come dicono i medici, lavorare da casa è la miglior soluzione per fermare l’epidemia. Il telelavoro consentirebbe di limitare innanzitutto gli spostamenti di persone e contenere al meglio il Coronavirus e pertanto chi può già oggi farlo, dovrebbe prenderlo seriamente in considerazione, fino alla fine di questa emergenza. Anche a tutela delle imprese stesse, che vedrebbero ridurre drasticamente il rischio che un proprio dipendente contragga la malattia”.

Ore 9.30. Tre nuovi decessi. Sono deceduti nella notte due pazienti ricoverati presso l’ospedale di Vercelli risultati positivi al Coronavirus. Si tratta di un uomo di 81 anni di Prato Sesia e di un altro di 50 anni di Vercelli. Entrambi pluripatologici, erano in trattamento con casco cpap. Un terzo decesso di una donna di 72 anni di Settimo T.se, sempre positiva al virus, si è registrato nell’ospedale di Chivasso.

Domenica 8 marzo

Ore 19.45. Altri tre decessi. E' arrivata all'Unità di crisi della Regione Piemonte la conferma della positività al Coronavirus di tre persone decedute tra la notte scorsa e questo pomeriggio nell’ospedale di Tortona, trasformato in Covid Hospital. Si tratta di due uomini, uno di 81 anni di Pontecurone e uno di 75 anni di Rosignano Monferrato, e di una donna di 90 anni. Tutti presentavano un quadro clinico compromesso. Il numero dei deceduti positivi al virus in Piemonte sale così a nove.

Ore 19.45. Il bollettino dei contagi. Al momento sono 373 le persone risultate positive al test del Coronavirus. I ricoveri ospedale sono 295, 45 dei quali in terapia intensiva. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 69 persone. Finora sono 1.700 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1.327 sono risultati negativi.

Ore 18. Il presidente Mattarella telefona a Cirio. ”Ringrazio di cuore il presidente Mattarella per il tempo e le parole dedicate a me e al nostro Piemonte - ha dichiarato il presidente Alberto Cirio, in isolamento nella sua casa di Alba -. Nell’augurarmi una pronta guarigione, ha espresso un pensiero di stima per il grande sforzo che tutto il sistema piemontese sta mettendo in campo per affrontare questa emergenza. L’ho ringraziato a nome di tutto il territorio. Sappiamo che lo lega un rapporto speciale alla nostra terra e noi, quando questo momento difficile sarà finalmente superato, ci auguriamo di poterlo ospitare presto in Piemonte”.

Ore 17.20. Aumentano le chiamate al numero verde. Impennata di telefonate negli ultimi giorni al numero verde sanitario, 800.19.20.20, che è passato da una media di 700 telefonate al giorno alle 1800 di giovedì, alle 2900 venerdì, fino alle 3800 sabato. Contestualmente sono aumentare le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112, che è stato potenziato per fare fronte a questo flusso improvviso.

L'Unità di crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800.19.20.20 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo. Deve essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus.

Ore 17.15. Nuovo decesso in Piemonte. E' deceduto questo pomeriggio all’ospedale di Alessandria un paziente di 75 anni per arresto cardiorespiratorio. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni presso il reparto di Malattie infettive con un quadro clinico pregresso definito dai medici fortemente compromesso ed era risultato positivo al test sul Coronavirus. Si tratta del sesto caso in Piemonte.

Ore 16. L'appello dell'assessore Icardi. "Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali, L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla".

Nel ricordare in quali direzioni si sta muovendo la Regione, l'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, lancia un appello ai piemontesi: "E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del Sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo".

Ore 16. Test su tutta la Giunta regionale. A seguito del riscontro della positività del presidente Alberto Cirio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto il "Covid-test" su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente.

Il responsabile dell’Unità, Mario Raviolo, osserva che in linea generale il tampone viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio.

L’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di Crisi per evitarne eventuali compromissioni. "Sono comunque operativo - rileva l’assessore - e mantengo costantemente il contatto con il presidente Cirio e l’Unità di crisi"

Ore 15. Governo al lavoro sui dubbi del decreto. Gli uffici legislativi dei diversi ministeri e della presidenza del Consiglio sono al lavoro in queste ore per sciogliere i dubbi interpretativi legati al nuovo decreto e dare
velocemente una risposta alle richieste che stanno arrivando.

Ore 13.15. Misure stringenti per prevenire una situazione disastrosa. Il presidente Alberto Cirio evidenzia che "con le misure più restrittive per le province piemontesi di Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e VCO abbiamo la possibilità di provare tutti gli strumenti per prevenire un ulteriore diffusione del contagio Rispetto a quello che è successo in Lombardia, che è in ginocchio, abbiamo una settimana di anticipo. Ecco perché abbiamo chiesto un irrigidimento delle misure: sappiamo che è un disagio per tutti, ma è commisurato alla necessità di sicurezza per le nostre famiglie, per i nostri figli e soprattutto per i nostri anziani".

Ore 13. Il bollettino dei contagi. Passate a 320 le persone risultate positive al test in Piemonte. In ospedale ne sono ricoverate 214: di queste 38 si trovano in Terapia intensiva, e 176 in altri reparti. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 63 persone. Cinque le persone decedute. Finora sono 1511 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1009 sono risultati negativi. Continua la raccolta dei dati epidemiologici ed un aggiornamento dettagliato a livello provinciale è previsto in serata.

Ore 12. Il presidente Cirio positivo al test. Il presidente Alberto Cirio è risultato positivo al test del Coronavirus. In una diretta su Facebook ha dichiarato che “il virus non mi ha fermato, non mi ha tolto la voglia di combattere per il mio Piemonte, per l’interesse dei piemontesi. Ci sono e sono operativo, con impegno e determinazione. Sono un po’ preoccupato, ma con serenità: tutti insieme ce la possiamo fare. Vivo isolato in una parte della mia casa, ma sto bene e non ho sintomi. Questa cosa non mi distoglie dalle mie responsabilità, dal governo della Regione. In un momento più che mai difficile, l’attività proseguirà senza ostacoli, in costante collegamento e garantendo al Piemonte, ai piemontesi e all'Italia il mio massimo supporto”.

Cirio ha effettuato il test nelle scorse ore, come fatto a scopo precauzionale anche da altri colleghi presenti presenti a Roma il 4 marzo per l’incontro con il presidente a Palazzo Chigi. Il presidente ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia.

Ore 8. Il decreto del Governo. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato nella notte un nuovo decreto contenente le misure urgenti per contenere il contagio da Coronavirus in Lombardia e in altre 14 province, tra cui Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Leggi il testo

Le principali misure per queste province: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita, quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza; consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza a chi si trovasse nelle prime ore di domenica fuori da queste zone; gli spostamenti dovranno essere giustificati alle forze dell'ordine presenti ai varchi o di pattuglia sul territorio; chi accusa sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, e contattare il proprio medico curante; chi si trova in quarantena ha il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione.

Inoltre: sospende i servizi per l’infanzia e l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, con indicazione ai presidi di approntare, se possibile, la didattica a distanza; vieta qualsiasi manifestazione sportiva con pubblico, consente gli allenamenti e le gare a “porte chiuse”, sospende tutte le manifestazioni organizzate in luogo pubblico o privato, comprese le attività culturali, chiude cinema, teatri, discoteche e sale da ballo; sospende le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri, le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere e ricreativi; limita la visita ai parenti ricoverati in ospedale o in casa di riposo; consente l’attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18 a patto che il gestore faccia rispettare la distanza di un metro tra gli avventori; chiude nelle giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita e i negozi all’interno dei centri commerciali; dispone che nei giorni feriali le farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari rimangano aperti garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; consente l'apertura dei luoghi di culto se viene rispettato il metro di distanza tra i fedeli; dispone che i dipendenti pubblici e privati ricorrano al congedo ordinario o alle ferie, oppure siano autorizzati al "lavoro agile"..

Per le province di Torino, Cuneo e Biella devono essere rispettate le limitazioni valide per il resto del territorio nazionale. In queste zone la sospensione dell'attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado è confermata fino al 15 marzo.

Il compito di far rispettare i contenuti del decreto spetta ai prefetti, che possono avvalersi delle forze di polizia e del supporto dei Vigili del fuoco e dell'esercito.

Il mancato rispetto delle disposizioni può essere punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, ai sensi dell'articolo 650 del Codice penale, che sancisce l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro,

Sabato 7 marzo

Ore 19.25. L’aggiornamento dei contagi. Al momento, sono 221 le persone risultate positive al test in Piemonte. Ne risultano 162 ricoverate in ospedale, 38 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al San Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 ad Alessandria, 1 a Novara. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute.

Ore 19.20. Riorganizzazione degli ospedali. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi: “Abbiamo rappresentato al Governo la situazione di difficoltà del Piemonte. Non vogliamo compiere fughe in avanti, ma è necessario prendere atto che non è più possibile ricondurre i contagi a focolai accertati. In questo caso, la norma prevederebbe l’applicazione delle stesse disposizioni riservate alle zone con focolai autoctoni, come la ‘zona gialla’ in Lombardia. Attendiamo al più presto una risposta”.

Ore 19.20. In ogni ospedale un reparto per l’emergenza. Sulla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da Coronavirus, l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, osserva “che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all’emergenza, in modo da evitare il più possibile la movimentazione dei malati verso i Covid Hospital. Secondo la letteratura scientifica ad ogni posto di Rianimazione corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital”.

Ore 19.15. Nuove assunzioni di personale. Da lunedì inizieranno le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di Crisi è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina delle Università di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo. Si sta inoltre predisponendo un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia”.

Ore 19.15. Acquisto dispositivi e apparecchiature. È stato messo a punto un nuovo meccanismo centralizzato di acquisto del materiale necessario alle strutture sanitarie piemontesi per la gestione dell’emergenza. Presso l’Unità di crisi è operante da oggi un Ufficio acquisti beni e servizi. Due gli obiettivi primari: dotare il personale delle necessarie misure di protezione e potenziare le terapie intensive. Sul primo fronte sono già in via di distribuzione alle aziende sanitarie 33.000 mascherine ffp2 e ffp3, 1.000 fra camici e tute impermeabili, un migliaio di visiere, altrettanti calzari, 80.000 guanti. Sul fronte delle terapie intensive sono stati acquistati 5.000 caschi cpca, 120 fibroscopi monouso e 100 pompe-siringhe. È inoltre in fase di acquisto una prima tranche di 30 ventilatori polmonari.

Ore 17.15. Richiesto l’aiuto di Arpa per il rispetto delle regole. L’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, ha deciso di estendere temporaneamente il raggio di competenze di Arpa Piemonte per il contenimento della diffusione del Coronavirus: “Lunedì mattina faremo il punto in una riunione per individuare azioni in grado di alleggerire il lavoro delle Asl e dei Comuni per tutelare la salute pubblica”.

Da più Comuni infatti sono arrivate segnalazioni di assembramenti di persone all’interno di locali pubblici che non osservano le indicazioni del Ministero della Sanità sul metro di distanza tra ognuna di esse: “Questi comportamenti non aiutano - sostiene Marnati - Le disposizioni per evitare la diffusione del virus sono chiare e vanno tutte nella direzione di scoraggiare gli assembramenti di persone. purtroppo sono ancora molti i giovani che dimostrano di non percepire la gravità della situazione in atto”. Nell'immediato Arpa su segnalazione dei sindaci potrebbe essere coinvolta per verificare i locali affollati e verificarne il limite dell'inquinamento acustico.

Ore 17. Cirio ringrazia Intesa Sanpaolo. Il presidente Alberto Cirio ringrazia l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, per aver espresso la disponibilità dell’istituto per mettere a disposizione 100 milioni di euro per progetti specifici sull’emergenza sanitaria: “Un gesto prezioso che fa sentire le istituzioni meno sole in un momento così difficile e complesso per il nostro Paese. Il Piemonte è una terra dove la solidarietà e la generosità dei privati ha consentito negli anni di realizzare opere e progetti fondamentali per il territorio. Per questo le parole di Carlo Messina sono oggi per noi un grande conforto. Sapere di poter contare sul supporto di una realtà come Intesa Sanpaolo è un aiuto prezioso oggi più che mai”.

Ore 14. Valutare misure più restrittive. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alle misure di contenimento in atto sul territorio piemontese.

“Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi - spiega Cirio - ho chiesto al premier Conte e al ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio registrata nelle ultime 48 ore, infatti, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente. Abbiamo chiesto, pertanto, di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l’analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l’espansione del virus”.

Ore 14. Nuovo bollettino dei contagi. E' salito a 207 il numero delle persone risultate positive al test sul Coronavirus in Piemonte. I pazienti ricoverati in ospedali sono 148, di cui 38 in Terapia intensiva. Altre 54 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.Finora sono 1046 i tamponi eseguiti, 713 dei quali risultati negativi.

Ore 11.30. Il bollettino dei contagi. Sono diventate 175 le persone risultate positive al test. I pazienti ricoverati in ospedale sono 118, di cui 36 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 10 a Torino (4 al S. Giovanni Bosco, 3 alle Molinette, 1 al Maria Vittoria, 1 al Martini, 1 al Mauriziano), 4 al San Luigi di Orbassano, 1 ad Alessandria, 1 a Biella, 1 a Cuneo. Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi. Finora sono 918 i tamponi eseguiti, 644 dei quali risultati negativi.

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Gli aggiornamenti dall'1 al 6 marzo
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Gli aggiornamenti dal 21 al 29 febbraio.pdf
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