Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

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Sabato 18 aprile

Ore 14. Pronta la nuova area sanitaria delle Ogr di Torino. L’area sanitaria temporanea allestita in tempi record nelle Officine Grandi Riparazioni di Torino è pronta per ospitare i primi pazienti che hanno superato la fase critica dell’infezione da Coronavirus in altri ospedali ma hanno ancora bisogno di cure prima di essere dichiarati guariti e tornare nelle proprie abitazioni.

“E' un momento che vogliamo vivere con sobrietà - ha dichiarato il presidente Alberto Cirio dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a tagliare il traguardo durante una breve cerimonia - La festa la rimandiamo a quando l’incubo sarà alle nostre spalle e chiuderemo questo presidio ospedaliero, che ha un duplice significato: tutelare il valore della vita continuando a curare i malati da Coronavirus accompagnandoli verso la guarigione e una nuova normalità; liberare la pressione sugli ospedali, che potranno pian piano ritornare alla funzionalità ordinaria. Per approfondire

Conferenza

#CORONAVIRUS #PIEMONTE: PRONTA L’AREA SANITARIA DELLE OGR. Sono conclusi i lavori di allestimento della nuova area sanitaria all’interno delle OGR di Torino, le Officine grandi riparazioni. Guarda la conferenza stampa con i partner pubblici e privati che hanno permesso la realizzazione del progetto. La struttura sarà dedicata, in particolare, a posti di terapia subintensiva e degenza per i pazienti affetti da Covid-19, per un totale di 92 posti letto.

Pubblicato da Regione Piemonte su Sabato 18 aprile 2020

 

Ore 9. Risposte al Consiglio regionale. Gli assessori Luigi Icardi, Chiara Caucino e Marco Gabusi sono intervenuti ieri pomeriggio in Quarta Commissione del Consiglio regionale per rispondere agli interrogativi dei vari gruppi sull’emergenza Coronavirus.

Icardi ha sottolineato la diminuzione del numero di pazienti in terapia intensiva, il calo dei casi gravi e l’aumento del numero di tamponi effettuati, che è anche il motivo per cui il numero di contagiati rilevati risulta in ampliamento. Sull’erogazione dei tamponi nelle Rsa, Caucino ha risposto che la situazione generale si sta ridimensionando, che il numero è in costante e progressivo aumento e che l’Area funzionale attivata presso l’Unità di Crisi “ha chiesto alle Asl piemontesi di attivare un’area tamponi in tutte le Rsa, anche attraverso il coinvolgimento di un’unità mobile, che potrebbe presto essere affiancata da tre nuovi mezzi”. L’approvvigionamento di generi alimentari e medicinali a si trovi in quarantena senza famiglia o altri contatti è compito dei servizi sociali, aiutati in molti casi da volontari e personale della Protezione civile. Gabusi ha evidenziato che “grazie alla decisione del Consiglio regionale di riconoscere le spese per la Protezione civile come obbligatorie, è possibile agevolare l’erogazione in termini di cassa e garantire la liquidità per i pagamenti delle spese”.

Venerdì 17 aprile

Ore 19.30. 2.136 pazienti guariti e 1.594 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono diventati 2.136 (276 in più di ieri): 161 (+22) in provincia di Alessandria, 84 (+4) in provincia di Asti, 89 (+1) in provincia di Biella, 228 (+49) in provincia di Cuneo, 159 (+19) in provincia di Novara, 1.152 (+149) in provincia di Torino, 119 (+19) in provincia di Vercelli, 116 (+10) nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 (+3) provenienti da altre regioni. Altri 1.594 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19.30. I decessi salgono a 2.224. Sono 78 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 19 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 2.224 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 438 ad Alessandria, 110 ad Asti, 141 a Biella, 158 a Cuneo, 211 a Novara, 918 a Torino, 131 a Vercelli, 93 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 19.954 (+693 complessivi rispetto a ieri, di cui il 64 per cento riscontrati nelle case di riposo) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 2.718 Alessandria, 964 Asti, 728 Biella, 1.921 Cuneo, 1.890 Novara, 9.543 Torino, 947 Vercelli, 918 Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 328 (-17 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.266. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.406. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 89.136, di cui 45.812 risultati negativi.

Ore 19.15. Pronta l’area sanitaria delle Ogr Torino. E' pronta la nuova area sanitaria all'interno delle Officine grandi riparazioni di Torino, che sarà dedicata a posti di terapia subintensiva e degenza per i pazienti affetti da Covid-19 per un totale di 92 posti letto. Sarà operativa da domenica prossima.

I lavori di allestimento, avviati a seguito della sottoscrizione di un'intesa lo scorso 4 aprile tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Società consortile per azioni Ogr-Crt e Fondazione Crt, hanno interessato un’area di 8.900 mq. L'utilizzo è stato consentito dalla Fondazione Crt, proprietaria del complesso, mentre la Compagnia di San Paolo ha stanziato 3 milioni per l'allestimento della struttura sanitaria.

Ore 18.30. Reclutati oltre 2.000 medici, infermieri e altro personale sanitario. Sono ad oggi complessivamente 2.015 le risorse umane aggiuntive reclutate con diverse forme contrattuali per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: 355 medici, 888 infermieri e 772 altre professionalità (personale medico laureato, biologi, farmacisti, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio e fisioterapisti).

“E’ grazie alla disponibilità e alla generosità dei tanti operatori che si sono messi a disposizione - osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - che siamo riusciti a mettere il nostro sistema sanitario in grado di fare fronte all’emergenza, potenziando sia gli ospedali sia il sistema del territorio, senza contare l’avviamento di nuove strutture dedicate appositamente ai pazienti Covid, come l’ospedale di Verduno e l’area sanitaria temporanea delle Ogr di Torino, operativa da domenica prossima”.

Ore 15. Oltre 7 milioni per sostenere autonomi e imprese. Saranno disponibili contributi a fondo perduto per 7,3 milioni di euro destinati a sostenere le micro, piccole e medie imprese ed i lavoratori autonomi piemontesi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità.

Una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta degli assessori Elena Chiorino, (Lavoro), Andrea Tronzano (Attività produttive) e Vittoria Poggio (Commercio) consente ai beneficiari dei finanziamenti concessi dal 17 marzo al 31 dicembre 2020 e finalizzati ad esigenze di liquidità di far fronte agli oneri connessi al credito e, in via generale, sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e degli intermediari abilitati. A gestire le pratiche sarà Finpiemonte. Per approfondire

Ore 11.30. Giusta la linea del rigore. A Uno Mattina il presidente Alberto Cirio ha poi dichiarato che "la situazione del Piemonte deve farci mantenere alta l'attenzione e ci dimostra che la linea del rigore che abbiamo adottato è quella giusta. Mentre sulle terapie intensive e sugli accessi ai pronto soccorso i numeri si riducono, abbiamo un dato dei contagi molto elevato. Una situazione da leggere anche in relazione al fatto che si stanno processando oltre 5.000 tamponi al giorno e che si stanno verificando tutte le strutture, soprattutto le residenze per anziani, dove ci sono le persone più fragili e dove evidentemente l'attenzione deve essere massima".

Ore 11.30. Una Fase2 anche per la sanità. Sempre a Uno Mattina il presidente Cirio ha annunciato che “la prima cosa che costruiremo in Piemonte nei prossimi giorni, non ricostruiremo ma costruiremo, sarà la medicina territoriale, che è mancata perché non c'era. Facevo il presidente da sette mesi quando è scoppiata l'epidemia e la sanità non la distruggi e non la costruisci in sette mesi, prendi quella che c'è. Ho trovato punte di eccellenza straordinaria: in Piemonte non abbiamo mai dovuto decidere chi curare, abbiamo curato tutti perchè si sono raddoppiati i posti di terapia intensiva e triplicati quelli di sub-intensiva. Ma, mentre negli ospedali la sanità strutturalmente era eccellente, sui territori era assente: abbiamo degli eroi, i medici del territorio, che però si sono trovati a operare privi di un sistema che li organizzasse e li coordinasse perché non c'era. Questo è il più grande insegnamento di questa esperienza: se si vuole curare la gente a casa, evitando che arrivi in ospedali, magari guarendo prima, dobbiamo avere una rete territoriale che funzioni".

Ore 11.30. Sarà la scienza a dire se il 4 maggio è la data giusta. "Guardo al 4 maggio, ma sarà la scienza medica a dirci se quello sarà il momento giusto": così il presidente Alberto Cirio ospite di Uno Mattina su Rai Uno parla così della Fase 2. "Noi abbiamo il dovere di farci trovare pronti - aggiunge - Per questo col Politecnico di Torino e, quindi, con la scienza universitaria, stiamo testando un modello Piemonte per tutte le filiere produttive che sottoporremo al Governo. Quello che è certo è che il Governo dovrà fare scelte omogenee, magari non per tutta Italia ma per aree geografiche omogenee sì".

Giovedì 16 aprile

Ore 19.30. 1.860 pazienti guariti e 1.486 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.860 (232 in più di ieri): 139 (+27) in provincia di Alessandria, 80 (+1) in provincia di Asti, 88 (+1) in provincia di Biella, 179 (+16) in provincia di Cuneo, 140 (+31) in provincia di Novara, 1.003 (+134) in provincia di Torino, 100 (+6) in provincia di Vercelli, 106 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 provenienti da altre regioni. Altri 1.486 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19.30. I decessi salgono a 2.146. Sono 82 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.146 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 424 ad Alessandria, 108 ad Asti, 137 a Biella, 149 a Cuneo, 205 a Novara, 888 a Torino, 119 a Vercelli, 92 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 19.261 (+815 rispetto a ieri, di cui circa il 60 per cento riscontrati nelle case di riposo dove sono state segnalate forti criticità e presenza di pazienti sintomatici, mentre il restante 40 per cento riguarda il resto della popolazione piemontese) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.632 in provincia di Alessandria, 946 in provincia di Asti, 721 in provincia di Biella, 1.820 in provincia di Cuneo, 1.834 in provincia di Novara, 9.173 in provincia di Torino, 913 in provincia di Vercelli, 915 nel Verbano-Cusio-Ossola, 209 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 345 (-13 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.254. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.170. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 83.130, di cui 42.815 risultati negativi.

Ore 18.45. Nuovo bando per infermieri e operatori socio-assistenziali. L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha aperto un nuovo bando di ricerca di personale a tempo determinato per infermieri e per operatori socio-sanitari con disponibilità di lavorare in reparti strutturati a svolgere le mansioni lavorative con turni 24 ore su 24.

A richiedere infermieri professionali sono Asl Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, VC, NO, VCO, BI, Aou San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Gli Oss sono richiesti da Asl TO3, TO4, TO5, VC, NO, VCO, e Aou Maggiore della Carità di Novara.

I candidati potranno optare per una sola delle suddette aziende. Le domande dovranno pervenire entro le ore 23:59:59 di lunedì 20 aprile a https://aslcittaditorino.iscrizioneconcorsi.it/ 

Bando infermieri       Bando Oss

Ore 17.30. Ai primi di maggio le mascherine della Regione. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che “la distribuzione dei 5 milioni di mascherine acquistate dalla Regione avverrà ai primi di maggio, perché questa nuova normalità sia meno fastidiosa per i cittadini piemontesi. Si tratta di mascherine in tessuto, multiuso, che daranno una copertura per diversi giorni in attesa che il sistema di reperimento torni alla normalità".

Ore 15.30. Il presidente Cirio sulla Fase2. Intervenendo nel dibattito in corso a livello nazionale sulla Fase 2, il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “il nostro Paese ha bisogno di ripartire, ne hanno bisogno le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri territori. Questa è una consapevolezza che tutti abbiamo, ma è anche necessario non abbassare la guardia nei confronti di questo virus e dei suoi rischi di propagazione. Rischi che purtroppo non si sono ancora esauriti. Abbiamo bisogno di ripartire e di poterlo fare in sicurezza. Questo significa che dovremo imparare a convivere con il Coronavirus e con le misure necessarie a contenerlo e a proteggere ognuno di noi".

A questo proposito ha ricordato che "il Piemonte sta lavorando da settimane con il sistema produttivo e i rappresentanti degli enti locali al modo per avviare un progressivo ritorno alla normalità. O, meglio, a quella che sarà una nuova ‘normalità’. Una sfida complessa per tutti, ma anche l’unico modo per ricominciare. Per questo il Politecnico di Torino e gli atenei piemontesi hanno elaborato delle linee guida che potranno aiutare il Piemonte a farlo. Testeremo questa possibilità nei prossimi giorni con alcune aziende e realtà del nostro territorio e metteremo questa esperienza a disposizione di tutto il nostro Paese“.


Mercoledì 15 aprile

Ore 20. Case di riposo: problemi affrontati di petto, nessuna intempestività. E’ stata dedicata alla situazione nelle case di riposo e nelle altre strutture assistenziali del Piemonte la conferenza stampa virtuale tenutasi nel tardo pomeriggio nell’Unità di Crisi della Regione alla presenza degli assessori alle Politiche sociali e alla Sanità, Chiara Caucino e Luigi Icardi.

"Abbiamo affrontato di petto - ha affermato Caucino - i tre problemi evidenziati per le Rsa: personale, dispositivi di protezione e tamponi”, mentre Icardi ha voluto chiarire che “non c’è stata nessuna intempestività della Regione. Già il 23 febbraio con il presidente Cirio abbiamo predisposto l'ordinanza concordata con il ministro della Salute in cui si diceva che le Rsa devono limitare l'accesso agli ospiti e che il personale si deve attenere all'applicazione delle misure per la sanificazione degli ambienti e ai protocolli anti-contagio. E il 90% l'ha fatto”. Per approfondire e leggere i dati

Ore 19.30. 1.628 pazienti guariti e 1.437 in via di guarigione. Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 1.628 (155 in più di ieri): 112 (+27) in provincia di Alessandria, 79 (+6) in provincia di Asti, 87 (+5) in provincia di Biella, 163 (+16) in provincia di Cuneo, 109 (+7) in provincia di Novara, 869 (+77) in provincia di Torino, 94 (+3) in provincia di Vercelli, 90 (+12) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 (+2) provenienti da altre regioni. Altri 1.437 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19.30. I decessi salgono a 2.064. Sono 95 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 2.064 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 413 ad Alessandria, 100 ad Asti, 134 a Biella, 145 a Cuneo, 201 a Novara, 845 a Torino, 113 a Vercelli, 89 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 18.446 (+673 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.464 in provincia di Alessandria, 905 in provincia di Asti, 717 in provincia di Biella, 1.800 in provincia di Cuneo, 1.747 in provincia di Novara, 8.753 in provincia di Torino, 850 in provincia di Vercelli, 906 nel Verbano-Cusio-Ossola, 210 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 94 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 358 (-11 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.406. Le persone in isolamento domiciliare sono 9.553, I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 78.066, di cui 40.184 risultati negativi.

Ore 16.15. In arrivo 5 milioni di mascherine. La Regione Piemonte annuncia l’acquisto di 5 milioni di mascherine lavabili da distribuire a tutta la popolazione piemontese. Il costo di 6 milioni di euro verrà coperto utilizzando una parte delle donazioni ricevute sul conto corrente attivato per l’emergenza Coronavirus. Ad aggiudicarsi la gara realizzata tramite SCR sono state tre aziende piemontesi.

Per quanto riguarda le modalità di distribuzione, il presidente Alberto Cirio, insieme agli assessori Marco Gabusi e Luigi Icardi, precisa che “con Poste italiane e le associazioni che rappresentano gli enti locali stiamo definendo le modalità migliori per organizzare la distribuzione alle famiglie su tutto il territorio”. Cirio e i due assessori ringraziano “tutti i capigruppo del Consiglio regionale per la sensibilità dimostrata e la generosità di chi ci ha permesso con le proprie donazioni di coprire la spesa. Prima di rendere le mascherine obbligatorie era, infatti, fondamentale poterle garantire a tutti, ancor più in vista della fase di ripartenza”. Per approfondire

Ore 12. Il contagio in Piemonte è condizionato dalla vicinanza con la Lombardia. In un’intervista pubblicata oggi da La Stampa il presidente Alberto Cirio afferma che "da quanto ci dicono medici e scienziati sul nostro territorio il contagio è condizionato cronologicamente e geograficamente dalla vicinanza con la Lombardia. Non è un caso che province di confine come Alessandria abbiano dei dati sull'epidemia molto più alti rispetto ad altre aree ad ovest del Piemonte; è evidente che siamo indietro di una settimana rispetto alla Lombardia, ma anche ad altre regioni. È normale che i numeri calino in modo più graduale, però registriamo già un dato positivo sulle terapie intensive, sono diminuiti gli accessi ai pronto soccorso e sta aumentando il numero dei guariti. Qui il contagio è iniziato dopo e finirà dopo".

Il presidente fa anche presente che "la gestione è stata immediata e tempestiva. A 24 ore dal caso di Codogno ho istituito un'Unità di Crisi, una settimana prima che il Governo lo chiedesse a tutti in modo ufficiale il 4 marzo. Siamo anche stati i primi a montare le tende per i triage fuori dagli ospedali, ad autoprodurre mascherine e reagenti per i tamponi e a creare protocolli per l'autocertificazione dei dispositivi di protezione fatti in Piemonte".

Infine, rileva che nella prima fase di partenza "l'Unità di Crisi ha dovuto scontare le difficoltà strutturali del sistema sanitario regionale. Prima tra tutte la carenza di laboratori per eseguire i tamponi, che erano rimasti solo due. La sanità che mi è stata consegnata pochi mesi fa da chi l'aveva governata negli ultimi 5 anni aveva l'eccellenza degli ospedali, ma un pressoché completo abbandono della medicina territoriale".

Martedì 14 aprile

Ore 21. Un vademecum per ripartire. Il Piemonte sta mettendo a punto un vademecum per fare ripartire le imprese in sicurezza. Da capogiro i fabbisogni indicati da 80 esperti delle Università piemontesi e dei centri di ricerca, coordinati dal Politecnico di Torino: i lavoratori italiani avranno bisogno di quasi un miliardo di mascherine al mese, 9 milioni di litri di gel igienizzante, 456 milioni di guanti, 2,1 milioni di termometri.

"Invieremo questo documento al premier Conte mettendo a disposizione del Paese il lavoro di studio elaborato in Piemonte, che testeremo su un campione di realtà del territorio che si sono già rese disponibili - anticipa il presidente Alberto Cirio - Abbiamo bisogno che le nostre imprese ripartano, ma è fondamentale che lo facciano in sicurezza perché non si vanifichino tutti gli sforzi messi in campo finora". Per approfondire

Ore 20.30. Chiesta relazioni sulle comunicazioni ai Sisp. La Regione Piemonte ha chiesto all'Asl Città di Torino una relazione sulle comunicazioni dei medici di famiglia ai Servizi di igiene di pazienti con sintomi riconducibili al Coronavirus e la relativa richiesta di test diagnostico, che potrebbero essere andate perse. “Dalle prime informazioni - afferma l'assessore Luigi Icardi - sembrerebbe evidente che il problema sia stato causato da uno straordinario flusso di e-mail. Se ci sono delle responsabilità verranno accertate”. La richiesta di chiarimento è stata estesa a tutte le Asl.

Ore 19. 1.473 pazienti guariti e 1.266 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 1.473 (101 in più di ieri): 85 (+2) in provincia di Alessandria, 73 (+4) in provincia di Asti, 82 (+8) in provincia di Biella, 147 (+17) in provincia di Cuneo, 102 (+3) in provincia di Novara, 792 (+53) in provincia di Torino, 91 (+6) in provincia di Vercelli, 78 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 provenienti da altre regioni. Altri 1.266 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19. I decessi salgono a 1.969. Sono 93 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 25 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 1.969 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 389 ad Alessandria, 97 ad Asti, 131 a Biella, 137 a Cuneo, 194 a Novara, 803 a Torino, 107 a Vercelli, 88 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 17.773 (+527 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.384 in provincia di Alessandria, 870 in provincia di Asti, 703 in provincia di Biella, 1.762 in provincia di Cuneo, 1.640 in provincia di Novara, 8.383 in provincia di Torino, 841 in provincia di Vercelli, 893 nel Verbano-Cusio-Ossola, 205 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 369, i ricoverati non in terapia intensiva 3.335. Le persone in isolamento domiciliare sono 9.361.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 74.060, di cui 38.086 risultati negativi.

Ore 17. Un camper i tamponi nelle case di riposo. Il Fondo assistenza e benessere (Fab SMS) ha offerto in comodato d’uso gratuito alla Regione Piemonte uno dei suoi Camper della Salute per aiutare i sanitari ad effettuare i tamponi presso le case di riposo di tutto il Piemonte a supporto dell’attività svolta delle Asl.

Alla presentazione, davanti alla Città della Salute di Torino, erano presenti il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, e la presidente dell’associazione, Marcella Borsani. Per approfondire

Ore 14.45. Ai Comuni altre 130.000 mascherine. È in arrivo nei Centri Operativi Misti del Piemonte la seconda fornitura di mascherine per i Comuni: la Protezione civile ne sta infatti consegnando in queste ore altre 130.000, che i sindaci potranno ritirare e distribuire secondo le esigenze del proprio territorio. Il quantitativo destinato ad ogni Comune è stabilito secondo un criterio demografico.

“Come promesso - sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Marco Gabusi - abbiamo provveduto a fornire altre mascherine che i sindaci possono dare alle persone più esposte e comunque in base alle necessità. Ci siamo impegnati per incrementare il quantitativo arrivando a raddoppiarlo rispetto alla prima consegna: un risultato importante, in un momento in cui i nostri comportamenti sono più che mai fondamentali per la sicurezza di tutti. Il piano di distribuzione dei dispositivi di sicurezza prosegue, cercando di soddisfare il più possibile le richieste che ci sono pervenute dai primi cittadini”.

Ore 12. Piemonte indietro, virus va via più lentamente. Ospite di Rai Radio1 il presidente Alberto Cirio ha sostenuto che “stiamo vivendo quello che Lombardia, Veneto ed Emilia hanno vissuto dieci giorni prima. Abbiamo uno scostamento che ci dice che da noi il virus sta andando via ma in modo più lento, mentre il dato dei ricoveri in terapia intensiva è positivo e continua a dirci che negli ultimi dieci giorni la curva si appiattisce".

Ore 12. Assurdo riaprire le librerie. A Rai Radio1 il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che "dobbiamo mantenere le misure di contenimento e trovo assurdo permettere di riaprire una libreria. Stiamo lavorando per far stare la gente in casa e riaprire una libreria vuol dire che giustifico il fatto che uno esca per andarsi a comprare un libro. Non l'ho proprio capita".

Ore 12. Presto una guida per tornare a lavorare. La Regione Piemonte lavora con il Politecnico di Torino alla ripresa delle attività produttive. "Stiamo predisponendo una guida per chi vuole lavorare in sicurezza - ha affermato il presidente Alberto Cirio a Rai Radio1 - Abbiamo bisogno che le nostre attività ripartano e quindi facciamo una proposta al Governo, scientificamente testata dall'Università, che può dare una graduazione magari anche legata all'età, per far tornare a lavorare le persone meno esposte al rischio. Penso si possa ragionare su un orario lavoro diverso, magari che non preveda la mensa".

Lunedì 13 aprile

Ore 19.30. Nessun infermiere positivo è giunto in Piemonte. La Regione precisa che nei giorni scorsi il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha inviato in Piemonte otto infermieri, segnalando che erano venuti a contatto con altri due colleghi risultati positivi al tampone e pertanto rimasti a Roma. A titolo precauzionale l'Unità di Crisi ha alloggiato il gruppo di infermieri in due strutture militari, a Bardonecchia e a Torino. Sono in buone condizioni di salute e non appena avranno concluso il periodo di quarantena daranno sicuramente il loro contributo a supporto dei colleghi piemontesi.

Ore 19. 1372 pazienti guariti e 1219 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 1.372 (74 in più di ieri): 83 (+9) in provincia di Alessandria, 69 (+1) in provincia di Asti, 74 (+1) in provincia di Biella, 130 (+6) in provincia di Cuneo, 99 (+6) in provincia di Novara, 739 (+38) in provincia di Torino, 85(+9) in provincia di Vercelli, 70 (+2) nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 provenienti da altre regioni. Altri 1219 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Ore 19. I decessi salgono a 1876. Sono 88 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 25 al momento registrati nella giornata di oggi (il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 1876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 366 ad Alessandria, 95 ad Asti, 125 a Biella, 131 a Cuneo, 185 a Novara, 763 a Torino, 100 a Vercelli, 88 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 17.246 (+513 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 2.338 Alessandria, 806 Asti, 679 Biella, 1.644 Cuneo, 1.613 Novara, 8161 Torino, 835 Vercelli, 876 Verbano-Cusio-Ossola, 203 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 91 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 371 (-10 rispetto a ieri). I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 71.615, di cui 37.200 risultati negativi.

Ore 16. Firmata la nuova ordinanza del Piemonte. Il presidente Alberto Cirio ha firmato l’ordinanza con la quale la Regione Piemonte prosegue con la linea del rigore per il contenimento del Coronavirus: tutte le regole in vigore in questo momento saranno prorogate fino al 3 maggio e pertanto restano chiuse anche le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia. Resta salva, però, la possibilità di vendita con consegna a domicilio per tutte le diverse categorie merceologiche. Il testo dell'ordinanza e i chiarimenti

Ore 11. Arrivati i sanitari della Brigada cubana. E’ atterrato questa mattina all’aeroporto di Torino il Boeing 767 della Blue Panorama Airlines con a bordo 38 medici e infermieri della Brigada Henry Reeve, che il ministero della Salute di Cuba ha destinato al Piemonte per l'emergenza Coronavirus su richiesta del presidente Alberto Cirio. Il volo è stato organizzato in collaborazione con la Regione e con il sostegno della fondazione Specchio dei tempi onlus e di Lavazza.

Si tratta di epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale e infermieri specializzati in terapia intensiva e in interventi di emergenza che verranno impiegati nella nuova area sanitaria temporanea delle Ogr di Torino, il cui allestimento è in fase di ultimazione. Per approfondire

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